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L’8 dicembre di un anno fa la Corte dei Conti inviava una pec all’ex sindaco di Sezze Andrea Campoli con la quale veniva ingiunto di pagare più di 500.000 euro per il danno cagionato con la delibera di Giunta per il secondo stralcio funzionale dell’ex Anfiteatro, opera ereditata dalla precedente amministrazione comunale e per la quale l’allora sindaco Campoli tentò di “mettere una pezza ad uno scempio già ampiamente avvenuto, ed accettare il finanziamento pena l'indebito arricchimento dell'ente".

 Ieri, la stessa Corte dei Conti, dopo il ricorso da parte dell’ex sindaco Campoli e sua ex Giunta, ha deliberato proprio su memorie difensive che “… sulla scorta delle considerazioni innanzi svolte, si ritiene quantificabile nella misura maggiore il contributo determinato dal Sindaco Zarra, ed ai membri della sua Giunta, Ciarlo, Agostini, Ricci e Bernabei nonché del Segretario Generale, dott. Luigi Miele… e in misura gradatamente inferiore quella del Sindaco Campoli e degli altri membri della Giunta, Marchionne, Di Raimo, Maurizi, Ciocca, Cardarello, Grenga”.

Insomma il danno all’Erario cagionato – pari quindi a complessivi euro 1.692.765,92 – va ripartito previamente scorporando le quote riferibili al Sindaco Zarra Lidano e all’assessore ai Settori produttivi Agostini Felice, deceduti nelle more. “ In conclusione – scrive la Corte dei Conti -  lo stesso è addebitabile nei seguenti termini (cfr restante 72%), salvo la diversa determinazione ritenuta dal Collegio secondo giustizia:

- a Pietro Bernabei in base al ruolo di assessore al Bilancio (I Giunta Zarra) e di assessore ai Lavori pubblici (II Giunta Campoli) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbia concorso con colpa grave nella misura del 14% (euro 236.987,22);

- a Vincenzo Ricci, che in questa sede, in base al ruolo di assessore ai Lavori pubblici (I Giunta Zarra) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbia concorso con colpa grave nella misura del 10% (euro 169.276,59);

- a Giuseppe Ciarlo, che in questa sede, in base al ruolo di Vice Sindaco (I Giunta Zarra) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbia concorso con colpa grave nella misura del 10% (euro 169.276,59);

- a Luigi Miele, che in questa sede, in base al ruolo di Segretario Generale (I e II Giunta Zarra/Campoli) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbia concorso con colpa grave nella misura del 7% (euro 118.493,61);

- ad Andrea Campoli, che in questa sede, in base al ruolo di Sindaco e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbia concorso con colpa grave nella misura del 7% (euro 118.493,61);

- a Umberto Marchionne, che in questa sede, in base al ruolo di Vice Sindaco (II Giunta Campoli) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbia concorso con colpa grave nella misura del 4% (euro 67.710,63);

- a Sergio Di Raimo, che in questa sede, in base al ruolo di assessore al Bilancio (II Giunta Campoli) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbia concorso con colpa grave nella misura del 4% (euro 67.710,63);

- a Bruno Cardarello, Marcello Ciocca, Remo Grenga e Antonio Maurizi, che in questa sede, in base al loro ruolo di assessore (II Giunta Campoli) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbiano concorso con colpa grave nella misura del 3% ciascuno (euro 50.782,97 cad.);

- a Vittorio Carlesimo e Mauro Vona, che in questa sede, in base al loro ruolo di Dirigenti responsabili del servizio tecnico del V settore (rispettivamente I Giunta Zarra e II Giunta Campoli) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbiano concorso con colpa grave nella misura del 2% ciascuno (euro 33.855,31 cad.).

L’udienza per la discussione in giudizio è fissata per il 4 marzo 2025.

Pubblicato in In Evidenza