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Alessandro Mattei

Alessandro Mattei

 

 

“Adda passà 'a nuttata”!

Con questa battuta Edoardo De Filippo chiudeva la commedia Napoli Milionaria, nel terzo atto, quando ormai è sera e dopo estenuanti ricerche viene finalmente trovato il farmaco che promette di salvare la vita di Rituccia, la figlioletta di Gennaro e Amalia.

 Insomma una speranza in più al superamento di una crisi, di una difficoltà, una frase diventata un monito e che metaforicamente mi fa riflettere sulle diverse “crisi” che anche la nostra città e la nostra comunità sta soffrendo, come un po' tutti senza fare del vittimismo.

Dalla politica e alla fine di molti partiti, dalle manifestazioni di violenza a quelle di maleducazione e degrado cui stiamo vivendo, siamo un po' tutti disorientati, fortemente preoccupati, in un equilibrio instabile come recita una bella canzone.

Nel giro di pochi anni la Sezze che abbiamo conosciuto e amato è di nuovo cambiata in un giro vertiginoso di valzer. Siamo stati catapultati dentro un Luna Park impazzito e ne siamo usciti ubriachi di menefreghismo e indifferenza generale. Sembra un secolo ma solo ieri uscire di casa la sera non era così angosciante per i nostri genitori. Quando per la città, bene o male, ci si conosceva tutti e tutto era definito e prestabilito nell’ordine delle cose giuste e normali. Oggi non è più così, o almeno non è più scontato, e subire questa diversità fondamentalmente crea un ulteriore scollamento del tessuto della nostra comunità che rischia di diventare una frattura insanabile per le future generazioni.

E allora la politica, le tante associazioni di volontariato, la cosiddetta società civile deve urgentemente e necessariamente mettersi intorno ad un tavolo e trovare nei giovani le risposte ai bisogni dell’intera comunità. E’ un impegno inderogabile di tutti e di ciascuno interrogarsi seriamente sui cambiamenti velocissimi che non riusciamo nemmeno a percepire... figuriamoci a comprendere e affrontare.

Speriamo di essere tutti all'altezza, di trovare anche noi quel farmaco tanto cercato nella commedia napoletana, pronto a guarire queta nostra città che sembra sì ringiovanita, ma senza nessuna voglia di mettere la testa a posto. La buona politica e le giuste associazioni e categorie non devono aspettare altro.

Si riportano le dichiarazioni del capogruppo del Pd di Sezze Armando Uscimenti, in merito alla notizia dell'apertura del centro antiviolenza pubblicata dalla Giunta Lucidi ieri sui social. 

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"Apprendo con piacere che a giorni riaprirà il centro antiviolenza per la tutela e la protezione delle donne vittime di violenza e dei loro figli. Tutto ciò nasce grazie a contributi dati dalla giunta regionale Zingaretti a fine 2020 e che ha permesso l'attivazione di diversi centri nella nostra provincia e che finalmente anche il comune di Sezze ha utilizzato. È bene ricordare che dal 2015 al 2018 è stato presente un centro antiviolenza presso la casa della salute voluto dall'amministrazione Campoli, assessore Eramo, in sinergia con l'ex assessore regionale Rita Visini. Il centro era gestito, ieri come oggi, dal Centro Donna Lilith di Latina. Come capogruppo del Pd mi auguro che questi centri siano finalmente istituzionalizzati in maniera permanente, anziché essere soggetti a finanziamenti che non assicurano una continuità che è più che mai indispensabile alla luce dei gravi fatti che accadano quotidianamente".

 

La locandina dell'inaugurazione del centro nel 2015

 

 

Svolta sulla vicenda dell’incompiuta di Sezze, e del riacceso caso dopo che la Corte dei Conti ha ingiunto l’ex sindaco Andrea Campoli a pagare una somma di 508 mila euro e i restanti del 1,3 milioni di euro ai componenti dell’allora Giunta comunale. Il Giudice designato della camera di consiglio della Corte dei Conti, dott. Giovanni Guida, ha infatti evidenziato la necessita “di delineare meglio il grado di responsabilità e l’apporto causale nella determinazione del danno in esame” in quanto dalle audizioni personali è “emerso che sia il finanziamento del lotto I, sia quello del lotto II, furono richiesti dalla Giunta del Sindaco Zarra, sebbene l’atto di impegno relativo al II lotto – dato il prolungamento dei tempi della relativa procedura – sia stato sottoscritto, a lavori già progettati affidati e consegnati, dalla nuova Giunta del Sindaco Campoli”. Forse non considerando questo aspetto perchè non ancora noto, le ingiunzioni di pagamento erano arrivate solo a chi aveva deciso di tentare di completare l’opera e l’eredità incompiuta, e non a chi aveva dato il via al progetto e ai lavori di distruzione del vecchio Anfiteratro di Sezze. Oggi la Corte dei Conti però chiede che vengano inviati proprio quei documenti relativi al 2005 per delineare al meglio maggiori responsabilità del caso.

Ecco il commento a caldo dell’ex sindaco Andrea Campoli : “Ho sempre pensato che c'è un Giudice a Berlino" e le nostre sacrosante ragioni verranno piano piano riconosciute. Nella vita ci vuole pazienza. Attendo che le cose diventeranno sempre più chiare, anche in relazione al debito riconosciuto verso la regione, che paradossalmente, è l'attuale proprietario dell'opera, oltre ad essere stato il soggetto protagonista di quell'opera. Insomma, questo Consiglio Comunale ha reso il Comune di Sezze doppiamente penalizzato e la regione doppiamente arricchita. Qualcuno pagherà e ricordo sempre di tenere in caldo i popcorn...”.

Si ricorda che i lavori presso l'ex Anfiteatro di sezze iniziarono nel  giugno 2005 con la Giunta Zarra senza essere mai conclusi e nel febbraio del 2022 la sentenza del Tribunale Civile di Roma condannò l’Ente comunale a restituire i fondi regionali ottenuti per i lavori mai realizzati. L’amministrazione comunale guidata dall’attuale sindaco Lidano Lucidi decise di votare a maggioranza la rateizzazione del debito di 1,3 milioni di euro, derivante dalla medesima sentenza a cui il Comune decise di non appellarsi. Da qui le richieste della Procura contabile a Campoli, ai componenti della Giunta e tecnici comunali.

 

 

Tutto pronto per il terzo memorial Linda Grassucci, uno degli eventi sportivi più grandi e molto attesi in tutta la Provincia di Latina. Il trofeo interregionale III Memorial Linda Grassucci è organizzato dalla società sportiva karate Grassucci e dalla Asd Setia Sport di Emanuele Pierotti, e gode del Patrocinio dell’Ente Nazionale karate Csen. Anche quest’anno si prevede la partecipazione di circa 600 atleti e 50 società provenienti da più regioni di Italia. Previste 4 aree di gara e 40 arbitri. Per il secondo anno consecutivo l’evento si terrà purtroppo fuori città e non a Sezze, città natale e di residenza della compianta Linda e della famiglia Grassucci. Il terzo Memorial, infatti, si terrà nel palazzetto dello sport di Pontinia, Comune che ha subito accettato con gioia la proposta della società organizzatrice. L’evento si terrà il 19 maggio e sarà una giornata di sport e condivisione in ricordo della campionessa, il tutto accompagnato da sorprese per i più piccoli e ricchi premi in denaro per i più grandi. L’organizzazione ha deciso di mettere in palio alle prime società di ogni classifica un premio di 300 euro per le seguenti classifiche: Percorso  preagonisti ; Palloncino preagonisti; Kata preagonisti; Parakarate; Kata agonisti e Kumite agonisti. La società ci tiene a ringraziare tutta l’amministrazione comunale di Pontinia. Si spera che il Memorial possa in futuro tornare ad essere organizzato a Sezze e che ci siano le condizioni per farlo, “nel frattempo – dicono gli organizzatori - coloriamo di bianco e blu i colori del karate Csen le strade e il palazzetto di Pontinia”.

 

 

Una nuova aggressione è avvenuta questa mattina sui mezzi pubblici regionali Cotral. Intorno alle ore 7.30 un ragazzo di nazionalità straniera, poi identificato, ha dato in escandescenza nella fermata presso Ponte Corradini nel territorio di Sezze mentre il Bus era fermo in attesa della salita degli studenti, sulla tratta Maenza - Latina. Il ragazzo, evidentemente alterato, ha prima minacciato un gruppo di ragazzi in attesa alla fermata e poi ha scagliato un grande sasso mandando in frantumi il vetro anteriore dello sportello di entrata del mezzo e ha danneggiato il parabrezza. L’autista del Bus, un uomo di Sezze con esperienza, è riuscito a mantenere la calma e a far salire tutti i ragazzi a bordo senza altre conseguenze. Solo tanta paura per gli utenti e per il conducente del mezzo. L'uomo, autore dell’aggressione, è stato denunciato ma l’episodio torna ad accendere i riflettori sul pericolo che si corre sulle tratte del Trasporto Pubblico Locale. Recentemente anche il sindacato FIT-CISL Lazio si è interessato del fenomeno sempre più crescente partecipando ad un incontro in prefettura.

 

"Ho già protocollato la mie dimissioni dal gruppo consiliare di Identità setina. Esco dal movimento perché ormai non mi riconosco più nella linea intrapresa da Identità Setina. Non è più un movimento autonomo e indipendente e di civico resta solo il nome. Resto in maggioranza perché devo onorare il mandato che mi hanno dato i miei elettori, ed è proprio per questo che non intendo tradirli. Siamo nati come lista civica indipendente mentre oggi si è andati a elemosinare voti e a fare alleanze con un partito che non ha nulla a che fare con la mia storia politica”.  Il consigliere comunale Gianluca Calvano lascia così il gruppo ed il movimento di Identità Setina, ormai diventato un'appendice di Forza Italia. Calvano, non ci sta e con questo passaggio, seppur doloroso, vuole mandare un segnale al sindaco Lucidi, ultimamente deciso a cambiare rotta e a trasformare la sua maggioranza in qualcosa di diverso rispetto al progetto civico originario. La goccia che ha fatto traboccare il vaso le elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale di Latina, dove quasi tutta la maggioranza ha sostenuto Forza Italia che vedeva il consigliere comunale Pasquale Casalini in lista. Calvano non è l'unico in maggioranza a non aver digerito la svolta del gruppo Identità Setina, ormai snaturata; ci saranno altri scossoni e altri segnali che già da oggi pomeriggio verranno inviati al primo cittadino affinché si rimetta sui binari del civismo, l'unico progetto votato dai cittadini. Calvano in aula resterà indipendente.

 

 

IL 10 marzo si eleggerà il nuovo consiglio provinciale, il decreto per il rinnovo del consiglio è stato firmato dal presidente Gerardo Stefanelli. Le liste dovranno essere composte da 12 nomi e andranno presentate entro il 18-19 febbraio. Fino al 2009 i consiglieri provinciali erano espressione dei cittadini perché eletti dagli stessi mentre dal 2014 ad eleggere i consiglieri provinciali sono tutti i consiglieri comunali dei 33 comuni, una novità che di fatto ha escluso la partecipazione popolare alle urne. In buona sostanza oggi conta solo gli accordi tra partiti e liste, una partita tutta politica dove pesa il voto ponderato, ossia basato su un indice che poi è quello del numero di abitanti di un Comune. Detto diversamente il voto di un paese piccolo vale una briciola rispetto ad un voto di una città grande. Ed ecco quindi il valzer degli accordicchi e delle elemosine politiche verso i big della politica per essere inserito nelle liste dei papabili e per avere magari un voto di un consigliere di un altro comune. Poi si resta in carica per due anni, dimissioni e subentri a parte. Vedremo come succederà, vedremo chi e come verrà appoggiato da questo o da quel partito, e vedremo quali saranno le conseguenze nelle rispettive sedi di appartenenza. Negli ultimi 20 anni in cui si è andato al voto popolare la Provincia di Latina è stata guidata sempre dal centrodestra, poi sono iniziati gli accordi trasversali tra partiti e civici fino alla storta e compagnia bella... A Sezze gli ultimi consiglieri provinciali eletti dai cittadini sono stati: l'ex assessore Vincenzo MatteiParide Martella presidente della Provincia, l'ex sindaco Andrea Campoli , l'ex sindaco Lidano Zarra , l'ex presidente del consiglio Enzo Eramo e  l' ex consigliere comunale Enzo Polidoro .

Giovedì, 04 Gennaio 2024 11:10

Qualcuno ha intravisto il Pd di Sezze?

 

 

Anno nuovo vita nuova. La geografia politica setina ne dovrebbe tenere conto, soprattutto per quei partiti che oggi governano la nostra città, per chi sta all’opposizione e per chi dovrebbe lavorare per ricostruire. Tra questi il Partito Democratico di Sezze, da mesi e mesi diventato un fantasma, quasi immerso nella nebbia, sulle nuvole. Dopo l’ultimo tentativo di mettere su una segreteria eterodiretta, quello che per decenni è stato il più grande partito della città con un numero di iscritti e tessere che spaventava le direzioni provinciali, oggi è diventato una scatoletta vuota, senza contenuti, idee e progetti. Esiste un segretario? Esiste ancora una segreteria? Il direttivo si riunisce? Domande alle quali è meglio non avere risposte. La parabola del Pd degli ultimi anni è da archiviare, e a dirlo sono gli ultimi rappresentanti storici del partito. Chi ha voluto dare le carte nell’ultimo periodo si è ritrovato isolato: detto diversamente il re è nudo. L’unica speranza che si intravede è quella dei giovani democratici che con passione vorrebbero ripartire dalle ceneri di un partito dilaniato da correnti e da altezzose prese di posizioni. Lasciamo lavorare i giovani senza condizionamenti e veti. Spazio ai giovani!

 

 

"Ho appena ricevuto una Pec dalla Corte dei Conti, con la quale mi viene ingiunto di pagare più di 500.000 euro per il danno cagionato per aver approvato la delibera di Giunta per il secondo stralcio funzionale dell'ex Anfiteatro. Opera che era già iniziata da tempo e per la quale tentammo di mettere "una pezza" ad uno scempio già ampiamente avvenuto. Col senno del poi avremmo dovuto fermarci di fronte a quest'opera non voluta da noi, anzi osteggiata, e portare tutte quelle carte in procura. esserci portati per certe cose. Certamente mi difenderò insieme a tutti gli altri amministratori e tecnici coinvolti per far valere le nostre ragioni. Se questo non accadrà, vorrà dire che troverò, insieme alla mia famiglia, il modo per pagare questo debito. A Testa alta Guardando dritto in faccia gli sciacalli che sempre e solo tali rimarranno". Così in un post l'ex sindaco di Sezze Andrea Campoli in merito alla vergognosa vicenda che vide nel giugno 2005 l'inizio dei lavori che distrussero il vecchio Teatro Italiano presso l'Anfiteatro di Sezze. I lavori vennero sospesi pochi mesi dopo e non sono mai stati terminati in quanto il progetto approvato dall'allora amministrazione comunale non aveva niente a che vedere con il progetto precedentemente approvato. Oggi a distanza di quasi 20 anni il luogo è diventato simbolo di degrado e rappresenta uno dei tanti ecomostri abbandonati e presenti in Italia.

 

Mercoledì, 18 Ottobre 2023 06:38

Sto dando tutto me stesso per cambiare Sezze

 

Alle 15.56 di due anni fa, era il 18 ottobre del 2021, Lidano Lucidi, candidato sindaco della coalizione civica, stappava la prima bottiglia di spumante per festeggiare la vittoria al ballottaggio contro il sindaco uscente Sergio Di Raimo, clamorosamente sconfitto con un 69% delle preferenze dei votanti (49%). A due anni di distanza, finito l’entusiasmo della vittoria ai seggi, soddisfatti per aver "riscritto la storia di Sezze" cosa è cambiato? Quali sono stati gli obiettivi raggiunti? L’amministrazione comunale può già vantare un cambiamento in positivo rispetto al passato? Oppure tutto è cambiato perché nulla doveva cambiare? Ne abbiamo parlato con il diretto interessato in una intervista che pubblichiamo integralmente.

Sindaco Lucidi. te la immaginavi così la tua prima esperienza di amministratore o avevi sottovalutato questo ruolo?

"Mi aspettavo un duro lavoro e di certo non mi sono mai sottratto. Posso indovinare o sbagliare, ma ogni sera vado a dormire con la consapevolezza di aver dato tutto me stesso".


Tornano i conti al Comune? A che punto si trova la richiesta di procedura di riequilibrio finanziario? Non siamo oltre tempo massimo?

"La situazione finanziaria dell’Ente è molto delicata, ne abbiamo parlato tante volte, abbiamo rilevato milioni di debiti fuori bilancio, grandi o piccoli che siano devono essere riconosciuti e tolgono risorse alla gestione ordinaria. Anche il disavanzo di amministrazione, anche se “tecnico”, è stato di una grossa portata. Abbiamo potenziato enormemente il fondo crediti dubbia esigibilità, aumentato il fondo contenzioso che era molto basso a fronte di possibili sentenze milionari, vedasi la sentenza dell’anfiteatro. Abbiamo portato avanti una gestione prudenziale del bilancio proprio per cercare di salvare le casse comunale. Abbiamo dato un forte impulso alla lotta all’evasione fiscale, tra poco partiranno avvisi per recuperare oltre 5.000.000 di tasse non versate, ci sono cittadini che pagano per tutti e questo non è etico, non è giusto. I conti devono tornare per forza avendo l’obbligo di chiudere i bilanci in pareggio. La procedura di riequilibrio è stata approvata dal Ministero, stiamo aspettando la risposta della Corte dei Conti, le tempistiche delle risposte non le decidiamo noi".


Sicurezza: va tutto bene madama la marchesa?

"Mai detto, anzi quando ho detto pubblicamente che a Sezze c’era un problema di sicurezza e di droga sono stato crocefisso dicendo che non difendevo il buon nome del paese. La contraddizione su questo aspetto non mi appartiene, forse appartiene ad altri".


Gli obiettivi raggiunti nei primi 2 anni?

"Aver tolto i cassonetti su tutto il territorio comunale ci ha permesso di aver raggiunto la percentuale di raccolta differenziata più alta di sempre, il 55%, istituzione delle isole ecologiche itineranti, aver cominciato a vendere i rifiuti cosa che prima non succedeva. Abbiamo ottenuto importanti finanziamenti che avranno un impatto sulla città quando verranno messi a terra: Setia Factory 1.800.000 euro, digitalizzazione 800.000 euro, dissesto idrogeologico 1.850.000 tra fosso Brivolco e Vallicella, piazzale dell’Anfiteatro 200.000 euro, reti d’impresa 100.000 euro, Monastro delle Clarisse 250.000 euro, e tutta un’altra serie di finanziamenti di importi minori. Continuo pensando a Sezze città cardioprotetta (non c’era un defibrillatore in città); avvio dell’apertura del sito Le orme del dinosauro, Sezze si sta contraddistinguendo per la produzione di eventi, quelli che gli altri chiamano “festicciole” noi le chiamiamo “politiche di promozione del territorio”, abbiamo punti di vista differenti, aver portato Sezze dentro il Gruppo di Azione Locale, stiamo lavorando al piano di recupero del cimitero per ristabilire quella normalità che manca da qualche anno, aver acquistato un pulmino per disabili che era veramente necessario, è stata sistemata la situazione degli usi civici su a Monte Trevi dando finalmente una soluzione a decine e decine di famiglie, abbiamo approvato gli articoli 4 e 5 della rigenerazione urbana, avvio della procedura di project financing per la pubblica illuminazione, aver introdotto un infermiere in farmacia dove gratuitamente i cittadini possono ricevere dei servizi come flebo o medicazioni per esempio".           

La SPL è ancora un carrozzone e postificio clientelare come avete più volte sostenuto?

"Che la SPL abbia una situazione delicata solo uno sciocco lo negherebbe, però stiamo facendo uno sforzo enorme per dare stabilità alla società che eroga molti servizi per il Comune e stabilità alle famiglie. In primo luogo in 6 mesi abbiamo portato a casa una riconciliazione che non si faceva da 10 anni, cosa evidenziata dalla Corte dei Conti. Quando ci siamo insediati tutti i servizi erano in proroga, adesso abbiamo firmato il contratto per la raccolta dei rifiuti, stiamo per definire i servizi mancanti come quello dei tributi, il cimitero e gli altri. In sede di insediamento ho detto che avrei fatto di tutto per salvare la società, che sta portando avanti una serie di azioni che potranno portare dei benefici nei prossimi mesi, penso solo alla gestione del parco mezzi, agli investimenti che si stanno facendo sulla farmacia comunale ed altro".

 

Cosa pensi della gestione Acqualatina?             

"Acqualatina gestisce un acquedotto colabrodo, già ridotto così quando entrò circa 9 anni fa. Ci sono diversi problemi sull’acquedotto comunale però ci sono anche degli investimenti che sono stati fatti ed altri che si stanno facendo, vedi i lavori su corso della Repubblica. Per i lavori alle Sardellane ho fatto un’ordinanza specifica, a testimonianza che per il bene della città non mi sottraggo ad assumermi le mie responsabilità, i lavori sono stati eseguiti per una parte, adesso sono stati eseguiti a Mole Muti, mancano altri pezzi. Immaginiamo questa estate, dove ci sono stati problemi, senza quei lavori, la situazione sarebbe stata ben più grave. Noto con disappunto che spesso agli interventi di riparazione seguono lavori di ripristino non all’altezza. Il vero tema però di Acqualtina è la fine della convenzione nel 2032, questo tema l’ho sollevato per primo in sede di assemblea della S.p.A. e in Conferenza dei Sindaci, spero che la politica si occupi della cosa non fuori tempo massimo, secondo me siamo già in ritardo".


La maggioranza gode di buona salute o ci sono dei malumori che serpeggiano?

"C’è la classica dialettica tra chi vuole il bene del paese, un sano confronto interno che ci porta a confrontarci sui temi della città".


Sei soddisfatto del lavoro svolto dalla Giunta?              

"Chiedo e chiederò sempre di più, in primo luogo a me stesso e poi ai collaboratori".

Le sfide nell’immediato?

"La sfida forse più bella politicamente parlando è quella di riavvicinare la politica alle persone. La politica non è solo un fatto amministrativo, è anche passione e ragionamento non urlato. Non invidio chi ha la verità in tasca, i tuttologi e chi ha certezze granitiche".

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