Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalita' illustrate nella cookie policy. Chiudendo questo banner o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie, per migliorare la tua esperienza di navigazione e rispetta la tua privacy in ottemperanza al Regolamento UE 2016/679 (GDPR)

Setia Plena Bonis, tradizioni popolari

Una realtà associativa giovane ma che già può vantare popolarità e un elenco di eventi promossi e ben riusciti. Stiamo parlando dell’associazione culturale Setia Plena Bonis, sodalizio setino nato a Sezze un anno fa dalla passione e dalla voglia di rilanciare cultura e tradizioni popolari locali di Alessandro Mattei, Valentina Savelli, Ernesto Mattei e Kety Fusco. Il nome e il logo stesso dell’associazione esprimono già l’idea di associazionismo che hanno i fondatori: Setia Plena Bonis, parte dell’esametro latino dello stemma comunale che tradotto significa: Sezze ricca di beni. A questo l’associazione setina ha aggiunto una cornucopia vuota, una controsenso se si considera il nome prescelto ma un simbolo perfetto se si ha l’idea di riempirla di volta in volta con iniziative, cultura e tradizioni popolari setine. Nelle parole del presidente del sodalizio, Alessandro Mattei, si racchiude l’obiettivo e lo scopo di Setia Plena Bonis. “Come associazione sentiamo il dovere di rilanciare la nostra storia, le nostre tradizioni popolari partendo dalle nostre radici. La cosiddetta società liquida sta cancellando le nostre origini a vantaggio di una cambiamento e di una modernità che non lascia ricordi. Faremo del tutto per tramandare le nostre tradizioni e i valori della nostra comunità alle future generazioni”. L’associazione Setia Plena Bonis nel corso del suo primo anno di attività ha voluto fortemente favorire anche la collaborazione tra le tante realtà associative presenti in città, cercando sinergie per una giusta ricetta, volta a creare quella necessaria miscela per realizzare manifestazione di vero carattere popolare. “Tradizione, Cultura, Natura e Futuro sono le nostre parole maestre – aggiungono i membri del direttivo – lavoreremo tracciando nuovi percorsi non dimenticando però i vecchi sentieri della nostra storia, una comunità che non ha storia non potrà avere un futuro”.

Letto 4303 volte Ultima modifica il Martedì, 26 Febbraio 2019 14:27