In prima linea ci sono in Emilia i volontari setini. L'Anvvfc (l'Associazione nazionalie vigili del fuoco in congedo) sono impegnati a Forli una delle zone più colpite dall'alluvione dei giorni scorsi. Stanno partecipando alle operazione di assistenza e soccorso insieme alla Croce Rossa Italiana. “Lo scenario che ci si è presentato davanti agli occhi al nostro arrivo – h affermato Paolo Casalini, presidente dell'Anvvfc di Sezze - ci è apparso a dir poco apocalittico: strade completamente allagate, fango dappertutto, danni enormi alle abitazioni, ai magazzinie ai negozi. Inoltre ricordi e oggetti personali sparsi per strada e persone disperate per aver perso tutto in poche ore. E’ proprio in questi momenti - ha sottolineato - che occorre ricordarsi che la solidarietà va soprattutto praticata sui luoghi dove c’è bisogno e non predicata da casa o sui social. Per questo non abbiamo esitato un momento a metterci in contatto con i vari coordinamenti locali, a preparare i nostri mezzi di soccorso e recarci sul posto dove da domenica 28 maggio stiamo sul campo dall’alba al tramonto.” L’associazione, oltre a uomini e mezzi, ha portato a Forlì anche personale per il sostegno psicologico di cui molte persone, in questo momento, hanno assoluta necessità. “Siamo sicuri - conclude Casalini - che gli emiliani sapranno riprendersi in fretta da questa nuova tragedia come è già accaduto per il terremoto. Noi, per quello che ci riguarda, nel nostro piccolo, stiamo provando ad accelerare questa ripresa con il nostro contributo e la nostra vicinanza e solidarietà”.
I volontari di Plastic Free hanno già dimostrato di non fare chiacchiere e bla bla bla ma di puntare alla cultura del rispetto dell'ambiente con iniziative vere in molte città e luoghi del nostro territorio provinciale. Tra queste quelle della pulizia dei parchi, delle spiagge e dei centri storici e di periferia. Lo scorso 30 maggio all'interno di Palazzo Montecitorio, nella Sala Della Regina, Luca De Gaetano presidente dell'associazione Plastic Free ODV Onlus insieme a tutti i referenti provinciali e regionali d'Italia tra cui Adriano Salvatori per la provincia di Latina ed Emanuele Pirrera referente della regione Lazio, hanno presentato e discusso ben 5 proposte Plastic Free con l'obiettivo di contrastare l'inquinamento di mozziconi di sigaretta, contrastare l'inquinamento degli pneumatici, vietare il volo dei palloncini, salvaguardare e tutelare i fiumi, riconoscere un protocollo per gli eco eventi Plastic Free, incluse fiere e mercatini. In occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente, per il weekend 3/4 Giugno si svolgerà proprio un evento nazionale coordinato da nord a sud Italia, sotto forma di raccolta mozziconi. Da Sabaudia a Terracina, da Maenza a Priverno, da Fondi a Roccagorga i volontari setacceranno i Comuni alla ricerca di mozziconi buttati a terra. A Sabaudia inoltre prenderà parte all'evento la Dott.ssa Martina Gaglioti , Biologa marina e ricercatrice scientifica: sarà l'occasione anche per un'attività di educazione ambientale per i cittadini che verranno informati sull'impatto che hanno i mozziconi di sigaretta abbandonati nell'ambiente. I volontari invitano tutti a partecipare, perché il mondo non è il tuo posacenere!
La maggioranza decide di aumentare la tari di quasi il 17% passando da una spesa complessiva del servizio di euro 4.081.000 del 2022 a quasi 4.800.000 euro del 2023. Giustificano questa "stangata" con l'aumento del costo di conferimento dell'indifferenziato e con la volontà di migliorare il servizio. Ma l'aumento del costo di conferimento dell'indifferenziato non ha riguardato solo il nostro comune e quindi non si spiega perchè diversi comuni limitrofi non hanno variato la tariffa, se non di pochissimo, e invece il comune di Sezze ha ritenuto di farlo e anche in modo sostanzioso. Per il resto, che ci sia la volontà di migliorare il servizio siamo d'accordo ma non occorreva mettere le mani in tasca ai cittadini anche perchè,negli ultimi anni, di investimenti destinati a migliorare ne sono stati fatti parecchi con gli oltre 500 mila euro intercettati nel 2019 attraverso un bando provinciale. Il problema vero è la scelta politica fatta dalla maggioranza che penalizza sempre di più il cittadino che paga regolarmente a favore di chi non paga; perchè dico questo? Perchè con questo aumento i cittadini dovranno pagare anche 384.000 euro di tari non pagata da parte dei cittadini morosi. Per essere più diretti, i cittadini che pagano sempre pagheranno anche la parte di quelli che non pagano mai. Se la maggioranza non avesse fatto questa scelta oggi la tari sarebbe aumentata del 7% circa e non del 17%. Nulla da dire sulla legalità dell'operazione, che è stata fatta anche in altre annualità, ma penso che in questo momento storico in cui a stenti usciamo da una crisi generata dalla pandemia e visto anche l'aumento delle altre tariffe già deliberato dall'ente nei mesi scorsi e la velocità con cui stanno invianfo le cartelle relative ad annualità precedenti, forse era il caso di evitarla.
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E' quanto scrive il consigliere Sergio Di Raimo in merito al consiglio comunale del 29 maggio 2023 avente ad oggetto l'approvazione del Pef e della correlativa TARI - tassa rifiuti.
La maggioranza consilaire che sostiene il sindaco di Sezze Lidano Lucidi nei giorni scorsi ha approvato la delibera di aumento della tassa sui rifiuti di oltre il 16 %. Una percentuale importante che andrà a pesare ulteriormente sulle tasche dei cittadini a fronte di un servizio ancora insoddisfacente nonostante il duro sacrificio eroico degli operatori ecologici presenti sul territorio. In una nota ill sindaco di Sezze giustifica gli aumenti per due ragioni: la prima legata alla decisione di coprire alcune zone del territorio col servizio porta a porta; la seconda dovuta agli aumenti decisi dalla Regione Lazio. Secondo l'ex sindaco Sergio Di Raimo non era obbligatorio inserire il FCDE (strumento contabile preordinato a garantire gli equilibri di bilancio) e se non l'avessero inserito l'aumento sarebbe stato del 7%.
Ecco la nota del sindaco di Sezze Lidano Lucidi.
L'aumento della tassa sui rifiuti si è reso necessario per due distinti motivi. Il primo riguarda la situazione del territorio, con alcune zone di Suso ancora non coperte dal servizio di raccolta porta a porta. Nonostante la presenza di cassonetti nella loro zona, infatti, questi cittadini pagano la Tari come gli altri, ma non sono serviti dalla raccolta differenziata, dovendo anche sopportare il fatto che molti cittadini di Sezze, e di altri Comuni limitrofi, vadano a conferire all’interno dei cassonetti presenti. Togliere questi cassonetti attenuerà e probabilmente cancellerà il fenomeno, ma per fare questo servizio si rende necessario un aumento dei costi e quindi della Tari. La scelta davanti alla quale ci siamo trovati è stata quella di lasciare i cassonetti a Suso e pagare meno, ma abbiamo scelto la strada opposta proprio per non avere cittadini di serie A e cittadini di serie B, per fare cessare questa sorta di servitù di quella zona della città. Il secondo motivo per il quale la tassa sui rifiuti aumenterà è relativo al fatto che la Regione Lazio, con una determina licenziata a gennaio, ha aumentato i costi per il conferimento per l'indifferenziata di oltre il 27%, aumentando di conseguenza i costi in generale.
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Ecco l'analisi dell'ex sindaco Sergio Di Raimo.
Il Fondo crediti dubbia esigibilità (cioè la parte di crediti tari non incassati da parte dei cittadini morosi) poteva essere evitato. Faccio un esempio: se il Comune doveva incassare 4milioni di euro e ne ha incassati solo 2 milioni e 720 e non ha incassato il resto (1280.000) si poteva evitare di inserire nel PEF (cioè nel conteggio dei costi che i cittadini devono pagare) il 30% di questi 1280, e cioè 384.000. Insomma cosi stanno facendo pagare a chi paga sempre quello che doveva essere pagato da chi non paga mai.
- Avevo cinque anni quando un piccolo intruso portò scompiglio nella mia vita. Mi sentii messa da parte e avrei voluto friggerlo in padella pur di non averlo più tra i piedi. Ben presto imparai a volergli bene – sorride – Luigi nacque il 12 marzo 1955. Mio padre lavorava in Francia e desiderava da tempo un figlio maschio -.
- Avevamo un legame molto forte e da bambino voleva stare sempre con me -.
- Valterino, Parisino, Sandro, Pietro e tanti altri con i quali giocava nella piazza di San Lorenzo, nel cuore del centro storico di Sezze -.
- In quegli anni il Liceo Classico era appannaggio, esclusivo o quasi, dei figli delle famiglie più abbienti e per lo più orientate politicamente verso la DC. Mio fratello era bravo, ma contavano poco o nulla le capacità. E così alla fine del primo anno fu bocciato -.
- La delusione fu grande e non volle più proseguire gli studi. Trovò lavoro in una carrozzeria di Latina. Dopo due anni accadde il miracolo. Don Gino Pigani, il parroco della Cattedrale, lo convinse a tornare a scuola e si iscrisse al corso per geometri dell’Istituto A. Sani di Latina -.
- Era spensierato, allegro. Non ricordo di averlo mai sentito usare parole fuori luogo o alzare la voce. Era disponibile con tutti. Amava le canzoni di Lucio Battisti e giocare a biliardino. Aveva un legame forte con nostra nonna, con me e la mia famiglia -.
- Nostra nonna non stava bene e nostra madre decise di passare la notte da lei. Luigi stesso aveva avuto la febbre e nostra madre gli si raccomandò di andare a casa. Non le diede ascolto. Attratto dal trambusto andò in piazza, dove Sandro Saccucci doveva tenere il comizio. Ero a casa con mio marito Filippo e mio figlio, quando intorno alle 21 squillò il telefono. Era mio cognato, infermiere presso l’ospedale di Sezze, il quale mi disse che Luigi era stato ferito con una bottiglia ed era stato ricoverato. Ci precipitammo in ospedale dove trovammo tantissime persone. Capii che era accaduto qualcosa di molto grave. Le condizioni di Luigi erano critiche. I sanitari chiesero ai presenti di donare il sangue. Lo feci io per prima, avevamo lo stesso gruppo. Tutti i tentativi di salvarlo furono inutili. Alle 2 del mattino mio cognato uscì dalla sala operatoria e mi comunicò la sua morte. Era stato colpito alla spalla e all’arteria iliaca ed era stato impossibile fermare l’emorragia -.
- Saccucci e i fascisti che lo accompagnavano arrivarono in città armati e, grazie alla copertura del Maresciallo dei Carabinieri Troccia, originario di Sezze e appartenente al SID, i servizi segreti, si abbandonarono ad atti gravissimi di violenza. Il deputato missino, durante il comizio, tirò fuori la pistola ed esplose vari colpi verso la folla, mentre i suoi sodali la bersagliarono con bottiglie e sassi. In piazza c’erano numerosi poliziotti e carabinieri ma nessuno intervenne per fermarli. Terminato il comizio poi Saccucci e i suoi si allontanarono da piazza IV Novembre a bordo delle loro auto, sparando all’impazzata per le strade di Sezze. Quanto avvenne a Ferro di Cavallo non fu una casualità: i fascisti spararono per uccidere -.
- La macchina della giustizia si è mossa tra mille cavilli, intralci e depistaggi e la verità alla fine non è emersa. Sandro Saccucci, dopo essere stato condannato per concorso morale nell’omicidio di Luigi in primo e in secondo grado, fu assolto dalla Corte di Cassazione per le accuse più gravi e giudicato colpevole solo per dei reati minori nel frattempo prescritti. L’unico a pagare con una condanna in carcere è stato Pietro Allatta, personaggio noto per il suo passato violento. È mia convinzione che il processo è stato una farsa, si sono voluti coprire i responsabili e garantirne l’impunità. Luigi Di Rosa era un signor nessuno e poco importa se gli sia stata sottratta la vita a 21 anni, insieme a sogni e speranze -.
- La domanda è stata respinta con la motivazione che l’omicidio di mio fratello non può considerarsi conseguenza di un atto di terrorismo. Quanto avvenne a Sezze il 28 maggio 1976 come va considerato? Ci fu un raid premeditato, preparato fin nei minimi dettagli. Non fu terrorismo? Luigi è vittima accidentale nel senso che l’azione posta in essere non era finalizzata a colpire la sua persona, ma non è morto per caso. Quella sera nulla sarebbe accaduto e mio fratello sarebbe ancora vivo se la squadraccia di fascisti capeggiata da Sandro Saccucci, con la complicità e la protezione degli esponenti locali del suo partito, non fosse venuta a Sezze con l’intento di metterla a ferro e fuoco. Le istituzioni dovrebbero vergognarsi. È un ulteriore affronto alla memoria di una vittima innocente -.
- Dopo appena due anni dalla morte di Luigi, il 5 maggio 1978, ci ha lasciato mio padre. La perdita del figlio per mano dei fascisti era per lui un dolore troppo grande. Mia madre è sopravvissuta alla tragedia, aiutata sicuramente dalla nascita del mio secondo figlio, a cui con mio marito decidemmo di dare il nome di mio fratello -.
- Nell’immediatezza degli eventi sul luogo dell’omicidio di Luigi fu fatto costruire un monumento ai Martiri dell’Antifascismo, distrutto da una bomba nell’estate del 1977 e ricostruito alcuni anni dopo. Sempre nell’autunno del 1977 la tomba di mio fratello fu imbrattata e ricoperta di scritte ingiuriose. L’Amministrazione Comunale ogni 28 maggio depone una corona sul luogo dell’omicidio e nulla più -.
- Ringrazio l’Associazione Araba Fenice e il suo presidente, Gian Carlo Mancini, che coltivano la memoria di Luigi e cercano di trasmetterla alle nuove generazioni. Il Centro Studi, di cui sono Presidente Onoraria, ogni anno organizza un concorso e assegna un premio nazionale di storia contemporanea intitolato a Luigi Di Rosa, cui partecipano laureandi, laureati e ricercatori con opere storiografiche sugli anni di piombo. È una iniziativa che mi regala sempre momenti bellissimi. Incontro volentieri i partecipanti e nei loro occhi, nella loro serietà e nel loro entusiasmo cerco di ritrovare mio fratello, pur consapevole che nessuno potrà mai restituirmelo. Un ringraziamento particolare voglio farlo a Giancarlo De Angelis, che nel 2001 con il libro La memoria smarrita ha contribuito a riportare l’attenzione sulla vicenda di Luigi dopo lunghi anni di silenzio e dimenticanza -.
- Sì, varie volte, ma ho ricevuto solo risposte burocratiche e formali da parte degli uffici del Ministero dell’Interno, che hanno continuato imperturbabili a ripetere che la morte di mio fratello non può essere annoverata come conseguenza di un atto di terrorismo. Tuttavia non mi arrendo e continuerò a lottare per avere giustizia -.
Polemica nel consiglio comunale del 23 maggio scorso sul ruolo della segretaria comunale di Sezze Francesca Parisi. I consiglieri comunali di opposizione, nel corso della seduta, hanno sollevato critiche sul suo modus operandi, soprattutto in merito all’accesso agli atti e alla difficoltà di avere le carte relative al bilancio e rendiconti di gestione. Prima Armando Uscimenti, poi Orlando Quattrini e infine Serafino Di Palma hanno esposto le continue difficoltà che stanno riscontrando per avere i documenti richiesti e che in realtà sono un diritto sacrosanto per svolgere il loro ruolo di consigliere comunale. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’impossibilità di avere una copia cartacea del rendiconto di gestione anno 2022 con relativi allegati, un impedimento questo che per legge non dovrebbe esistere se motivato.
“Non devo rendere conto alla segretaria comunale per svolgere il mio lavoro da consigliere comunale. Non accetto più che la segreteria metta il veto su tutto. Qui c’è una amministrazione comunale che dà un indirizzo politico mentre la segretaria – ha aggiunto nel suo intervento Di Palma - ha un compito preciso. Nell’ambito delle direttive impartite dal sindaco, infatti, la segretaria deve esercitare i compiti e le funzioni stabilite dalla legge e dal regolamento, deve svolgere compiti di collaborazione e di consulenza giuridica e amministrativa nei confronti degli organi istituzionali, ossia il consiglio comunale, che deve rispettare”. Insomma, secondo Di Palma, spesso la segretaria detterebbe la linea, anche politica, di questa amministrazione comunale.
SEZZE. Controlli dell'amministrazione comunale di Sezze, tramite il Comando di Polizia Locale guidato dal Comandante Lidano Caldarozzi, e la Servizi Pubblici Locali Sezze spa, contro chi conferisce male i rifiuti in centro. In questi giorni è stato reso pubblico un avviso alla cittadinanza firmato dal sindaco Lidano Lucidi e dall'assessore all'Ambiente Pietro Bernabei in cui si spiegano i motivi di questa azione, nata dopo la creazione del Piano Industriale in materia di rifiuti che tende a migliorare la raccolta e ad aumentare la raccolta differenziata.
“Purtroppo è sotto gli occhi di tutti come la differenziata, soprattutto nel centro storico, stenti ad essere realizzata per diverse motivazioni. Sicuramente – si legge nell'avviso alla cittadinanza – è necessario mettere in campo diverse attività che vanno da una maggiore pubblicizzazione ad un maggior coinvolgimento dei cittadini affinché ognuno faccia la propria parte. Necessaria, però, è anche l'azione di controllo e verifica del rispetto del calendario nel conferimento dei rifiuti. Per questo motivo, la Polizia Locale e la Servizi Pubblici Locali Sezze spa costituiranno delle squadre addette alla verifica della corrispondenza dei rifiuti conferiti e, se del caso, procedere con sanzioni, previste dal Nuovo Regolamento di Igiene.
L'iniziativa, infine, avrà anche un aspetto legato all'informazione, con manifesti che ricordano il calendario della raccolta differenziata e l'avviso tradotto in lingua inglese e in romeno. I cittadini che ancora non sono iscritti al ruolo TARI sono invitati a recarsi presso gli uffici della SPL per regolarizzare la propria posizione in quanto, in caso di accertamento, verranno applicate sanzioni e interessi.
Non ci sono accordi con la maggioranza del sindaco di Sezze Lidano Lucidi, né trasversalismi. Fratelli d'Italia è e resta all'opposizione. E' chiaro il portavoce di Fratelli d’Italia di Sezze Mario Sagnelli nel rispondere all’ex consigliere Paolo Casadei in merito ad un articolo pubblicato nei giorni scorsi su un quotidiano locale. Sagnelli rispedisce al mittente ogni singola accusa nei confronti del proprio partito ed esclude "categoricamente" che vi siano accordi trasversali con la maggioranza del Sindaco Lucidi.
"Gli inciuci non fanno parte del nostro credo politico - afferma il portavoce Mario Sagnelli - Sin da subito insieme al consigliere Orlando Quattrini abbiamo dato vita ad un opposizione trasparente, costruttiva, determinata, avente come obbiettivo il bene del paese e dei suoi cittadini. Il nostro non è un partito di becere chiacchiere da corridoio che nulla hanno a che fare con la reale linea politica che Flli D’Italia sta portando avanti con progetti seri da mettere in atto. Siamo il primo partito in Italia e anche della nostra amata Sezze. Il nostro - conclude Sagnelli - è un partito in forte crescita, forse questo sta portando qualcuno a delirare: consigliamo all’ex esponente di Progetto Sezze 2000 Paolo Casadei di ricercare le cause delle proprie divergenze all’interno della lista da lui stesso creata, che di fatto ha contribuito alla vittoria dell’attuale sindaco Lucidi e della sua maggioranza che egli stesso oggi accusa di immobilismo e incapacità".
Venerdì 26 maggio 2023, alle ore 18.00, presso la cavea del Centro sociale “Calabresi” di Sezze, a conclusione del Progetto “Educare con il teatro”, le alunne e gli alunni del Liceo Classico dell’ISISS “Pacifici e De Magistris” di Sezze, coordinati dal professor Giancarlo Loffarelli, porteranno in scena Le Baccanti di Euripide. La stessa opera verrà poi replicata nel prossimo settembre a Gießen, in Germania, all’interno dello scambio culturale con il locale Liceo, il Landgraf Ludwigs Gymnasium, che la scuola di Sezze svolge dal 2005 e che, interrotto durante il periodo pandemico, riprenderà proprio per l’occasione. Le Baccanti è una tragedia di Euripide, scritta tra il 407 e il 406 a. C. L’antefatto narra che Era, moglie di Zeus, per punire Semele, la quale ha avuto Dioniso da Zeus, assunte le sembianze di una nutrice, convince Semele a chiedere a Zeus di manifestarsi come Dio e quando Zeus acconsente, Semele muore fulminata. Zeus, per proteggere il piccolo Dioniso, lo nasconde nella propria coscia. All’origine della vicenda c’è un rifiuto: il rifiuto della commistione degli dèi con gli uomini; le sorelle di Semele, infatti, non credono che ella abbia partorito Dioniso da Zeus, ma da un uomo. È il segno del rifiuto del culto dionisiaco come culto di un dio. Per questo Dioniso fa impazzire le donne tebane e fra queste Agave, madre di Penteo sovrano di Tebe, che ucciderà il figlio. Composta da alcuni degli alunni è la colonna sonora dello spettacolo, mentre la realizzazione dei costumi è a cura della professoressa AnnaGrazia Benatti. La Dirigente scolastica del “Pacifici e De Magistris”, la professoressa Rossella Marra, invita tutte le studentesse e gli studenti dell’Istituto, le loro famiglie, l’intero personale scolastico e la cittadinanza allo spettacolo, che è con ingresso libero.
Lollobrigida tra razze, etnie e relative sostituzioni
Scritto da Luigi De Angelis
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Il 2’ memorial Linda Grassucci -Coppa Karate CSEN, campionessa mondiale di arti marziali, in ricordo anche del Maestro Gianpaolo Grassucci, si terrà il 21 maggio presso il Palazzetto dello sport di Cori, in via Madonna delle Grazie, dalle ore 9 alle ore 19. Gli organizzatori hanno dovuto optare per una struttura sportiva fuori dal territorio comunale perché nessuna delle strutture esistenti – stando a quanto riferito dal Comune di Sezze – non è in grado di ospitare un evento in cui è prevista grande partecipazione (anche se - in realtà - le gare sono spalmate nella giornata). E’ sicuramente con grande amarezza per tutti registrare che Sezze, oggi, non è in grado di ospitare un evento sportivo dedicato a due grandissime figure sportive che hanno segnato generazioni di atleti setini e che in città non ci siano strutture agibili per eventi simili; suscita altresì stupore che - a quanto sembra - non sia stato fatto un tentativo, da parte dei responsabili, di trovare soluzioni al problema. Lo scorso anno lo stesso evento venne svolto regolarmente nel tensostatico di via Roccagorga.
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Per smentite o rettifiche contattare la redazione.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del sindaco di Sezze Lidano Lucidi
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“Quelle relative al cimitero comunale erano e sono problematiche molto complesse ed articolate, non soltanto a causa delle note vicende giudiziarie che l’hanno coinvolto, ma anche perché, essendo un cimitero molto antico, ogni singolo problema fa caso a sé, tanto da non riuscire a fare un unico ragionamento, ma doversi confrontare con diverse fattispecie”. A sostenerlo è il Sindaco di Sezze Lidano Lucidi, che è intervenuto a margine della riunione della commissione “Cimitero” che si è riunita nella mattinata di lunedì 15 maggio, arrivando a quelle proposte di soluzioni che in tanti aspettavano da mesi: “È stato un periodo di duro confronto che ci ha permesso di proporre in commissione consiliare il piano di recupero della situazione esistente al 1997 del cimitero comunale, che poi dovrà essere approvato in consiglio se la massima assise cittadina stessa riterrà che questa è la strada giusta da seguire. Con questo piano – ha proseguito il primo cittadino di Sezze – si imposta il recupero del cimitero in modo diverso, agevolando soprattutto la messa in regola dello stato dei fatti, mettendosi dalla parte dei cittadini e venendo loro incontro, tanto che gli stessi, nella maggioranza dei casi, non dovranno produrre alcun documento”. L’impostazione dell’amministrazione comunale di Sezze non è stata quella di partire dal regolamento cimiteriale del 2008, bensì dalla delibera di consiglio n.18 del 1997 avente ad oggetto l’approvazione del piano regolatore del cimitero comunale: “Da questo lavoro è stato stabilito che tutto ciò che è stato costruito prima del 1997 non abbisogna di documentazione probatoria, in quanto sarà il Comune, che già sta lavorando da mesi all’analisi delle tombe una ad una, ad occuparsi di eventuali difformità che verranno analizzate caso per caso. Stesso discorso – ha spiegato ancora Lidano Lucidi – vale anche per le tombe costruite dopo il 1997, ma queste sono fuori dal piano di recupero cimiteriale che andrà in consiglio comunale e saranno affrontate caso per caso. Nell’analisi di migliaia e migliaia di casi sono emerse anche delle irregolarità commesse negli scorsi decenni dai cittadini, ma anche in questo caso sarà possibile arrivare a una soluzione analizzando la singola fattispecie. I prossimi mesi saranno di duro lavoro in quanto oltre alla sanatoria occorre di nuovo andare in consiglio comunale per togliere gli usi civici che gravano sul cimitero, usi civici rilevati nel 2018, e che non permettono la costruzione di nuovi loculi. Anche qui siamo pronti ad andare in consiglio comunale in tempi brevi per dare una risoluzione definitiva della problematica”. Il Sindaco, che ha tenuto per sé la delega al cimitero, ha confermato che presto indicherà i giorni di ricevimento al pubblico per spiegare questa proposta ai cittadini, ricevendo sia a Sezze che a Sezze Scalo.
Il Pd di Sezze cade e poi ricade, ma ha la volontà (bisogna vedere se ha la forza, ndr) di rialzarsi sempre. Il prossimo 20 maggio, alle ore 18 presso il centro sociale Calabresi, è stata organizzata una assemblea pubblica dal titolo “Sezze Domani, le tue idee per la nostra città con il partito democratico”. L’incontro è aperto ai tesserati, a chi ha votato per le primarie e ai simpatizzanti dem. La segreteria dimissionaria (ad un anno dal congresso smart svolto presso i campi da tennis) sta a dimostrare l’inconsistenza di quella proposta politica che non è riuscita a fare breccia dopo la batosta delle ultime amministrative, sta a dimostrare il disorientamento della maggior parte degli iscritti e degli stessi dirigenti dem, e sta a dimostrare che le scelte calate dall’alto lasciano il tempo che trovano. La nuova sfida del Pd era partita, quindi, mezza zoppa, con storici dirigenti che poco dopo avevano fatto le valigie dal direttivo e altrettanti che erano ancor più demotivati. Al presidente del partito setino, Luigi De Angelis, promotore e organizzatore dell’assemblea in questione, oggi le redini del partito e il ruolo di rimettere insieme i cocci dopo le dimissioni di Francesca Barbati, a cui va dato comunque il merito di essersi messa in gioco e il coraggio di averci messo la faccia rispetto a chi non lo ha mai fatto.
Ecco cosa pensa Luigi De Angelis del Pd di oggi e del Pd che si vuole ricostruire per domani.
Ad un anno di distanza dalla sconfitta elettorale cosa è cambiato dentro il partito?
“Il PD ha subito una sconfitta dura alle ultime elezioni comunali e questi sono stati mesi difficili. I cittadini hanno scelto di affidare la guida della nostra amministrazione ad una coalizione civica. Il partito ha faticato un po’ a metabolizzare la sconfitta e a prendere consapevolezza del proprio ruolo di opposizione. Ora serve un cambio di passo e l’abbandono definitivo di certe posizioni cristallizzate che si sono rivelate deleterie”.
Perché questa assemblea pubblica? Che importanza ha per il PD?
“L’assemblea pubblica del 20 maggio è una occasione importantissima per segnare una ripartenza del Partito Democratico di Sezze. Abbiamo bisogno di energie nuove, del contributo di idee ed impegno concreto di quanti finora sono rimasti ai margini dell’impegno politico. Per questo motivo l’assemblea avrà come protagonisti non i dirigenti del partito, ma quanti concretamente operano nella nostra città nei diversi campi, dalla cultura all’imprenditorialità, dai servizi sociali all’associazionismo e non ultimo vivono il dramma della disoccupazione e del precariato senza diritti e senza tutele”.
Il PD, negli ultimi anni, ha completamente perso i contatto con la realtà. C’è consapevolezza di questa situazione dentro la segreteria e il direttivo del partito?
“La perdita del contatto con la parte viva e dinamica della città sta alla base della sconfitta elettorale. Sarebbe ridicolo nasconderlo. D’altra parte se il PD ha perso le elezioni amministrative è perché il suo progetto è stato ritenuto distante dalle domande dei cittadini, che hanno preferito affidarsi ad altro. E questo senza nulla togliere al valore di chi quella proposta l’ha rappresentata e a cui va il ringraziamento del partito. Recuperare il terreno perduto richiede fatica, impegno quotidiano e soprattutto un bagno di umiltà. Dobbiamo smetterla di credere che siamo sufficienti a noi stessi”.
Da dove bisogna ripartire?
“Vogliamo che il PD torni ad essere il partito dei cittadini, di quanti si riconoscono nei valori della sinistra democratica e progressista. Dobbiamo ripartire dagli iscritti, dal popolo delle primarie, da quanti hanno scelto Elly Schlein, ribaltando completamente il voto dei circoli, anche del nostro. Sarebbe impensabile fare finta di nulla. Il PD deve riconnettersi sentimentalmente con i cittadini che si riconoscono nei suoi valori. E questo vale anche per Sezze, direi anzi soprattutto”.
Il PD oggi gode di buona salute?
“Siamo ammaccati ma vivi. È sicuramente un buon punto di partenza. Abbiamo una classe dirigente straordinaria, spesso relegata ai margini, che dobbiamo e possiamo spendere sul mercato politico per riconquistare consensi e credibilità e soprattutto dobbiamo aprirci alle tante persone nuove che hanno voglia di impegnarsi per Sezze con il PD e il centrosinistra”.
Il PD di Sezze sembra isolato a livello provinciale e regionale. È veramente così?
“È una grossolana stupidaggine. Il PD di Sezze esprime un Consigliere Regionale, Salvatore La Penna e una importante dirigente a livello nazionale, Sesa Amici. Certe speculazioni lasciano il tempo che trovano e personalmente ritengo che sia inutile stare a ribattere a queste affermazioni false e stucchevoli. Piuttosto dobbiamo impegnare le nostre energie per restituire forza e centralità al PD”.
Quale ricetta per il futuro?
“Dobbiamo uscire da noi stessi e rimetterci in cammino. L’assemblea del 20 maggio è solo la prima tappa di un percorso più complesso e articolato. L’ascolto dei cittadini, delle loro domande, la conoscenza delle criticità, la costruzione di un progetto politico e amministrativo innovativo per Sezze, partendo dalla concretezza, devono essere la bussola del nostro impegno nei prossimi mesi. Abbiamo intenzione di tornare sul territorio, di riappropriarci degli spazi della partecipazione democratica attraverso assemblee tematiche e di quartiere. Sezze ha bisogno di un PD rinnovato, capace di coniugare esperienza e sguardo rivolto al futuro, visione politica e inclusività. Il nostro territorio ha grandi potenzialità e ricchezze, dobbiamo metterle a sistema, renderle funzionali affinché si creino sviluppo e occupazione per i giovani, un miglioramento complessivo delle condizioni economiche, sociali e culturali”.
Esiste un raccordo tra partito e gruppo consiliare? Spesso si ha l’impressione che non ci sia.
“Abbiamo una rappresentanza consiliare di grande spessore politico, persone competenti, di grande esperienza e affidabilità. C’è condivisione e raccordo tra partito e gruppo consiliare, ma anche differenza di funzioni e autonomia. Il gruppo consiliare ha il compito di incalzare la maggioranza all’interno del Consiglio Comunale, il partito quello più grande di costruire le condizioni per una alternativa politica e programmatica a questa amministrazione, rispetto alla quale il mio giudizio è complessivamente negativo”.
Francesco Cardarello è il nuovo presidente di ANFFAS Monti Lepini, l’associazione che si occupa di supporto alle persone con disabilità intellettiva e del neurosviluppo. Il direttivo si è riunito dopo le dimissioni del presidente Antonio Petricca e ha eletto i nuovi vertici del sodalizio nato lo scorso anno a Sezze. 42 anni, laureato in Servizi Sociali, Cardarelo da più di vent’anni collabora con Anffas Roma come Assistente Educativo presso le varie Residenze dislocate sul territorio romano, acquisendo una notevole esperienza riguardo al delicato tema del Durante noi / dopo di noi. "La fiducia che mi è stata data dai soci mi onora e mi incoraggia ad assumere il peso delle responsabilità che l’incarico richiede - dichiara Cardarello - Ringrazio chi con fiducia e voglia di intraprendere questo percorso si è messo a disposizione e camminerà al mio fianco. Il mio impegno sarà mantenere la già avviata rete di relazioni sul territorio e cercare di far fiorire ciò che si sta seminando, pur nella consapevolezza di tante difficoltà". Intento del neo Presidente è "perseguire finalità di solidarietà e di aiuto sociale, sensibilizzando maggiormente gli organi politici, gli amministratori e gli operatori sanitari al fine di migliorare l’assistenza e le condizioni di vita delle persone con disagio psichico e dei loro familiari". Molte le idee concrete da portare avanti: "Mi impegnerò per portare avanti percorsi innovativi, come nel caso del Progetto “MATRICI” , strumento che punta a cambiare il modo di approcciarsi alla Vita Indipendente e al “Dopo di Noi” nell’ottica di una maggiore autonomia delle persone con disabilità coinvolte elaborando progetti individuali ex art. 14 L. 328/00 e per il “Dopo e Durante Noi” Legge 112/16". MATRICI è un software che rappresenta una guida interattiva alla progettazione individualizzata. La raccolta di informazioni, l’assessment e valutazione multidimensionale, la pianificazione, programmazione, gestione e valutazione dei sostegni e dei loro esiti divengono un processo guidato e allineato ai diritti, ai desideri ed aspettative della persona stessa e della sua famiglia, alla necessità di sostegno e del suo contesto di vita ed è volto al miglioramento della sua Qualità di Vita ". MATRICI permette dunque la realizzazione del Progetto Individuale di Vita non solo ai sensi dell’art. 14 della L. 328/00 ma anche con le misure progettate e finanziate secondo la Legge 112/16. "In tal senso stiamo programmando un incontro che vuole presentare Matrici - conclude Cardaello- avanzando proposte, sottoforma di raccomandazioni ai vari decisori politici per implementare la Legge 112/16, tenendo conto delle criticità applicative fino ad oggi rilevate".