Assegnato ad ALI – Autonomie Locali Italiane - il progetto green and Social Hub (GSHub) a valere sul bando europeo Social innovations for a fair green and digital transition. Il progetto mira a integrare le azioni locali a sostegno dei cambiamenti verso la transizione verde nella strategia generale per rimuovere le disuguaglianze e la povertà, con un focus specifico sulle famiglie più svantaggiate, sia monoparentali che con nuclei numerosi, oltre ad anziani e giovani NEET. Il centro promuoverà attività nazionali e internazionali di sviluppo delle capacità e di fare rete, per sensibilizzare e condividere esperienze e pratiche per supportare i gruppi svantaggiati nell'accesso e nel contributo alla transizione verde. L’Hub inoltre promuoverà interventi in tre sedi in Italia, nei comuni di Avezzano (Abruzzo) Bassiano (Lazio) e Crispiano (Puglia). L'intervento promuove la diffusione di conoscenze, abilità e attività di supporto all'esercizio dei diritti di cittadinanza, per diventare cittadini attivi e consapevoli rispetto ai temi della transizione verde (energia, mobilità, economia circolare, comunità energetiche, reddito energetico etc.). Nel corso del progetto saranno coinvolti attivamente gli attori locali (enti pubblici, imprese, organizzazioni della società civile, cittadini), garantendo il coinvolgimento attivo dei soggetti più svantaggiati in questa azione.
Green & Social Hub inoltre si pone l’obiettivo di migliorare le conoscenze e le competenze degli amministratori locali, fornire strumenti e strategie per affrontare la povertà energetica e rendere le comunità locali più sostenibili, sostenendo i comuni e i cittadini nel processo di formazione di tre comunità energetiche nei comuni interessati, anche grazie al recente accordo stretto da ALI con FAI e Tesla per supportare i comuni nell’accesso ai fondi e alla realizzazione delle infrastrutture necessarie.
Tra le novità che la casa editrice Ensemble presenterà al Salone del Libro di Torino, in programma dal 18 al 22 maggio, ci sarà anche “Amen - Miracoli, misteri e sacre vendette” di Roberto Campagna. Il libro dello scrittore pontino è una raccolta di racconti sul mondo religioso. Racconti che lo stesso autore ha dedicato “ai credenti, ai miscredenti e agli indifferenti”. Così come in altri suoi libri, Campagna ricorre alla metanarrazione: narra fatti realmente accaduti mischiandoli con altri inventati da lui stesso. Ciò per rendere gli stessi fatti accaduti più credibili e quelli inventati più veritieri. Ma, rispetto per l'appunto ad altri suoi precedenti libri, questa tecnica qui è più marcata perché il racconto, a differenza del romanzo che ha perlopiù una narrazione orizzontale, è auto conclusivo. Quindi, per dare più forza alle sue storie, lo scrittore pontino ha cercato di privilegiare i fatti realmente successi, anche se in alcuni casi la stessa narrazione è di tipo orizzontale, permettendogli così di liberare di più la fantasia. “Ogni libro di finzione di Roberto Campagna - ha affermato il poeta Antonio Veneziani - è, in qualche modo, una sorpresa; infatti, pur continuando il suo personale discorso politico-narrativo, ogni volta aggiunge un tassello diverso, in questo caso è quello di una spiritualità agricolo-contadina, una spiritualità profonda e agra, autentica fino al cinismo e talmente vera da agguantare il miracolo. I personaggi di Campagna sembrano dire: ‘Non c’è felicità e realizzazione se non attraverso la perdizione, non si può assaporare la libertà se non si è passati per la prigione’ ”. Oltre ad “Amen”, la casa editrice Ensemble presenterà altre novità, tra cui “La geografa dell’esilio” di Nicolás Bernales, “Figlia di frontiera” di Virginia Farina e “Ai piedi del monte” AA.VV.. “La geografia dell’esilio” è un viaggio vertiginoso attraverso gli ultimi cinquant’anni di storia cilena, dalla Presidenza Allende ai giorni nostri. Invece “Figlia di frontiera” è una storia di montagna in cui l’autrice mescola all’antico profumo del fieno e del letame, il suono cupo di passi in fuga sulla neve. Mentre “Ai piedi del monte” gli autori raccontano Torino e il Piemonte.
Tornando ai racconti di Campagna, non tutti i fatti narrati sono realmente accaduti, alcuni sono leggende. Ma le leggende, a forza di raccontarle, diventano reali. Tutti i racconti sono ambientati in altrettanti borghi del centro sud Italia. I loro nomi sono di fantasia per un motivo molto semplice: perché ogni borgo italiano conta fatti simili a quelli da cui è partito l'autore per inventarne la narrazione. Anche i nomi dei personaggi sono di fantasia. Quella dello scrittore pontino è una scrittura fluida, il giornalismo e la sociologia, sue “specializzazioni” sono in sottofondo ma mai preponderanti. Nessun cedimento al folkloristico, nessun gioco a nascondino, i personaggi del libro hanno caratteristiche chiare, pochi “svisamenti” se non per incidere più a fondo nell'intimità della narrazione. Insomma un libro che si legge con piacere, che fa venire qualche groppo alla gola e strappa qualche risata, e soprattutto che si ha voglia di rileggere e di condividere. Nato nel 2004, il Salone del Libro di Torino è giunto alla XIX edizione. Si svolgerà come sempre al Lingotto Fiere.
Vivissimi complimenti al prof. Giancarlo Mancini, presidente dell’Associazione Culturale No Profit Araba Fenice, che oggi ha partecipato alla Cerimonia del Giorno della Memoria alle vittime del terrorismo, tenutasi presso il Palazzo del Quirinale alla presenza delle più alte cariche dello Stato e del Governo italiano. Il Prof. Mancini ha ricevuto l’invito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per l’impegno profuso dal sodalizio setino quale organizzatore del Premio Nazionale Luigi Di Rosa, giovane militante setino ucciso a Sezze nel 1976 dopo un comizio del missino Sandro Saccucci. Il Premio Di Rosa, giunto quest’anno alla decima edizione, inizierà il 12 maggio e in questa occasione sarà inaugurata la sede del Centro Studi di Storia Contemporanea presso i locali della Biblioteca comunale.
45 anni fa, il 9 maggio del 1978 fu ritrovato a Roma, in via Caetani, simbolicamente a metà strada tra le sedi delle Dc e del Pci, il corpo senza vita di Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana e più volte presidente del Consiglio, ucciso dalle Brigate rosse. Dal 2007, in questa data, si celebra il "Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo". Il corpo di Moro venne fatto ritrovare nel bagagliaio di una Renault 4.
I lavori sono ripresi. L’ordinanza sindacale ha avuto i suoi effetti. Ma non si deve abbassare la guardia. Il sindaco di Sezze Lidano Lucidi, nell’ultimo question time, ha comunicato la ripresa dei lavori sulla condotta Muti-Petrara da parte di Acqualatina, nelle more dell’ottenimento di tutte le autorizzazione e deroga in materia urbanistica. Nel botta e risposta il primo cittadino ha ribadito che quando la politica è unita si hanno delle risposte e su questa strada si deve proseguire. “I lavori sono ripresi dopo l’ordinanza e per i primi di luglio dovrebbero essere ultimati almeno i primi 600 metri, quelli più difficili da realizzare. Oggi - così Lucidi - Acqualatina sta investendo sul nostro territorio grazie all’unità di tutto il consiglio comunale. Quando la politica è unita riesce a pretendere gli investimenti necessari. Non dobbiamo mollare la presa – ha aggiunto il sindaco Lucidi - la battaglia va fatta insieme, deve essere condivisa affinché la società adempia ai propri obblighi. La nostra intenzione è quella di ragionare tutti insieme perché dobbiamo pretendere che ci sia un servizio sempre più efficiente e che i lavori sulla tratta mole Muti Petrara siano completati definitivamente. Insieme dobbiamo prendere l’esigenza primaria dei cittadini, e cioè quella di avere l’acqua corrente in casa. Se dovessero esserci problemi chiedo a tutti i consiglieri comunali, di maggioranza e opposizione, di fare una azione comune come è stato fatto per il tratto Muti-Petrara, per differente l’interesse pubblico. In questi casi non esiste maggioranza e opposizione ma solo il bene comune”.
Domenica 7 maggio scorso i volontari di Plasticfree hanno ripulito ripulito boschi, città e spiaggie in collaborazione ai detenuti che hanno aderito al progetto "Seconda Chance". Tre gli eventi che hanno riguardato le città di Palmi , Bologna e Priverno. A Priverno, con grande partecipazione, è stato ripulito il lungo fiume dell'Amaseno. Dopodiché il gruppo ha fatto visita all'abbazia di Fossanova e concluso la giornata con un piccolo rinfresco offerto dall'amministrazione di Priverno. Intervenuti all'evento di raccolta anche il sindaco Anna Maria Bilancia e gli assessori del comune di Priverno, oltre che il referente regionale di Plasticfree Emanuele Pirrera e il ref provinciale Adriano Salvatori.
A Pontinia, sempre ieri, è andato in scena uno spettacolo di danza al teatro Fellini. Dopo due anni di intensa collaborazione, Plasticfree e DanzArte hanno dato vita ad uno spettacolo unico nel suo genere: danza e rispetto per l'ambiente in una serata all'insegna del vivere ecosostenibile. Gli organiizzatori ringraziano il comune di Pontinia per il patrocinio e tutta l'amministrazione per aver collaborato attivamente alla riuscita dell'evento. Il ricavato dellla serata verrà dato devoluto all'associazione Plasticfree. Hanno partecipato all'evento il referente provinciale Salvatori Adriano e la ref per il comune di Pontinia Daniela Lombardi e l'associazione DanzArte di Margherita e Benedetta Catone.
Aldo Moro e Peppino Impastato. Martiri della democrazia
Scritto da Luigi De Angelis
Nel febbraio del 2022, esattamente il 18 febbraio, il consiglio comunale di Sezze conferì la cittadinanza onoraria a Sami Modiano, sopravvissuto ai lager nazisti di Birkenau e di Auschwitz. Oggi, una delegazione dell'amministrazione comunale di Sezze, composta dal presidente del consiglio comunale Pietro Del Duca e dai consiglieri comunali Daniele Piccinella, Armando Uscimenti, Serafino Di Palma e Gianluca Calvano, assieme ad una delegazione dell'ANPI di Sezze e all'associazione culturale Araba Fenice, promotrice dell'incontro, ha consegnato la targa di cittadino onorario a Sami Modiano, in un incontro riservato ad Ostia, città dove vive il 94enne.E' stato un incontro molto intimo ed emozionante per la delegazione setina, Sami ha accolto gli amministratori con garbo e con la gentilezza che lo contraddistinguono. Gli amministratori hanno letto a Sami l' atto ufficiale deliberato e lo hanno ringraziato per la testimonianza portata avanti con coraggio e umiltà in questi anni. Sami Modiano era stato a Sezze nel 2013, per portare la sua testimonianza alla città e agli alunni e prese parte ad un convegno organizzato dall'associazione culturale Araba Fenice. In quella occasione vennero in città anche Piero Terracina, altro grande testimone dell'olocausto (deceduto nel 2019) e Marika Kaufmann e Mario Venezia, moglie e figlio di Shlomo Venezia. La cittadinanza onoraria a Sami nasce da una proposta dell'associazione culturale Araba Fenice in collaborazione con la sezione ANPI di Sezze.
di
Martina R.Bianchi
Studentessa dell'ISISS Pacifici e de Magistris
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“Visione” è una parola tornata più volte negli interventi pronunciati durante la Festa dell'Europa, evento conclusivo organizzato dagli studenti dell'Isiss di Sezze, partecipanti al progetto EPAS e che ha avuto tra i molti ospiti, anche se in collegamento, Camilla Laureti , parlamentare europeo, membro della commissione per i bilanci e della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, nonché della delegazione per le relazioni europee con il Canada. Al centro dell'incontro le attività svolte all'interno del progetto e la “visione” che si ha di Europa, di quella che verrà e di cui saremo parte, con i giovani di oggi ormai protagonisti. Una “visione” di come l'Ue - organo sovranazionale – sia in grado di attuare le proprie politiche anche nei contesti locali,
Il progetto ha lo scopo di avvicinare l'Unione ai cittadini in modo capillare attraverso le scuole, che potranno diventare scuole ambasciatrici dopo la valutazione delle attività organizzate, tra cui eventi informativi, la creazione di info point e la partecipazione individuale anche a iniziative esterne come seminario. L'obiettivo: rendere ogni cittadino un cittadino “attivo”, coinvolto nel dibattito politico europeo.
In apertura dell'evento, il benvenuto della dirigente scolastica, prof.ssa Rossella Marra. Poi, la presentazione delle varie attività da parte degli studenti: il corso di diritto europeo, le visite ai centri Europe Direct e Europa Experience David Sassoli a Roma, la partecipazione a concorsi europei tramite la creazione di video, la presentazione della piattaforma ETwinning, grazie a cui gli studenti di Sezze si tengono in contatto con i ragazzi dell'école Hellénique de Bruxelles, in Belgio, e dell'IES J. Ibanez Martin de Lorca, in Spagna. Le classi dei diversi istituti sono state in collegamento durante la Festa dell'Europa.
In videochiamata presenta anche l'assessora Lola Fernandez, mentre tra gli ospiti “seduti al tavolo” il prof. Gianluca Scarchillo, docente alla cattedra di Sistemi Giuridici Comparati e Diritto Privato alla Sapienza di Roma. Nel suo discorso, l'invito ad allargare lo sguardo per vedere “orizzonti dove gli altri vedono confini”. Accanto a lui, il sindaco di Sezze, Lidano Lucidi, che porta l'attenzione sul bisogno - maggiore nelle piccole e medie realtà - di aprirsi a dimensioni più ampie quali l'Europa. A ribadire l'importanza di un confronto più diretto e una presenza capillare dell'Ue nel territorio, il dott. Matteo Marcaccio, consigliere e membro di “Costruire l'Europa con i Consiglieri Locali”. A seguire il dott.Remo Grenga, parte dell'AICREE (Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa, Federazione Lazio),
Filo rosso di ogni discorso: i giovani. I giovani partecipanti, ma non solo. Un invito corale da parte degli ospiti e una presa di coscienza da parte di noi ragazzi del nostro ruolo nell'Unione Europea, che è determinante nel nostro futuro. E che però si decide adesso, perché siamo già cittadini dell'Unione.
Altro...
Il sindaco di Sezze Lidano Lucidi, con una ordinanza, impone al gestore Acqualatina di eseguire immediatamente i lavori di risanamento e ottimizzazione delle reti idriche nel tratto montano Muti-Petrara, anche nelle more dell’ottenimento di tutte le autorizzazione e deroga in materia urbanistica. L'atto sindacale arriva dopo un incontro con i vertici della società che gestisce la rete idrica setina. “Quei lavori di rifacimento della condotta si rendono necessari ed urgenti in considerazione delle continue rotture sull’adduzione principale, che negli ultimi giorni stanno accadendo in maniera ripetitiva, con gravi danni e ripercussioni sul servizio idrico alla popolazione, sullo spreco di risorse e risvolti molto seri in materia di percezione di sicurezza ed ordine pubblico da parte di una popolazione ormai esasperata. Questo intervento - aggiunge il sindaco - è finalizzato all’eliminazione dell’eventuale condizione di rischio connessa alle numerose perdite idriche delle condotta esistente, che, fino ad oggi, hanno comportato diverse interruzioni idriche dovute alle riparazione continue dei guasti avvenuti a causa delle vetustà e dell’ammaloramento della condotta. Per questo motivo abbiamo deciso di ordinare alla società di eseguire immediatamente i lavori di risanamento e ottimizzazione delle reti idriche anche nelle more dell’ottenimento di tutte le autorizzazioni e deroga in materia urbanistica. Il rischio concreto – ha concluso il primo cittadino di Sezze – è che con i tempi burocratici previsti ci si sarebbe avvicinati all’inizio dei momenti più caldi dell’anno, con la possibilità, che abbiamo voluto evitare tramite questa ordinanza, che la situazione degenerasse in una emergenza ancora meno gestibile, con serie ripercussioni sulla cittadinanza”.
Sembra che il Pd di Sezze abbia perso la bussola. La zattera fa acqua da tutte le parti e di tanto in tanto, per non affondare, ci si aggrappa al primo molo disponibile? Sembra proprio così! Ad un anno dall’elezione della nuova segretaria e del nuovo direttivo, nei democratici setini qualcosa è andato storto. Quella che doveva essere la svolta e la rinascita del partito si è rivelata invece come l’epilogo di un percorso iniziato qualche anno fa, quando il partito è stato definitivamente preso in mano da un ristretto gruppo di persone che lo hanno usato per bene per poi ridurlo in questa condizione. Non è un caso, infatti, se nel corso delle ultime settimane storici esponenti del Pd hanno abbandonato il direttivo proprio perché senza una guida e senza alcuna linea politica chiara. Nessuna iniziativa messa in campo, nessuna opposizione, nessuna politica. Nel Pd di Sezze non si parla, non si dibatte di nulla e non ci sono più prese posizioni definite. Sembra che il Pd non voglia scomodare nessuno, sembra che abbia scelto la linea dell’indifferenza, su tutto, una posizione neutra, sembra che i dirigenti abbiano deciso semplicemente di non fare politica. Se la segreteria si riunisce lo fa per mera prassi, mentre il direttivo non si confronta da mesi. In questo partito non si parla di nulla, nemmeno in un momento dove iniziano a manifestarsi le prime crepe dentro una maggioranza in difficoltà che non riesce a dare risposta alla città. Il Pd non entra nel merito di nessuna vicenda importante, nemmeno su quelle recenti. Tra il Pd ed il gruppo consiliare non sembrano esserci fili conduttori, non si dialoga. Una volta il capogruppo riportava le istanze del partito che aveva discusso a lungo temi e definito poi una linea da portare avanti in aula consiliare. Oggi è tutto un ricordo, e ci si limita a scrivere sul gruppo WhatsApp, discutendo di quisquiglie senza prendere decisioni. Ed ecco allora che chi è stato parte integrante di un partito vero e vivo, oggi ha deciso abbandonare quello che definisce ormai un contenitore vuoto e molto ambiguo su molte questioni. Eppure ci sarebbero tanti simpatizzanti che vorrebbero che tutto ciò non fosse vero, che fosse uno scherzo, dove tutto poi torna ad essere come è sempre stato. Ma così non è. La crisi del Pd è stata certificata alle scorse elezioni regionali, a livello provinciale e in quelle città dove si andrà al voto. In molte di queste non ci sarà la lista del Pd.
“Un momento particolarmente emozionante ed intenso quello di stamattina, con la città che ha avuto il privilegio di ospitare un nutrito gruppo di persone impegnate nell’attraversamento della via Francigena del Sud”. È con queste parole che Michela Capuccilli, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Sezze, ha aperto le porte della città al Gruppo dei Dodici, l’associazione che da anni organizza il pellegrinaggio lungo i tratti della via Francigena. Giunti a Sezze dalla lontana Brianza, tappa tra i 136 chilometri che percorreranno nel corso della settimana fino al 24 aprile, in 30 hanno attraversato Sezze e sono stati ospitati all’interno del Museo Archeologico da una rappresentanza del Comune con i quali si sono intrattenuti parlando delle bellezze del luogo e dell’importanza di promuovere questo genere di iniziative e accompagnati lungo le vie del centro storico con una sosta alla Concattedrale di Santa Maria. "Si è trattato di un incontro molto interessante e un primo piccolo passaggio rispetto a progetti più complessi che come amministrazione comunale abbiamo deciso di mettere in atto a tutela e salvaguardia del nostro territorio. Mi sento di ringraziare i partecipanti augurando loro tutto il meglio per il resto di questo importate pellegrinaggio e – ha concluso l’assessore Capuccilli – voglio ringraziare le guide Antonina Battisti e Emilia Leggeri e Alessio Fantigrossi e Fabrizio Paladinelli per la disponibilità”.