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Riceviamo e pubblichiamo una riflessione sul femminicidio da parte del segretario dei Giovani Democratici di Sezze Giovanni Sorano.

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Negli ultimi 20 anni, gli omicidi sono diminuiti, i femminicidi no, dati Istat alla mano. Femminicidi che avvengono da parte del partner, dell’ex o da un familiare. Tra le vittime di sesso femminile, infatti, ad essere uccise da persone a loro vicine sono il 58%, e ciò accade nonostante il numero totale di omicidi sia in calo. Le storie di queste donne sono quasi sempre svalutate/derise da "victim blaming”, vittimizzazione secondaria e addirittura creazione di tragiche storie di amori non corrisposti, una sorta di romantizzazione creata ad arte dai giornalisti.

Queste donne non sono state uccise per il troppo amore, non sono state uccise perché troppo indipendenti o perché il loro partner era in preda a un raptus di rabbia, sono state uccise perché donne. Questi titoli mirano a distogliere l'attenzione dal problema principale, che vede nel femminicidio la punta dell’icerberg di un sistema culturale oppressivo e discriminatorio come il Patriarcato. Un sistema che esiste anche a causa della mancata condanna dei comportamenti tossici, di sopraffazione, possesso e controllo degli uomini sulle donne in quanto donne, e quindi oggettificate, sminuite, sessualizzate, annullate come soggetto.

L'Italia registra uno dei più alti tassi di femminicidi in Europa, ma nonostante ciò non solo non ha ancora introdotto nessun tipo di educazione sessuale ed affettiva obbligatoria nelle scuole, ma sembra non aver ancora imparato a parlare di questi crimini, usando solamente una legislazione panpenalista inefficace contro un fenomeno che unisce istanze sociali, economiche e affettive Siamo stanchi della solita narrazione squallida che il governo persiste nel suo disimpegno verso un'educazione sessuo-affettiva sempre più necessaria; siamo stufi di chiamare tragedie quelle che sono diventate fenomeni sistemici, prevedibili e socialmente consolidati anche a causa di chi continua a voltare le spalle, di chi persevera nell'utilizzare un linguaggio sbagliato, di chi non riconosce la gravità di ciò che le donne vivono ogni giorno. Ogni 8 del mese l'osservatorio di Non Una Di Meno pubblica il numero totale di femminicidi, lesbicidi, transicidi in Italia, L’aggiornamento dell'8 Marzo 2025 registra 13 casi da inizio anno. Da quel giorno secondo l'ANSA ci sono stati altri 5 femminicidi. Siamo stanche di contare, siamo stanche di aspettare di vedere chi sarà la prossima.

Come diceva Pietro Ingrao: “indignarci non ci basta”. Servono leggi e quindi una volontà politica che porti all’uguaglianza formale e sostanziale che è recitata nell’articolo 3 della costituzione. Una volontà politica che riesca a prevenire i femminicidi e a porre la donna allo stesso piano dell’uomo da un punto di vista di politiche salariale, dell’affettività, del carico di cura nella famiglia e in ogni aspetto politico - sociale - culturale delle istanze transfemministe.

Pubblicato in Politica
Sabato, 26 Aprile 2025 06:59

FORSE LA CINA NON E' COSÌ LONTANA

 

I dazi e le politiche di Tramp stanno determinando uno sconvolgimento mondiale che sta mettendo a rischio tutti gli equilibri socio economico e politici di tutti i paesi costruiti dal dopoguerra a oggi.

I dazi nella storia mondiale sono sempre stati propedeutici oltre che di guerre commerciali anche di guerre mondiali.

 La narrazione della politica di Tramp di oggi è finalizzata a risolvere il debito pubblico dell’America e allontanare la Cina dalla Russia di Putin e ridisegnare nuovi equilibri mondiali.

 Ma tutto questo sta determinando una incertezza sulla credibilità dell’America nei futuri equilibri mondiali e tanti nel mondo e anche in Europa cominciano a chiedersi se l’America sia in grado di continuare a garantire il ruolo di superpotenza e affidabilità. I super poteri statunitensi hanno sempre garantito vantaggi economici dalle guerre in Europa.

Addirittura fu con la prima guerra mondiale che l’America da potenza industriale divenne Super Potenza industriale. In generale i Super Poteri che si interfacciano tramite i presidenti USA, tra essi le super banche riassicuratrici i petrolieri i proprietari delle fabbriche di armi… è nei dissesti e nelle catastrofi europee che i Super guadagnano.

 Oggigiorno non possiamo pensare che dietro i 4 anni di amministrazione Biden non ci fosse l’assenso dei Super Poteri USA, diversamente Biden non sarebbe durato fino alla fine del suo mandato.

Ora Tramp è l’altra faccia della medaglia dei Super Poteri USA, quella che impone un “costo” che mercanteggia che presenta i conti agli “amici” agli “alleati” per le elargizioni fatte da Biden, di miliardi di dollari dei quali ad esempio solo un terzo è arrivato in Ucraina, mentre i rimanenti sarebbero stati spesi dal Governo americano in America.

Tramp è colui che si “arruffiana i nemici”, che riscrive la storia con la visione del Gangster e priva di ogni valore morale e strumentalizzando la pace per la tasca Statunitense.

Ecco ci risiamo, si parla di pace e si spera nella nuova distruzione dell’Europa perché fare così fa cassetta per gli USA e per il dollaro che perde sempre più potere e credibilità.

In molte cose Tramp è simile a Putin … Putin è stato inquisito dalla Corte Internazionale del ‘ Aija come “criminale”. Tutto questo dimostra che l’Europa ha bisogno di una Superpotenza di riferimento che i fatti di Riad insegnano che non può essere né la Russia di Putin e né gli USA di Tramp.

Un tempo nel 1500 la Potenza europea di riferimento è stata prima la Spagna, quindi nel 1900 la Germania e l’Inghilterra. Oggi sarebbe interessante scoprire se la Cina, che notoriamente è stata sempre una potenza commerciale, possa sostituire la sua “alleanza con la Russia di Putin” con “un’alleanza con la Ue di Von Der Leyen” in funzione globale anti Russia e anti americana.

Possibile solo se la leader Von Der Leyen riuscisse a superare la sua classica impostazione che le impone di considerare gli Stati Uniti d’America come unico partner a Super Potenza strategica di riferimento per l’Europa.

Un’Ue filo-cinese farebbe blocco Euro-Asiatico con una Cina sempre meno comunista e più capitalista …Tramp rimarrebbe con i suoi Stati Uniti d’America sempre più in bancarotta con il suo gas liquido inacquistato fuori dai mercati vittima lui stesso dei suoi dazi.

Pubblicato in L'Approfondimento