5 milioni di euro per le incompiute. Biancoleone scrive al Commissario
Il gruppo Biancoleone di Sezze, nello spirito di collaborazione, ha inviato una lettera al commissario prefettizio Raffaele Bonanno relativamente alla rigenerazione urbana citata nel DM del 2 aprile 2021. E lo fa proprio per evitare che il Comune di Sezze perda altri finanziamenti come avvenuto nel passato. Il Ministero dell’Interno ha stanziato complessivamente 8,5 miliardi di euro che dal 2021 al 2034 riguardano la manutenzione e il riuso di aree ed edifici pubblici. Entro il 4 giugno 2021 tutte le richieste devono essere redatte ed inviate. “Il comune di Sezze - si legge nella nota firmata da Serafino Di Palma e Paride Martella – può presentare richieste di contributo per 5 milioni di euro per singole opere o insiemi coordinati di interventi, anche per l’elenco delle opere incompiute. Il Gruppo Biancoleone ritiene che ai fini della legislazione sulla rigenerazione urbana possono essere messe a finanziamento le seguenti opere: Monastero delle Clarisse, Anfiteatro di Sezze, palazzo Comunale, Casale Parco dell’Anfiteatro, Palazzo Rappini, palazzo Pitti”.
La crisi politica e il silenzio assordante del Biancoleone setino
Sono passati ventinove giorni dal ritiro delle deleghe assessorili e, ad oggi, la crisi politica non è ancora rientrata. Il sindaco di Sezze, Sergio Di Raimo, è ancora alle prese con i “capricci” di qualche consigliere comunale di maggioranza che chiede maggiori garanzie di qualità per il futuro dell’amministrazione comunale. In questo lungo lasso di tempo, però, considerata l’incisiva azione svolta dalle opposizioni nel corso dei primi due anni, tranne il movimento Sezze Bene Comune, sbalordisce il silenzio assordante dei consiglieri comunali del gruppo Biancoleone. Paride Martella, Serafino Di Palma e Giovanni Moraldo sembrano eclissati e quel carattere, quella personalità e quel temperamento che li ha contraddistinti in questi 24 mesi di opposizione sembrano spariti nel nulla. Non si comprende il perché di questa assenza nel dibattito politico: nessun commento, nessuna riflessione, nessuna azione contro una crisi che ha gessato l’ente comunale ancor più rispetto a quanto è stato tanto denunciato dal gruppo Biancoleone in questi mesi. E’ probabile che dietro questo mutismo imbarazzante dei consiglieri comunali ci sia indubbiamente un riserbo, una posizione di rispetto, una indulgenza per un momento molto delicato, ma che sembra rasentare anche una convenienza a scongiurare elezioni anticipate. Il centro destra a Sezze, infatti, non sarebbe pronto per andare alle urne, non è organizzato e non ha una guida. Non ci sono rappresentanti provinciali e regionali che hanno indicato una linea da seguire e un leader da portare a battesimo. Il gruppo non esiste e non ci sono elementi che possano tornare utile al centro destra di Sezze. E’ meglio insomma che il sindaco ci ripensi, è consigliabile rinviare la crisi a tempi migliori, in attesa che il centro destra faccia quadrato e ritrovi una leadership se mai ci fosse. Simile atteggiamento del Biancoleone è quello della Lega di Sezze. Sempre pronta a denunciare ogni malafatta del centrosinistra... ma in questo periodo stranamente in silenzio, in sordina sulla crisi che ha attanagliato l’amministrazione comunale da un mese. Forse allora, in fondo in fondo, sono tutti con il rosario in mano per chiedere che il sindaco faccia questo benedetto rimpasto, quale sia sia, perché all’orizzonte non c’è trippa per gatti.