Non chiamiamole baby gang. Accapezzato scrive una lettera a Enzo Eramo
Vittorio Accapezzato ha scritto e inviato una lettera al presidente del consiglio comunale di Sezze Enzo Eramo in merito ai fatti di vandalismo avvenuti nel nostro centro da parte, probabilmente, di alcuni ragazzi. Proprio per oggi è stato convocato un consiglio comunale alle ore 18, richiesto delle consigliere comunali per affrontare la vicenda. Nella lettera l'ex amministratore della città scrive: " Al di là delle legittime posizioni politiche e delle opinioni dei singoli cittadini, è innegabile che sia necessaria un’azione che avverta alle proprie responsabilità, ogni istituzione e ogni singolo cittadino. Da queste peculiarità scaturisce la mia costante attenzione verso le istituzioni pubbliche ed in particolare verso il Comune ed i suoi amministratori, che mi auguro diano sempre più concretezza e spessore al principio di sussidiarietà e di effettiva valorizzazione delle esigenze dei cittadini e del territorio in cui vivono. L’episodio che si è verificato il 2 ottobre ad opera di un gruppo di ragazzi adolescenti, mi lascia un forte dispiacere perché la violenza e la microcriminalità non fanno parte della nostra Sezze e del nostro vivere civile. La vicenda rivela di comportamenti e gesti che, condanno fortemente e che non si possono in alcun modo sostenere o trascurare. Non siamo di fronte a baby gang, non utilizziamo parole forti e improprie come ‘baby gang che evocano disprezzo e spingono all’emulazione. Facciamo attenzione a non creare falsi allarmi perché quando si parla di ‘baby gang’ si intende un fenomeno strutturato e organizzato, non esistente nel nostro territorio. I problemi delle baby gang non nascono all’improvviso, hanno alle spalle un lungo periodo di gestazione. Qui a Sezze non è così per fortuna. Non si tratta di microcriminalità, quanto piuttosto di ragazzini senza limiti, incapaci di capire ciò che è bene e ciò che è male. Le gangs, presentano caratteristiche esistenziali diverse e criminose. Gli avvenimenti accaduti al nostro centro sono le cosiddette bravate giovanili. A mio parere - si legge ancora nella lettera - si tratta in prevalenza di gruppi di giovani annoiati che cercano di impegnare il tempo per potersi divertire. Credo che non dobbiamo premiarli per queste azioni inconsapevoli. Nemmeno però serve colpevolizzarli se prima non abbiamo insegnato loro cosa sono le regole e come si rispettano. Ai miei tempi i genitori le chiamavano brutte compagnie. Oggi, epoca moderna abbiamo sostituito cattive compagnie con un termine forte inglese baby gang che da noi non corrisponde al significato americano. In effetti, qui a Sezze, non sono baby gang ma solo gruppi d i giovanissimi che non provengono da realtà degradate e marginate, né da famiglie problematiche". Per Accapezzato occorre porsi della domande. Cosa manca a questi ragazzi? "La realtà è che questi giovani, non hanno stimoli, ideali, ideologie, amicizie, rapporti di vicinato, valori o qualcosa in cui credere. La mancanza di punti di riferimento stabili, dal vuoto dei valori sociali in braccetto con la noia, madre dei vizi. portano l’adolescente giorno dopo giorno alla devianza". Secondo Accapezzato l’amministrazione comunale deve attivare un progetto di “Sezze Sicura”, con l’intento di "prendere iniziative preventive e protettive nei confronti della popolazione minorile, con la creazione di uno “sportello di aiuto giovanile”, affiancato da operatori sociali, che miri al miglioramento delle varie realtà sociali che circondano i giovani e ad una maggiore qualificazione di quest’ultimi".