L'Azione Cattolica di Sezze interviene sul caso Cimitero: non odio ma coscienza civile
L'Azione Cattolica parrocchiale di Santa Maria – Sezze interviene sullo scandalo del cimitero che ha visto l'arresto di 11 persone e altri 15 indagati. Il gruppo setino invita alla responsabilità collettiva, scongiura odio generalizzato e ritiene urgente e necessario un risveglio di coscienze ed un nuova fase educativa e culturale per l'intera comunità di Sezze.
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"Le notizie di questi giorni riguardo all’inchiesta giudiziaria Omnia 2 hanno gettato nello sconforto tanti nella nostra comunità di Sezze. La coscienza civile e religiosa del nostro paese è come morsa dalla gravità delle azioni compiute, che risultano particolarmente deprecabili ed esecrabili. Sotto gli occhi di tutti è colpito il valore della persona umana, fino a ipotizzare il vilipendio di cadavere e la profanazione del luogo sacro, della memoria e degli affetti: il nostro cimitero. Abbiamo accompagnato nella preghiera i parroci di Sezze, che hanno compiuto sabato il rito di benedizione, teso a riaffermare il valore per tutti i cristiani della persona e, nella fede, della risurrezione dei corpi. Come associazione di laici cristiani appassionati alla vita della nostra città, riteniamo che quanto accaduto debba chiamare in causa tutta la cittadinanza di Sezze e interrogarci seriamente rispetto ai temi della legalità, del rispetto, del bene comune. Ogni cittadino è chiamato a rispettare le regole anche nel piccolo della propria quotidianità e a supportare chi, con senso di responsabilità, decide di denunciare il malaffare, con coraggio e senza il disincanto o la rassegnazione di chi dice: «Cosa posso fare io? Tanto si comportano tutti così...». In un momento in cui i fatti di cronaca potrebbero spingere solo al disfattismo o all’odio nei confronti di chi è accusato di aver compiuto dei reati, a nostro avviso è necessario invece dare vita a un concorso di responsabilità civile collettiva nei confronti del nostro paese, che parta dai singoli e coinvolga attivamente la politica. Vorremmo che le agenzie educative, dalla famiglia alla scuola, dalle parrocchie alle società sportive, fino alle associazioni uscissero allo scoperto e ci mettessero la faccia, perché le nuove generazioni ricevano una testimonianza di vera “educazione civica”, fatta di rispetto della persona, dei beni di tutti e delle leggi. Auspichiamo dunque che la condanna dei fatti emersi in questi giorni, piuttosto che sfociare in un odio generalizzato, spesso espresso attraverso un uso distorto di Internet e dei social network, si trasformi in un impegno dei singoli a denunciare le illegalità, da quelle più piccole a quelle più grandi, da uno scontrino non emesso alla corruzione dei funzionari pubblici. Come Azione Cattolica, siamo impegnati in maniera costante per lo sviluppo integrale dell’uomo, attraverso le attività svolte nei gruppi con bambini, ragazzi, giovani e adulti, in un’ottica di tutela del bene comune, seguendo il Magistero della Chiesa e le sollecitazioni di papa Francesco. Siamo però consapevoli che possiamo e dobbiamo fare di più. I nostri ragazzi sono sempre più soli, spesso davanti a un monitor, rischiano di restare vittime delle sirene della droga, dell’alcool, del malaffare. La giustizia farà il suo corso. Noi ci auguriamo che, per chi sarà giudicato colpevole dei reati compiuti nel nostro territorio, la pena possa avere davvero una funzione di recupero e di riabilitazione e che il risarcimento del danno sociale porti anche alla riaffermazione dei valori violati. Continuiamo a sognare una riscoperta delle radici millenarie di cultura e di storia, anche religiosa, del nostro paese. È possibile e necessario un risveglio della coscienza civile e del protagonismo educativo e culturale di questa nostra terra. Da parte nostra, siamo disponibili a una riflessione collettiva e a programmare e attuare piste concrete di impegno di cittadinanza attiva, con tutti coloro che – singoli e gruppi, privati e associazioni, laici e religiosi – vogliano intraprendere questo percorso, per una crescita davvero “umana” delle persone, per il bene di Sezze e della comunità intera".