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"A nome dell'intero Consiglio Comunale, chiedo scusa alla città ed ai cittadini presenti in aula consiliare per la totale assenza dei colleghi di maggioranza e del Sindaco compreso. Questo spettacolo paradossale e raccapricciante è il segno della totale assenza del dibattito nell'aula della massima assise consiliare su argomenti di grande rilevanza pubblica. Questa, a mio modesto avviso, si chiama mancata democrazia!". Il consigliere comunale di Sezze Bene Comune, Rita Palombi, commenta così la seconda seduta del consiglio comunale andata deserta. A memoria non era mai accaduto nella storia della città che un’aula consigliare venisse disertata per due volte consecutive. Presenti solo Enzo Eramo presidente del Consiglio e i consiglieri Paride Martella, Serafino Di Palma, Giovan Battista Moraldo, Eleonora Contento e Rita Palombi. L'oggetto della discussione gli ormai noti lavori sul belvedere e l'installazione della statua di San Lidano commissionata dal Don Massimiliano Di Pastina. I lavori sospesi da 25 giorni dopo una ordinanza emessa dall'ufficio tecnico per sospette incongruenze procedurali sono ancora nel limbo, si è in attesa del parere definitivo dell'ufficio competente. Alla Palombi fa eco Vittorio Accapezzato, ex amministratore della città, del comitato in difesa del belvedere "Muro della tèra". "Anche oggi del 14 giugno la seduta straordinaria del Consiglio Comunale è andata a vuoto. Avrebbe dovuto trattare l’argomento relativo all’installazione, presso il belvedere di Santa Maria, dalla statua del Santo compatrono della città San Lidano d’Antena. Avrebbero dovuto dare risposte alle osservazioni promosse dalla consigliera Rita Palombi che unitamente alla collega Contento e al gruppo di minoranza BiancoLeone, Martella, Moraldo e di Palma avevano presentato richiesta di un consiglio comunale specifico. Come anticipato dai rumori della vigilia, il consiglio comunale straordinario convocato non è nemmeno cominciato. Una situazione quasi irrazionale, quella creatasi in aula consiliare. Per la seconda volta il consiglio nemmeno inizia - afferma Accapezzato -  a memoria di molti il primo caso in città di consiglio comunale che nemmeno inizia per la totale assenza della forza di maggioranza. L’accaduto resta nella storia locale per la mancanza di sensibilità e totale assenza di democrazia partecipata. La maggioranza consiliare ha deciso di venire meno al mandato elettorale ricevuto, facendo affondare ancora una volta l’assemblea cittadina senza giustificare l’assenza. È un atto che reca offesa ai presenti e registra una volontà incurante dei problemi e amplifica le spaccature tra il popolo e i suoi rappresentanti. È un’amministrazione che "se la canta e se la suona".

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