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Quando una discussione degenera è cosa buona e giusta fermarsi e ragionare a mente fredda, con maggior capacità di controllo sui propri istinti. Le chat e soprattutto i social network purtroppo non ci aiutano, anzi sono strumenti destinati sempre ad amplificare eventi e a fare da cassa di risonanza laddove, magari, “in presenza” questo o quello non sarebbe nemmeno successo. È accaduto in passato, sta accadendo oggi e accadrà in futuro, e ce ne dobbiamo fare una ragione, ma è sempre auspicabile che alla fine prevalga il buon senso e soprattutto non si cada mai nell’offesa e nell’invettiva personale. In questi giorni su facebook siamo stati spettatori passivi di un “botta e risposta” di pessimo gusto che va oltre la critica ad un modo di amministrare una città e a una visione dei problemi reali di una comunità. Abbiamo letto solo di attacchi personali che hanno avuto paradossalmente le medesime risposte di uguale sprezzo e sdegno. E’ veramente sconcertante e inquietante sapere che tutto ciò stia accadendo in una fase in cui anche la nostra comunità soffre, in un momento storico nefasto per tutti, in un periodo che, al contrario, ci dovrebbe vedere tutti uniti e solidali, in un clima di rispetto e collaborazione. Sembra di assistere ad una guerra di parole tra barbari che lottano per lo stesso obiettivo. Stiamo vivendo un disagio senza precedenti e leggere di ricorsi, di querele e di denunce fa male a tutti, soprattutto ai protagonisti di queste tristi e sbagliate storie.  L’appello che personalmente mi sento di fare, a chi è in grado di accoglierlo, è di deporre le asce e ragionare molto sul danno sociale e culturale che si sta producendo ad una comunità già debole e smarrita. Abbiamo tutti bisogno di punti di riferimento sani, abbiamo bisogno di confronti costruttivi e di idee utili per uscire dal pantano in cui siamo sprofondati. Siamo una città con l’acqua alla gola e senza collaborazione rischiamo di annegare. Se guerra deve proprio esserci, spero che ci sia sui valori e sulle proposte per Sezze e non su discorsi di lana caprina.

Pubblicato in Cum Grano Salis