I consiglieri del Pd di Sezze: piena autonomia al Sindaco, no a retorica e demagogia
“Se è in corso un tentativo di portare nella palude della retorica politica la maggioranza in Consiglio comunale, è necessario si sappia che non siamo disponibili. La politica per noi è risposta alla città e non posizionamento di potere. È un film, molto brutto, già visto in passato”. I consiglieri comunali del Pd di Sezze, Armando Uscimenti, Federica Fiorini, Marzia Di Pastina e Enzo Eramo, vanno dritti al nocciolo del problema. Dopo lunga riflessione in merito alla richiesta di azzeramento della Giunta fatta da Giovanni Bernasconi e a quei tatticismi messi in atto da chi non ha proferito parola, l’ala sinistra del Pd esce allo scoperto. “Abbiamo, per cultura, il senso delle cose e quello che ci preme sono le risposte alla comunità. Per tutto ciò in questi 20 mesi ci siamo impegnati, con altri consiglieri, con presenza e proposte dicendo no ai tagli sui servizi sociali, sì a maggiori risorse per l'edilizia scolastica, lo stanziamento per i giochi nei parchi, fondi per la video sorveglianzae e regolamento sull'annoso problema dell'affrancazione dei livelli che riguarda centinaia di famiglie”. E poi ancora sport, richiesta di maggiore valorizzazione delle risorse culturali e nuove proposte come Sky Wine, investimenti per le strade e da parte di Acqualatina, la battaglia per il mantenimento del PPI,il problema del basso livello di differenziata. Il Pd vicino al presidente del consiglio comunale nella nota chiarisce di non aver “mai chiesto al sindaco Sergio Di Raimo "riferimenti", ma abbiamo sempre posto "obiettivi". A noi interessa - aggiungono - Sezze e come possiamo renderla più vivibile tenendo conto delle risorse economiche”. Sull’autonomia data al primo cittadino i consiglieri firmatari della nota vogliono essere chiari: “Assessori, assegnazione delle deleghe, amministratore e consulente della Spl, NIV sono scelte dal Sindaco autonomamente effettuate e a lui spetta eventualmente modificare e motivare. Se si rispetta l'autonomia del Sindaco, come da legge, si è visti da qualcuno come "conservatori " però se ci fossimo azzardati noi a chiedere azzeramenti sarebbe apparso un atto di sfiducia al Sindaco”. E’ chiaro che qualcosa in maggioranza va chiarito. Comunque anche per Uscimenti, Fiorini, Di Pastina e Eramo occorre andari avanti e serve accelerare l’azione politica del fare. “Quali mutui, quali opere, quale idea di città, quali risposte dare alle opere incompiute e quali sono le priorità coniugando tutto ciò con le risorse economiche e non con la demagogia”.