Il "mandato zero" dei grillini... il fine giustifica i mezzi
Sono rimasto sbalordito, leggendo la Repubblica del 23 luglio u. s. a pagina 7. In un corsivo si parla del "mandato zero" dei grillini. Riguarda la regola dei due mandati, e cioè l'obbligo statutario da parte degli eletti grillini (consiglieri comunali, sindaci, parlamentari) di non poter essere rieletti per la terza volta. Sentite cosa dice Luigi Di Maio, capo politico del Movimento :"La regola non si tocca, ma oltre al primo e al secondo mandato sarà ammesso il "mandato zero", ammettendo così ufficialmente e serenamente che la prima esperienza "è un mandato che non vale". Due più uno fa tre. La matematica non è un'opinione. Ma purtroppo la matematica, come l'onestà, vale molto poco in politica. Aveva ragione Niccolò Machiavelli quando sosteneva che il fine giustifica i mezzi. Aveva altrettanto ragione il buon Giulio Andreotti quando in maniera sorniona affermava che "il potere logora chi non ce l'ha." E questo vale anche per il Movimento 5 Stelle.