Due anni e mezzo senza canonica. La fabbrica di San Pietro a Sezze
Quasi due anni e mezzo senza canonica e senza i locali parrocchiali. I lavori a Santa Maria a Sezze ancora non vedono la conclusione, ed è dal lontano nubifragio del 29 ottobre del 2018 che il parroco e il suo vice sono ospitati presso una abitazione privata. Sono più di due anni quindi che Padre Damiano è costretto ad arrangiarsi per fare catechismo e per ricevere i fedeli. La ricostruzione della canonica e dei locali parrocchiali sono diventati una vera e propria fabbrica di San Pietro, e tutto questo sembra che sia dovuto alla lungaggine della burocrazia. La richiesta di finanziamento per ricostruire la canonica e tutto ciò che venne distrutto dal maltempo sono partiti nel 2018, subito dopo i danni alla struttura. Il decreto della Cei però arriva solo nell’aprile del 2020. Si tratta di un finanziamento di circa il 70 per cento dell’importo totale dei lavori che si aggira sui 300 mila euro, mentre il restante 30 per cento sono somme stanziate dalla parrocchia. Il problema però sembra essere stata l’erogazione delle somme. Sembra che la burocrazia preveda subito una somma per inizio lavori e poi un saldo a conclusione degli stessi. Da qui i ritardi nel cronoprogramma dei lavori e di conseguenza i ritardi nella consegna della canonica e dei locali al parroco e ai fedeli. L’appartamento ad oggi è praticamente concluso, manca solo il mobilio. I locali della parrocchia sono in fase finale. Manca solo il nuovo pavimento dell’oratorio in fase di realizzazione. Si spera che adesso si arrivi a dama. Gli addetti ai lavori sono fiduciosi che la canonica sarà consegnata entro Giugno. Speriamo.