È di qualche giorno fa la notizia che la Giunta Comunale di Sezze con propria delibera ha approvato c.d. “PROGETTO AMBIENTE”, al fine di risolvere tutta una sere di problematiche collegate alla gestione dei rifiuti, alla pulizia del territorio, promuovendo progetti educativi ambientale attraverso incontri con esperti del settore per gli alunni di ogni ordine e grado delle scuole pubbliche locali, oltre a voler investire nella tematica le associazioni, le parrocchie, i centri sociali e le organizzazioni sindacali. Inoltre, il progetto prevede accordi con organismi del settore per il raggiungimento degli obiettivi di educazione al corretto conferimento, al controllo di zone critiche della città e alla segnalazione dei trasgressori. I Principi ispiratori di tale delibera sono contenuti già nel documento nato dopo la Conferenza ONU su Sviluppo e Ambiente tenutasi a Rio de Jainero, nel 1992, conosciuto nel mondo dei più come “AGENDA 21”, dove nel capitolo 28 della Agenda 21 invitano le autorità locali a giocare un ruolo chiave nell'educare, mobilitare e rispondere al pubblico per la promozione di uno sviluppo sostenibile. Le autorità debbono intraprendere dal 1996 un processo consultivo con le loro popolazioni cercando il consenso su un'Agenda 21 locale. Attraverso la consultazione e la costruzione di consenso, le autorità locali possono imparare dalla comunità locale e dalle imprese e possono acquisire le informazioni necessarie per la formulazione delle nuove strategie. I programmi, le politiche ed i piani assunti dalla amministrazione locale potrebbero essere valutate e modificate sulla base dei nuovi piani locali così adottati. L'Agenda 21 contiene proposte dettagliate per quanto riguarda le aree economiche, sociali e soprattutto ambientali: lotta alla povertà, cambiamento dei modelli di produzione e consumo, dinamiche demografiche, conservazione e gestione delle risorse naturali, protezione dell'atmosfera, degli oceani e della biodiversità, la prevenzione della deforestazione, promozione di un'agricoltura sostenibile ed altro ancora. Auspichiamo che dopo un ritardo oltre ventennale, finalmente, si voglia in qualche modo riannodare i fili di questo processo che porti alla costituzione dei forum costituito da tutti i soggetti portatori di interesse, al fine di approdare ad una elaborazione di un “PIANO di AZIONE AMBIENTALE”, il quale può solo portare vantaggi alla comunità tutta.