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La posizione dell'ANPI sui fatti delittuosi nel cimitero

Mar 22, 2021 Scritto da 
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Anche la sezione ANPI di Sezze prende parola in merito alle vicende del cimitero di Sezze.
Si riporta la nota dell'associazione setina.
 
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La dolorosa vicenda dei fatti delittuosi commessi all’interno del cimitero di Sezze induce a riflessioni lucide oltre l’inevitabile coinvolgimento emotivo.
Sul piano giudiziario, a noi non resta che attendere fiduciosi il risultato del lavoro della Magistratura, così come previsto dal comma 2 dell’articolo 27 della nostra Costituzione: “L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva”. Sul piano politico, sentiamo di dover rivolgere a tutti gli amministratori la richiesta di verificare con molta attenzione se le strutture di controllo della macchina amministrativa non nascondano falle che possano permettere il ripetersi di eventi di questo genere. Non ci riferiamo a responsabilità personali perché, a seconda della loro rilevanza, la loro individuazione è affidata alla giustizia o alle scelte elettorali dei cittadini. Ci riferiamo alla struttura generale del sistema di controllo che va registrata in modo tale che, in futuro, impedisca il ripetersi di arbìtri, abusi e prepotenze.
Sul piano civile, infine, il più delicato e difficile da affrontare ma certamente il più importante, impegniamo noi stessi e invitiamo i singoli cittadini, le associazioni, i partiti politici e le istituzioni a produrre ogni sforzo per ritessere i fili di una comunità che percepiamo sfibrata da tensioni e contrapposizioni. Nessuno, in merito, può avere ricette precostituite. Tutti dobbiamo ripartire dalla capacità di individuare negli altri, come dato più importante, ciò che ci unisce anziché ciò che ci divide. I luoghi d’incontro, da tempo ormai ma ancor più in questo momento, anziché le piazze e le pubbliche sale della nostra amata città, sono diventati i social. In essi si registra sempre più spesso una rabbia che, anche quando legittima, viene espressa con una violenza non meno grave perché affidata alle sole parole. Forse anche dall’uso moderato e pacifico delle parole potremmo lanciare il primo segnale di una volontà costruttiva oltre le macerie di questa triste e vergognosa vicenda.
 
 
 
 
Pubblicato in Attualità
Ultima modifica il Lunedì, 22 Marzo 2021 12:23 Letto 622 volte

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