La Sezze che piace. La Sezze che collabora e vive e vuole vivere intensamente le sue tradizioni. La Sezze che condivide e che ricorda il passato e la storia. Si è concluso con successo di pubblico e commenti positivi l’evento popolare firmato dall’associazione culturale Setia Plena Bonis e dalla Compagnia teatrale Nemeo. Ieri sera è andato in scena un evento unico, originale, uno spettacolo dove gli stessi cittadini sono stati protagonisti. “La Cimasa digli Amore meo” inserita nel calendario dell'Estate Setina è stato uno spettacolo che ha coinvolto tre generazioni di sezzesi, tutti intensamente uniti per rivivere e vivere in diretta emozioni e ricordi di una Sezze che sta scomparendo. Grazie alla compagnia teatrale Nemeo, alla pièce teatrale scritta da Anna Maria Bovieri con la regia di Luigi Costantini, la comunità setina ha preso parte ad un matrimonio popolare esilarante ma anche molto emozionante. Una storia semplice, genuina e schietta come le radici della comunità setina, una comunità che ieri ha dimostrato di tenere molto ai suoi valori e alle sue tradizioni. L’idea e l’organizzazione generale dell’intera iniziativa è di Valentina Savelli dell’associazione culturale Setia Plena Bonis, sodalizio diventato ormai punto di riferimento per eventi popolari e fortemente legati alla storia della nostra comunità. “Sezze vuole riscoprire e valorizzare la sua storia, il suo passato, le sue tradizioni popolari e ieri ha dimostrato ancora una volta di esserne all’altezza. Siamo orgogliosi e felici di aver coinvolto un intero quartiere - ha detto il presidente di Setia Plena Bonis Alessandro Mattei - è stato un evento unico che resterà nella memoria di molti, soprattutto nei ricordi dei nostri figli e delle future generazioni. Siamo parte di una comunità che sa riconoscere e scegliere i veri valori, che dobbiamo custodire e rilanciare per evitare che siano cancellati per sempre. A nome di tutti ringraziamo tutti coloro che volontariamente e con entusiasmo hanno lavorato per noi e con noi. Grazie a tutti”.
La Sezze che ci piace, grande successo ieri alla "Cimasa digli Amore Meo"
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Sulla commemorazione di Luigi Di Rosa dette cose senza senso
Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dal prof. Giancarlo Mancini, presidente dell’ associazione Araba Fenice e del Centro Studi di Storia contemporanea Luigi Di Rosa, indirizzata al sindaco di Sezze Lidano Lucidi e a tutta l'amministrazione comunale, relativa ad una discussione nata in seno all'ultima seduta di consiglio comunale del 29 maggio scorso.
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In riferimento a quanto discusso in apertura dell’ultimo Consiglio comunale relativamente alla cerimonia di commemorazione di Luigi Di Rosa, tenutasi lo scorso 28 maggio presso il monumento dedicato ai Martiri dell’antifascismo, l’associazione Araba Fenice ritiene di dover intervenire per chiarire alcuni punti, poiché è stata tirata in ballo pur senza essere mai esplicitamente nominata.
Il Consigliere Armando Uscimenti, che ringraziamo per la sensibilità, ma da noi non delegato, ha evidenziato l’assenza dell’Amministrazione comunale alla suddetta cerimonia negli ultimi due anni. Si precisa, però, che nel 2023, il Sindaco, dott. Lidano Lucidi, come da lui stesso ricordato, ha presenziato all’inaugurazione del Centro Studi “Luigi Di Rosa” (sito in una stanza concessa presso la Biblioteca comunale dalle precedenti Amministrazioni e confermata da quella attuale) e ha delegato il Consigliere Daniele Piccinella a partecipare in sua vece, con la fascia tricolore, alla commemorazione dello stesso anno. Non corrisponde a verità, quindi, l’assenza dell’Amministrazione in quell’occasione.
Dispiace sottolineare, però, che in merito a quest’anno su nessun organo di stampa o canale ufficiale del Comune si è fatta menzione della ricorrenza, come invece giustamente avviene per altre situazioni. Il Sindaco e il Vicesindaco, inoltre, nelle loro dichiarazioni in Consiglio, hanno poi confuso i ruoli: se l’associazione organizza privatamente, da 13 anni, un Premio nazionale di storia contemporanea dedicato a Di Rosa con iniziative che hanno luogo nel mese di maggio e – previa richiesta di autorizzazione a chi di competenza – il corteo che da Piazza IV novembre porta al luogo dell’omicidio, la commemorazione ufficiale è invece da sempre prerogativa del Comune, che depone una corona ed invita la cittadinanza a partecipare. Negli anni precedenti, la consuetudine ha visto l’associazione, come organizzazione privata, ricevere l’invito del sindaco pro tempore a prendere parte all’evento, cosa che questa volta non è avvenuta. Non spetta, dunque, all’Araba Fenice dover organizzare la cerimonia, invitare qualcuno o dare la parola a chicchessia, come peraltro rammentato dal Consigliere Uscimenti. Si ricorda, infatti, al Vicesindaco, dott.ssa Michela Capuccilli, che la cerimonia di commemorazione è già di competenza delle Istituzioni e che quindi non ha senso dire, come da lei sostenuto in Consiglio, che “se vogliamo istituzionalizzare, dobbiamo noi [l’Amministrazione] organizzare la commemorazione di Di Rosa l’anno prossimo”. Tuttavia, durante il corteo e soprattutto durante la commemorazione del 28 maggio scorso, né il Gonfalone – che simboleggia l’intera comunità di Sezze – né la fascia di rappresentanza del Sindaco erano presenti. Solo al termine del discorso del Presidente dell’associazione, prof. Gian Carlo Mancini, che ha espresso il suo disappunto per l’assenza delle Istituzioni, e in seguito ad una sua diretta domanda (“Lei è qui in veste privata o come rappresentante dell’Amministrazione?”) la Capuccilli ha risposto di essere presente come libera cittadina, ma di avere la fascia tricolore in borsa.
Per quanto riguarda la questione relativa al Patrocinio sollevata dal Sindaco, non capiamo cosa questo discorso abbia a che fare con la mancata presenza dell’Amministrazione la mattina del 28 maggio e tranquillizziamo il dott. Lucidi di non averne fatto richiesta per gli eventi legati al Premio. Sebbene riteniamo che il Patrocinio sia un modo per sentirsi parte di una comunità, con amarezza abbiamo constatato che la concessione dello stesso non apporterebbe alcun beneficio agli eventi dell’associazione, ma solo visibilità all’Amministrazione. Lo scorso anno, nonostante il Patrocinio – che prevedeva l’utilizzo gratuito di alcune strutture comunali da noi prenotate con largo anticipo –, abbiamo scoperto casualmente, tramite Facebook e a ridosso delle manifestazioni, senza alcuna comunicazione, che le stanze erano state occupate negli stessi giorni e nei medesimi orari da iniziative dell’Amministrazione, costringendoci a chiedere in affitto, all’ultimo momento, un locale privato. Alla richiesta di delucidazioni, purtroppo non abbiamo ricevuto risposta.
Per chiarezza, comunque, l’Araba Fenice ci tiene a far sapere che tutte le spese necessarie alla riuscita delle iniziative da lei promosse negli ultimi anni sono a carico del Presidente dell’associazione e/o di piccoli e sporadici contributi esterni. L’invito che il Sindaco sostiene di aver esteso all’associazione, infine, si riferisce all’inserimento della manifestazione in memoria di Di Rosa all’interno del contenitore “Il maggio dei libri”; evento sicuramente lodevole, ma che nulla ha a che fare con le tematiche trattate dal Premio che, proprio per il suo significato, non dovrebbe essere equiparato ad altre iniziative. Ecco perché, ringraziando, abbiamo declinato l’offerta.
L’Araba Fenice è sempre stata aperta al dialogo e al confronto perché convinta che la collaborazione e l’impegno possano essere motivo di arricchimento per il paese. Per tale ragione, sarà ben lieta di accogliere l’impegno che il Vicesindaco si è assunto la mattina del 28 maggio ad organizzare un incontro per una proficua collaborazione futura, auspicando che ciò avvenga il prima possibile.
Il Presidente dell’Araba Fenice e del Centro Studi di Storia contemporanea Luigi Di Rosa
Prof. Gian Carlo Mancini
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Fratelli col botto
Le persone normali trascorrono il capodanno tra amici ed in allegria, al ristorante o in casa, al teatro o ad un concerto. Allo scoccare della mezzanotte si stappa una bottiglia di spumante, si brinda al nuovo anno e ci si scambiano baci ed abbracci. Il capodanno dei Fratelli d'Italia invece è con il botto e non in senso metaforico…..Il sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro, nei mesi scorsi protagonista insieme a Giovanni Donzelli del dossieraggio contro quattro deputati del PD, i quali erano andati a visitare nel carcere di Bancali Alfredo Cospito in sciopero della fame, aveva deciso di festeggiare capodanno nella sede della Pro Loco di Rosazza, un paesino in provincia di Biella, dove è sindaca la sorella, Francesca Delmastro. Essendo un quasi ministro famoso, lo accompagnavano gli agenti della scorta. Alla festa erano stati invitati diversi poliziotti della penitenziaria, ossia personale sottoposto alla sua direzione, ei loro familiari. E già questa è una bella anomalia.Il deputato vercellese di Fratelli d'Italia, Emanuele Pozzolo, già segretario locale di Azione Giovani, delmastriano della prima ora , dopo aver cenato in famiglia, in tarda serata si è unito alla festa nella sede della Pro Loco e nel corso dei festeggiamenti, preso dall'euforia, ha tirato fuori una pistola. Come un qualsiasi bullo da quattro soldi, uso a salutare il nuovo anno con botti e pistolettate, ha sparato ferendo il genero di un agente della scorta del sottosegretario. Luca Campana, l'uomo rimasto ferito, dopo qualche giorno ha presentato querela contro il deputato ed ha smentito la ricostruzione dell'accaduto data dal parlamentare: non è vero che ha raccolto da terra l'arma e si ferito da solo. Il colpo è partito mentre Pozzolo aveva l'arma in mano. La versione di Campana è stata confermata da un poliziotto presente alla festa, il quale ha precisato che Pozzolo è arrivato a fine serata, era allegro, ha tirato fuori la pistola senza che nessuno glielo avesse chiesto e all'improvviso è partito il colpo.Spetterà alla magistratura ricostruire esattamente come sono andati i fatti ed accertare le responsabilità di Pozzolo e di alcuni agenti che avrebbero dovuto, a detta di alcune testimonianze, anche loro esploso dei colpi di pistola alla mezzanotte.Pur volendo mettere in campo ogni sforzo di garantismo e prudenza sul percorso giudiziario, è evidente a tutti che la notte di San Silvestro, con il suo comportamento, Pozzolo ha dimostrato la propria inadeguatezza a ricoprire il ruolo di rappresentante dei cittadini, avendo agito in completo spregio dell'articolo 54 della Costituzione della Repubblica, secondo il quale: « I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore ».Non può certo definirsi una scelta disciplinata ed onorevole portarsi dietro una pistoletta da borsa ad una festa cui partecipano famiglie e minori, oltre che un sottosegretario del governo sotto scorta e suo compagno di partito, Andrea Delmastro Delle Vedove, ancor più poi che dal revolverino è partito un colpo che ha ferito una persona, per fortuna in modo lieve. Se a ciò si aggiunge che Emanuele Pozzolo ha pensato bene di invocare per sé l'immunità parlamentare, istituto serio che nasce per proteggere la libertà politica degli eletti e non per evitare le conseguenze di comportamenti individuali tanto bizzarri quanto inqualificabili, e soltanto in un secondo Al momento si è reso disponibile a fornire i necessari chiarimenti ea sottoporsi agli accertamenti, il quadro che emerge è davvero desolante.Peraltro con il passare dei giorni stanno emergendo sempre nuovi elementi che aiutano a chiarire questa pericolosa e grottesca vicenda e rendono indubbio che Pozzolo dovrebbe unicamente avvertire il dovere morale, in condivisione con la propria comunità politica, di dimettersi da parlamentare e non restare ad aspettare che il primo partito nazionale, cui appartiene, adotti i provvedimenti per ora solo evocati dalla Presidente del Consiglio nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno, tenutasi l’altro giorno.Nessuno vuole infierire sul deputato di FdI e tantomeno trasformarlo in una sorta di capro espiatorio funzionale a colpire Giorgia Meloni, il suo governo e la maggioranza che lo sostiene. In gioco c’è qualcosa di ben più importante e precisamente il prendere sul serio il dettato dell’articolo 54 della Costituzione. Tale norma è chiara nell’indicare cosa significa essere classe dirigente affidabile e responsabile di un paese democratico e tutti devono rispettarla nello spirito e nella lettera. Aggirare la questione e sfuggire ad una decisione da parte sia della camera di appartenenza sia del partito in cui Pozzolo è stato eletto, significa solo svilire il senso della rappresentanza e della funzione legislativa esercitata dai parlamentari.Giorgia Meloni, prima presidente del Consiglio di destra destra, che ripetutamente ha rivendicato il possesso di tutti i titoli del suo mondo per guidare l’Italia, ha ora l’opportunità di spiegare proprio a questo suo mondo, in modo chiaro e senza equivoci, quali sono le responsabilità che derivano dall’esercizio del potere e quali sono i comportamenti inammissibili ed intollerabili, liberandosi non solo dei fantasmi del passato, ma anche delle contraddizioni del presente. Pozzolo politicamente le incarna tutte queste contraddizioni, dall’ideologia no-vax alla cultura delle armi, fino ad arrivare alla facilità con cui scade nelle provocazioni sui social. Finora la Presidente del Consiglio non ha avvertito il dovere di assumere decisioni forti di fronte a comportamenti inappropriati, sconvenienti e al limite del rispetto delle regole democratiche di diversi esponenti della sua maggioranza. Furbescamente si è limitata ad ammonimenti bonari, con l’intento di sfruttare le scorribande di questi suoi sodali fuori dal politicamente corretto per orientare gli umori degli elettori e non è stata sfiorata minimamente dall’idea di mettere mano al partito per ripulirlo da presenze ingombranti per timore di scoprirsi a destra.Il tempo dell'attendismo e dei tatticismi però è finito e il senso della regressione costante, della faciloneria, dell'arroganza ostentata da tanti esponenti della maggioranza richiedono un segnale forte. Il caso Pozzolo potrebbe essere anzi l'occasione per segnare un cambio di passo indispensabile per tutta la politica, senza distinzione di colore e schieramenti, per iniziare, dopo una lunga fase di rincorsa verso il basso, una competizione al rialzo.I dubbi che possano accadere sono molti, ma la speranza è l'ultima a morire.
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5 Candidati sindaco, 14 liste, 212 candidati consiglieri. Ecco tutti i nomi
Il dato è tratto. A Sezze è tutto pronto per le comunali. 212 candidati alla carica di consigliere comunale per 5 candidati sindaco. Consegnate tutte oggi alle ore 12 le 14 liste elettorali di tutti coloro che potranno essere votati ed eventualmente eletti dagli elettori setini.
L’ex sindaco Sergio Di Raimo è sostenuto da 5 liste: Pd, Sezze Futura, Sezze Protagonista, Di Raimo Sindaco e Per Sezze. Il candidato del gruppo civico Lidano Lucidi è sostenuto da tre liste: Identità Setina, Lucidi Sindaco e Progetto Sezze 2000. Il candidato civico di centrodestra Serafino Di Palma è sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega, Impronta Setina e Sezze Cambia. La candidata sindaca Rita Polombi è sostenuta dalla lista Sezze Bene Comune. Il candidato sindaco Mirko Millozza dalla lista Partito Comunista Italiano.
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CANDIDATO SINDACO: SERGIO DI RAIMO
Partito Democratico:
1- BARATTA Andrea
2- BARBATI Francesca
3- CECCANO Alessia
4- MARCHETTI Daniele detto “Daniele”
5- MARCHETTI Luciano detto “Luciano”
6- MATTEI Vincenzo detto “Nzino”
7- RIZZO Paolo
8- SALVATORI Ilaria
9- TRUINI Marino
10- USCIMENTI Armando
11- SAVILLI Pietro
12- SORANO Giovanni
13- ULGIATI Rachele
14- VENDITTI Luisa
Sezze Futura:
1- POLIDORO Enzo
2- FERRAZZOLI Alessandro
3- ARDUINI Gaetano
4- MORALDO Giovan Battista
5- BRICIU Dorin Adrian
6- DI PROSPERO Alessandro
7- GSCHWÄNDLER Annarose
8- GUERRIERI Leonida
9- MARCHETTI Giovanna
10- MOROSILLO Marilena
11- RAPONE Consuelo
12- PALMIGIANI Marika
13- PELLEGRINI Antonello
14- QUATTROCIOCCHE Adolfo
15- VENDITTI Paola
16- SIRAGUSA Giuseppe
Sezze Protagonista:
1- CASILLO Pier Paolo
2- COSTANTINI Antonella
3- DI EMMA Fabio Patrizio
4- DI PETRILLO Daniela
5- FIORI Cristina
6- LUCCONE Patrizia
7- FANTAUZZI Manuela
8- MERCURI Fabio
9- PANFILIO Pietro
10- PERNA Pamela
11- ROSELLA Alessandra
12- VALLERIANI Lidano
13- DE MARCO Roberto
14- CARDARELLO Annalisa
Di Raimo Sindaco:
1- AGOSTINI Debora
2- BUGIA Maximilien
3- CONSOLI Luca
4- COSTANTINI Michele
5- FANTIGROSSI Franco
6- LEVA Gianluca
7- LOMBARDI Luciana
8- MARCHETTI Sara
9- MARCHIONNE Paolo
10- PECORILLI Sabrina
11- PECORILLI Vanessa
12- OTTAVIANI Francesca
13- DE ANGELIS Marina
Per Sezze:
1- CALVANO Mauro
2- CAMMARONE Mariangela
3- CERRONI Alessia
4- CIOCCA Giorgia
5- FIORETTI Filiberto
6- AMOREEA Crima Lupu
7- CONTI Emanuela
8- MARCHIONNE Amerigo
9- MONTAGNOLA Luca
10- PALMA Stefania
11- REGINALDI Federica
12- ROCCASECCA Valeria
13- SALVATORI Annamaria
14- SILIAN Alexandru
15- VALENTI Filippo
16- ZOMPARELLI Sara
CANDIDATO SINDACO: LIDANO LUCIDI
Identità Setina:
1- ANTONUCCI Giovanni
2- CALABRESI Salvatore
3- CALVANO Gianluca
4- CAMPAGNA Lorella
5- CAPUCCILLI Michela
6- CARDARELLO Andrea
7- CASALINI Pasquale
8- FIASCHETTI Serena
9- FERNANDEZ MAYORALAS PEREZ Maria Dolores detta “Lola”
10- OTTAVIANI Alessia
11- PAGLIA Franco
12- PECORILLI Federica
13- PICCINELLA Daniele Giancarlo
14- RIETI Luigi
15- SPATARELLA Livia
16- VOTOLO Giovanni
Lucidi Sindaco:
1- DEL DUCA Pietro
2- BALESTRIERI Mattia
3- BRUNO Maria
4- COSTANTINI Iole
5- DI GIORGI Paolo
6- LAMA Federica
7- LUCIDI Gianluca
8- MINOTTI Vittorio
9- MOLINARI Ignazio
10- PALOMBO Dino
11- PERNARELLA Marie France detta “Franca Bernabei”
12- PICCARO Mattia
13- REGINALDI Giuliano
14- ULGIATI America
15- VALI LUCARINI Alessia
16- ZACCHEO Rosetta
Progetto Sezze 2000:
1- BERNASCONI Ignazio detto “Fabio”
2- AGOSTINI Luisina
3- ALBINI Enzo
4- BABBO Valentina
5- BELLI Albertina
6- BERTI Marco
7- CASADEI Abele
8- CIPOLLA Veronica
9- CONTENTO Fabio
10- D’ANGELO Giorgio
11- FIORI Roberto
12- LA DELFA Christian
13- MIRONTI Pierina
14- PARISI Marzia
15- REITER Kevin
16- SANTORO Orlando
CANDIDATO SINDACO: SERAFINO DI PALMA
Impronta Setina – Di Palma Sindaco:
1- FANTIGROSSI Alessio
2- TARTAGLIA Roberto
3- ALTOBELLI Lucia
4- CARCHITTO Simone
5- CASALINI Annalisa
6- CERRONI Maria Carla
7- COCCIA Alessandra
8- COMPAGNO Pierino
9- ERCOLANI Maurizio
10- IACOVACCI Melissa
11- LA FACE Tiziana
12- MELE Ester
13- MILIUCCI Valentino
14- OTTAVIANI Francesca
15- RECINE Mary
16- TERELLA Susj
Fratelli d’Italia:
1- QUATTRINI Orlando
2- BELLI Roberta
3- CANTARELLI Maria Oliva
4- DEL MONTE Monica
5- DI FABIO Valentina
6- MOROSILLO Keti
7- POZONE Erika
8- BRUSCHI Sergio
9- CAPRARO Amerigo
10- CASTALDI Luigi
11- IACOVACCI Angelo
12- LOFFREDI Benedetto
13- PALMA Giancarlo
14- PALOMBI Giovanni Federico
15- TERELLA Emanuel
16- ZEWBRENIUC Marian Tiberiu
Sezze Cambia:
1- LOFOCO Edoardo Maria
2- ROSELLA Germana
3- CASTALDI Eleonora
4- VICARO Annalisa
5- FIORE Elisa
6- ABBENDA Tiziana
7- GHIRIGHINI Emanuela
8- RUSSO Fabrizio
9- TODI Mauro
10- CADARIO Fabrizio
11- LAOUIZEB Kevin
12- VENERUCCI Salvatore
13- LATUILLE Alberto
14- MAIORANI Danny
15- CATUZZI Veronica
16- FERRARI Giovanni
Lega:
1- COLONGI Elisabetta
2- COTET Marian
3- DEL PACE Patrizio
4- GENITI Massimo
5- MACALI Armando
6- MARCHIONNE Bianca
7- PERNA Andrea
8- PICCARO Bruno
9- PICCOLO Carlo
10- PUSCHITA Eremia Isaia
11- RANUCCI Lea
12- RELLA Valentina
13- RIETI Lorella
14- SETINI Bruno
15- TRAPANI Antonio
16- VALLE Domenica
CANDIDATO SINDACO: RITA PALOMBI
Sezze Bene Comune:
1- BONNE ANNÉE Fabrizio
2- DI TOPPA Maria Vittoria
3- FILIGENZI Roberta
4- TOMEI Paolo
5- LENNE’ Rhea
6- NOCE Sofia
7- GIORGI Claudia
8- CIAMPINI Giorgio
9- BARATTA Maurizio
10- SANTUCCI Andrea
11- DE CIANTIS Luigi
12- CAMPOLI Gianni
13- LOMBARDI Vilma
14- D’AMBRINI Federico
15- MANTOVANI Daniela
16- PECORILLI Martina
CANDIDATO SINDACO: MIRKO MILLOZZA
Partito Comunista Italiano:
1- LEONORO Gaetano
2- ROSSI Claudio detto “Lalletto”
3- GIACOMI Massimiliano
4- CAROCCI Alberto
5- APPETITO Tommaso
6- DE ANGELIS Loreto Lenino
7- VETICA Davide
8- DI BENEDETTO Anna
9- ANGELINI Maria Cilina
10- VETICA Nicole
11- ROTONDO Marina
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Di Raimo candidato sindaco. L'investitura ufficiale del partito
Il candidato sindaco del Pd è Sergio Di Raimo. Nella riunione del direttivo terminata poco fa, oltre il 70 per cento dei componenti ha votato un documento politico dando il via libera alla candidatura del sindaco uscente. L'investitura dell'ex sindaco è ufficiale e nei prossimi giorni lo stesso partito renderà pubblica la notizia. Il documento di sostegno alla ricandidatura del Sindaco uscente ha ottenuto una maggioranza schiacciante dei membri del direttivo. Nessuna candidatura alternativa è stata presentata nei modi, nei tempi e nelle forme previsti dall’art. 16 dello Statuto del Partito Democratico del Lazio. Le voci di altre possibili candidature sono rimaste tali. Nel direttivo di poco fa, alla presenza anche del commissario dem on. Matteo Mauri, la candidatura di Sergio Di Raimo è risultata, in questa fase e in questo contesto, la più idonea a garantire un campo largo progressista e democratico e una coalizione ampia, competitiva ed inclusiva. Nell’ultima riunione del direttivo tenutasi il 30 Luglio lo stesso Commissario della Federazione Mauri, prendendo atto del dibattito, aveva ribadito con chiarezza nelle sue conclusioni che l’unica candidatura in campo era quella di Sergio Di Raimo e aveva invitato il Segretario del circolo Daniele Marchetti a promuovere sessioni di incontro e confronto sui temi politici e programmatici fra il candidato e gli organismi del partito locale. Inoltre, all’indomani dello scioglimento anticipato del consiglio comunale di Sezze, il Sindaco uscente Sergio Di Raimo aveva dichiarato la sua disponibilità alla ricandidatura, diverse volte ribadita nelle riunioni del direttivo di circolo. Il PD di Sezze ha proceduto quindi ad una serie di incontri con forze politiche e liste civiche a seguito della elaborazione di un documento politico-programmatico. I soggetti civici che hanno governato insieme al centrosinistra nelle ultime consiliature, e in maniera specifica le liste che facevano parte della coalizione di centrosinistra nell’ultima esperienza amministrativa (assommando circa il 35% dei voti alle elezioni del 2017), hanno evidenziato la ferma e compatta disponibilità al sostegno della ricandidatura di Di Raimo. Il Pd, in questo periodo, ha svolto incontri anche con la lista civica Sezze Bene Comune, all’opposizione nell’ultima consiliatura e con Art. 1 che hanno espresso la loro contrarietà all’ipotesi di eventuali primarie di coalizione. Archiviata la fase delle primarie e concluso il percorso interno alla scelta del candidato sindaco, adesso il Pd locale deve recuperare terreno proponendosi alla città con un programma realizzabile e con la ferma e necessaria intenzione di fare tesoro degli errori commessi in passato, per evitarne degli altri, partendo dai bisogni e dalle esigenze concrete della comunità setina.
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L'afa schiarisce gli orizzonti in vista delle elezioni
Nonostante l’afa di questi giorni, paradossalmente, si incominciano ad intravedere gli scenari in vista delle prossime elezioni amministrative. Si naviga a vista? Saranno i fatti a dimostrarlo. Per il momento diamo per buono ciò che leggiamo e osserviamo dai social e dalle iniziative e incontri pubblici e privati promossi dalle nascenti coalizioni. Sul fronte delle aggregazioni cosiddette civiche, il gruppo di Identità Setina guidato dal candidato sindaco Lidano Lucidi, sta procedendo nell'ultima definizione delle sue liste. Le componenti che fanno parte del gruppo di Identità Setina sono eterogenee e costituite anche da rappresentanti che faranno a meno del proprio simbolo di partito. Va dato atto a IS di aver giocato di anticipo e ora sta lavorando spedito nella fase di ascolto dei cittadini e delle loro istanze attraverso incontri di zona. Il progetto di Lucidi al momento è sostenuto da 4 liste civiche. Sempre nell’alveo dei civici è molto probabile che l’ex consigliere comunale e provinciale Rita Palombi scenderà in campo con il suo movimento Sezze Bene Comune candidandosi alla carica di sindaco. La Palombi probabilmente correrà da sola. Nel centro destra la figura che pare abbia messo tutti d’accordo è quella di Serafino Di Palma, ex consigliere comunale di opposizione. Sembrerebbe che Serafino abbia incassato i simboli di Fratelli d’Italia e della Lega, oltre - ad oggi - al movimento di Impronta Setina che lo segue e sostiene da anni nelle sue battaglie. In casa Pd qualcosa si muove dopo la stasi dei mesi scorsi. Forze appartenenti nell’area di centro sinistra hanno avviato da tempo un confronto per costruire un progetto basato su un manifesto di valori condivisi ma il vero scoglio da superare era quello del candidato sindaco. E’ molto probabile che non ci saranno le primarie come auspicato da molti, considerando che ad oggi non è pervenuta nessuna candidatura ufficiale. L’unico nome resta quella dell’ex sindaco Sergio Di Raimo, altri non hanno trovato riscontro. E’ ovvio che il partito democratico dovrà recuperare terreno perso sul confronto e sul dibattito aperto alla città. Mancano meno di due mesi alle amministrative. La comunità senza una guida è smarrita e in confusione. Il futuro sindaco dovrà voltare pagina e ricostruire un tessuto sociale a dir poco sfilacciato. Occorre responsabilità e concretezza, umiltà e tanto coraggio. Il nuovo sindaco dovrà volare basso ed evitare di planare in velocità. La città può solo ripartire dai bisogni reali, solo dall’unità dei piccoli agglomerati quali potrebbero essere i quartieri. E da qui ridefinire una visione d’insieme complessiva.
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