A 10 anni esatti dalla sua prima pubblicazione, il mito di Seth di Orazio Mercuri è stato scelto e ristampato dal Gruppo Albatros. Gli editori della casa editrice, quando hanno ricevuto il testo mercuriano, sono rimasti di stucco e, a sorpresa per l’autore, hanno deciso di pubblicare il libro e metterlo in vendita sul sito Albatros (è possibile acquistarlo, ovviamente, anche in libreria). Testo profondo, viscerale, che scava dentro l’Io dell’autore e di chi tenta l’impossibile: trovare se stessi. “l Mito di Seth – afferma Orazio Mercuri - è uno scritto che nasce dall’esigenza di condividere un’esperienza di pratica della meditazione, durata sette anni, avuta con i monaci buddhisti della tradizione theravada. L’uomo oggi non riesce più a trovare una motivazione profonda nella vita, non riesce a trovare uno scopo. Questo scritto vuole essere un contributo alla ricerca per trovare uno strumento che ci aiuti a trovare il nostro Mito. Seth. Seth scaturisce, in questo scritto, dalla parola Sethia, l’attuale città di Sezze dalla quale trae ispirazione dai luoghi, dai sibili. Città nelle medesime condizioni di degrado spirituale di tutte altre città. Città alla quale si voleva dare un Mito. Il Mito di Seth. Appunto. È un viaggio interiore. È un viaggio negli oscuri meandri dell’essere alla ricerca spasmodica “dell’occhio” che ci permette di individuare, di “vedere” il sentiero, alla ricerca del “cuore” che ci permette di “sentire” i cuori. È la lotta tra Titani. I nostri Titani che ogni giorno combattono atrocemente dentro noi stessi”. Complimenti caro Orazio.
L'autore
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Orazio Mercuri nasce a Bassiano (LT) il 4 Luglio del 1958 in un ambiente politicamente e culturalmente vivace. Ciò ha influito sulla sua formazione personale, portandolo ad una ricerca sempre più profonda della realizzazione del proprio “IO” interiore anche attraverso l’approfondimento esperienziale delle pratiche che derivano dagli insegnamenti della tradizione spirituale buddhista, durante le quali gli verrà attribuito dal Maestro Mario Thanavaro il nome di Ananda (Beatitudine Infinita). Oltre a ciò non ha mai smesso di coltivare le diverse vie espressive, quali il teatro come attore e regista e la scrittura di testi inerenti a tematiche diverse e attuali.