Pareri e progetti incomprensibili. Sui lavori al Belvedere Rita Palombi non molla
VERBA VOLANT SCRIPTA MANENT
Continua lo scambio di missive in merito alla realizzazione del monumento di San Lidano nel belvedere di Santa Maria di Sezze. Il consigliere comunale di Sezze Bene Comune, RITA PALOMBI, non ci sta proprio su quanto affermato e trasmesso con nota dal Funzionario Arch. Lorenzo Mattone e della Soprintendente Dott.ssa Paola Refice, nella quale si comunica l’inesistenza di presupposti ragionevoli per l’accoglimento del riesame ed eventuale annullamento del parere. La Palombi non retrocede di un passo e in contrapposizione rispetto a quanto esposto dalla Soprintendenza, entra nei dettagli tecnici e procedurali di tutto l’iter dei lavori iniziati e posti sospesi al Belvedere , inviando una nuova pec.
Rita Palombi
I SOGGETTI A CUI LA PALOMBI HA INVIATO UNA NUOVA LETTERA
- Al Ministero dei beni e delle attività culturali
- DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO Direttore Generale Dott. Gino FAMIGLIETTI
- Servizio II – Scavi e tutela del patrimonio archeologico Dirigente: dott.ssa Elena CALANDRA
- Servizio III – Tutela del patrimonio storico, artistico e architettonico Dirigente: arch. Alessandra MARINO
- Servizio V – Tutela del paesaggio Dirigente: arch. Roberto BANCHINI
- Servizio VI – Tutela del patrimonio demoetnoantropologico e immateriale Dirigente: dott. Leandro VENTURA
- Funzionario responsabile: arch. Lorenzo MATTONE
- Soprintendente: dott.ssa Paola REFICE
- Sindaco di Sezze: dott. Sergio DI RAIMO
- Presidente del Consiglio Comunale: sig. Enzo ERAMO
- Responsabile del Settore Patrimonio: dott.ssa Maria Carla COLUZZI
- Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale: dott. Vincenzo BORRELLI RUP e al geom. Paolo SIBILIO
- Responsabile dei Settori Produttivi Salvatore MOLINARI
- Comandante dei Vigili Urbani: dott. Lidano CALDAROZZi
TUTTA LA DOCUMENTAZIONE CHE MANCA!
Riguardo l’affermata regolarità procedurale della documentazione a corredo della richiesta del Parere Paesaggistico trasmessa dal Comune di Sezze alla Soprintendenza dei Beni Ambientali e Architettonici del Lazio della Provincia di Latina, per la Palombi risulta mancante:
1) Titolarità del Richiedente o atto di assenso del proprietario dell’immobile, ovvero nel caso di specie dell’amministrazione comunale, in quanto la richiesta è intestata ad un soggetto privato. Al contrario, se fosse stata un’opera pubblica, sarebbe stato necessario l’atto di approvazione del progetto dei lavori
2) Per la procedura semplificata, sarebbe stata inoltre necessaria l’attestazione da parte del Comune della Conformità dell’intervento alle prescrizioni urbanistiche ed edilizie o in alternativa dichiarazione asseverata del tecnico abilitato firmatario del progetto
3) Oltre a tutte le altre dichiarazioni previste ed obbligatorie a corredo della pratica.
MANCANO ANCHE GLI ELABORATI PER LO SMALTIMENTO DELLE ACQUE
Il parere paesaggistico rilasciato in data 19.04.2018 prot. 9377 non prevede negli elaborati tecnici la revisione del sistema di smaltimento delle acque pluviali, pertanto, nella valutazione in ordine alla compatibilità dell’intervento che definisce il “Progetto di riqualificazione della Piazza del Duomo e del Monumento di San Lidano” come intervento urbanistico rientrante nella manutenzione e nell’adeguamento funzionale delle opere di urbanizzazione primarie esistenti (peraltro inesistenti in quanto lo smaltimento delle acque meteoriche avviene naturalmente a dispersione sul terreno), si fa riferimento solo ed esclusivamente alla posa della statua come se essa stessa fosse opera di urbanizzazione primaria;
NON C’E’ CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO E DELLE VISUALI
“Lo stesso parere favorevole incomprensibilmente – scrive ancora la Palombi - viene giustificato come miglioramento della fruizione del centro storico attraverso la riqualificazione spaziale e spirituale di tutto il belvedere del sacrato della cattedrale. Il comma 7 dell’art. 29 delle N.T.A del P.T.P.R. indica in maniera categorica “La tutela dell’integrità fisica attraverso la conservazione del patrimonio e dei tessuti storici nonché delle visuali da e verso i centri antichi, anche mediante l’inibizione di trasformazioni pregiudizievoli alla salvaguardia”, pertanto la considerazione che l’opera sia riconducibile ad un intervento di valorizzazione dell’identità culturale del luogo è un’opinione personale e non una applicazione normativa del caso. Oltretutto, la condizione che un elemento puntuale costituisca un punto focale che porta il visitatore ad avvicinarsi, non può giustificare la collocazione della statua di un Santo su uno dei luoghi che esprime già una forte carattere identitario storico e riconosciuto universalmente da diverse generazioni (basti vedere la protesta popolare per la difesa del Belvedere)"
i lavori sospesi al belvedere
… AL CONTRARIO L’INTERVENTO E’ DEQUALIFICANTE
Si ritiene, inoltre, che l’intervento in sé sia fortemente dequalificante per la piazza e nettamente in contrasto con l’art. 29 comma 7 delle N.T.A. del P.T.P.R. che in maniera inequivocabile esprime il concetto di tutela dell’integrità fisica. Anche sull’aspetto identitario non è stata presa in considerazione l’antropologia del luogo che rappresenta un vero e proprio unicum nel suo genere;
Il progetto della Statua di San Lidano
IL BELVEDERE SOTTRATTO ALLA COMUNITA’ E LA NUOVA RICHIESTA DELL’ANNULLAMENTO DEL PARERE
Nei fatti il Belvedere è stato sottratto alla collettività senza “alcuna razionalità nell’interpretazione normativa e senza alcuna sensibilità per il Bene Comune. Ad oggi, i lavori sono bloccati a causa delle irregolarità tecnico-amministrative che, confermano come quest’opera, nata senza alcuna condivisione e con presupposti errati , possa risultare una “forzatura” sotto tutti i profili”. Per tutte queste motivazioni la Palombi è tornata a chiedere l’annullamento del parere rilasciato.
Il belvedere nella sua naturalezza
LA POSIZIONE DEL SINDACO DI SEZZE: DECIDERA’ IL CONSIGLIO COMUNALE
Raggiunto telefonicamente il primo cittadino Sergio Di Raimo torna a ribadire che sarà il consiglio comunale "sovrano" ad esprimersi sulla vicenda in un consiglio comunale ad hoc. Il sindaco non può entrare nel merito degli aspetti tecnici e procedurali della vicenda ma, dal punto di vista politico della vicenda, i consiglieri comunali dovranno votare la donazione dell’opera da parte di Don Massimiliano Di Pastina. “La vicenda della donazione della Statua dovrà essere approvata dall’intero consiglio comunale che è sovrano. Aspettiamo che il presidente del consiglio Enzo Eramo convochi una seduta straordinaria per discutere dei lavori sul belvedere di Santa Maria. Dal punto di vista tecnico - afferma Di Raimo - non posso, ovviamente, esprimere il mio parere ma saranno gli uffici competenti a verificare tutte le procedure e a prendersi le responsabilità del caso. I consiglieri comunali invece dovranno esprimersi sulla donazione”. Il sindaco fa intendere che ci potrebbero essere anche le condizioni per spostare la statua in un posto diverso rispetto al progetto originario. “Quando dico che si parlerà dei lavori a 360 gradi parlo anche del fatto che il consiglio comunale potrebbe decidere di spostare il monumento in altro luogo o cambiare ubicazione rispetto al progetto iniziale”.
l'aula consigliare nell'ultimo consiglio sui lavori al Belvedere
Il sindaco Di Raimo rompe il silenzio: sulla statua di San Lidano ci sarà una votazione in aula
Non si fa attendere la risposta del sindaco di Sezze, Sergio Di Raimo, in merito alla denuncia di mancata democrazia da parte della maggioranza del consiglio comunale di Sezze sui lavori al belvedere, una denuncia lanciata dal consigliere comunale di opposizione Rita Palombi. Il sindaco rompe il silenzio e spiega i futuri passaggi che porteranno l'opera in aula, dove ci sarà una discussione approfondita e poi una votazione. Ecco le parole del primo cittadino: "La maggioranza consigliare non ha nessuna volontà di sottrarsi a discussioni pubbliche; non lo ha mai fatto e non lo farà. Sul tema statua e belvedere ci sono diverse posizioni: chi cavalca quel poco di dissenso, chi sarebbe capace di stare dentro al comitato contro la statua e contemporaneamente dentro a quello a favore, c'è chi ignora le cose e si fa solo trasportare. Certamente ci sono anche quelle persone che in modo convinto pensano che quella statua possa far venir meno la memoria storica di quel luogo. Ma qual è la motivazione per cui la maggioranza non si è presentata salvo il Presidente del consiglio che doveva presiedere? La Conferenza dei servizi riunitasi per capire il percorso amministrativo da seguire per l'installazione della statua ha detto chiaramente che l’accettazione della donazione della Statua deve essere fatta in consiglio comunale. Questo significa che dovrà essere convocato un consiglio comunale con all'ordine del giorno la donazione della statua e sarà in quella occasione che se ne potrà parlare a 360 gradi e a fine discussione si potrà votare a favore o contro. Tutto il resto sono passaggi intermedi che non servono se non a far avere un pò di vetrina a chi sente il desiderio di averla. Poi, pensare di additare i consiglieri comunali che non si sono presentati richiamando il grande valore della democrazia che verrebbe meno è da ipocriti. La consigliera di opposizione che per ben due anni è uscita dall'aula ad ogni votazione e quindi non ha votato il 99 per cento degli atti passati in consiglio pensa veramente di essere rispettosa delle centinaia di cittadini che l’hanno votata? Parla della democrazia come potere esercitato dal popolo tramite i suoi rappresentanti eletti liberamente...ma come li rappresenta se non vota mai? Faccia la consigliera fino in fondo".
Oggi il consiglio comunale sulla statua di San Lidano. Intanto la Palombi scrive al Ministero
Si terrà oggi pomeriggio alle ore 18 il consiglio comunale straordinario richiesto dalle minoranze (seconda convocazione venerdì 14 alla medesima ora) per far luce sui lavori per la realizzazione della statua di San Lidano sul belvedere di Sezze. Sono passati 22 giorni (era il 21 maggio scorso) dalla sospensione dei lavori su richiesta del funzionario PO dell’Ufficio Tecnico Vincenzo Borrelli e ne restano altri 23 entro i quali lo stesso dovrà emettere un provvedimento definitivo in merito. Nel frattempo gli uffici competenti si sono riuniti più volte per verificare le presunte incongruenze nelle procedure amministrative “denunciate” dal consigliere comunale Rita Palombi dopo un accesso agli atti. Mentre sulla vicenda pare che sia calato un velo plumbeo e un silenzio assordante su cosa stiano decidendo i tecnici comunali, con possibile e ipotetica cessione della statua da parte del committente e quindi acquisizione al patrimonio comunale, i lavori al belvedere restano sospesi e uno dei luoghi più affascinanti della nostra città resta occultato da transenne e da un cantiere pieno zeppo di materiali edili. Nel mentre sottaciuto, il consigliere comunale Rita Palombi, ha preso carta e penna e ha scritto una lettera al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO. Nella missiva indirizzata al Direttore Generale Avocante, Dott.ssa Caterina Bon Valvassina e Madrisio, la Palombi chiede il “Riesame ed eventuale annullamento del parere rilasciato per il Progetto di Riqualificazione della Piazza Del Duomo e Monumento a San Lidano D’Antena a Sezze”. Nella lettera la Palombi, oltre a ricordare e citare l’attività svolta dal comitato “Muro della tèra” nato esclusivamente per tutelare e difendere il belvedere di Sezze, ripercorre l’iter che ha portato all’avvio dei lavori. Appuntamento in aula Di Trapano allora ...a meno che la seduta non vada deserta.
Il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo ed il presidente del Consiglio comunale Enzo Eramo
LA LETTERA INVIATA DA RITA PALOMBI AL MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
In data 19 aprile 2019 con prot. 9377 viene trasmessa una pratica di richiesta di parere per aree vincolate L.59795 relativa al “Progetto di riqualificazione della Piazza del Duomo e del Monumento di San Lidano”(rif. alla richiesta del privato cittadino per installare il monumento). Con questo atto, redatto dall’architetto che si occupa dei pareri in sub-delega del Comune di Sezze, si esprime parere favorevole con la seguente motivazione: dalla descrizione delle opere e del contesto ambientale in cui si ineriscono, il progetto di riqualificazione della Piazza del Duomo e del Monumento di San Lidano, che da un punto di vista urbanistico rientra nella manutenzione e nell’adeguamento funzionale delle opere di urbanizzazione primaria esistenti..” ai sensi dell’art. 3 lett. e. 2 del D.P.R. 380/01, in base alle norme del P.T.P.R. (punto 2.2 pag. 147 della Tabella B –Paesaggio dei Centri storici e nuclei storici con relativa fascia di rispetto – Disciplina delle azioni/ trasformazioni e obiettivi di tutela) può essere assentito, visto che migliora la fruizione del centro storico attraverso una riqualificazione spaziale e spirituale di tutto il belvedere e del sagrato della Cattedrale. Dopo un’istruttoria del 23 aprile 2018, In data 26 aprile 2018 prot. 9844 viene trasmesso il parere favorevole a firma dell’Arch. Alessandro Catani (delegato dalla Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti) e rilasciato al privato cittadino. Considerato che il comma 7 art. 29 del P.T.P.R. recita: la tutela è volta alla valorizzazione dell’identità culturale e alla tutela dell’integrità fisica attraverso la conservazione del patrimonio e dei tessuti storici nonché delle visuali da e verso i centri antichi anche mediante l’inibizione di trasformazioni pregiudizievoli alla salvaguardia. Nello stesso punto 2.2 della Tabella B pag. 147 richiamato nel parere si legge che sono consentite le manutenzioni e l’adeguamento funzionale delle opere di urbanizzazione primaria esistenti. La realizzazione di nuove opere è consentita previo SIP. La collocazione di una statua di proprietà privata in prossimità di una terrazza belvedere di notevole interesso storico e paesaggistico non rientra nella fattispecie d’intervento assentito dal parere favorevole e rilasciato dalla Soprintendenza. Tutto ciò premesso e considerato, la sottoscrittachiede con cortese sollecitudine, il riesame e l’eventuale annullamento in autotutela del Parere rilasciato.
Rita Palombi in una foto di Ignazio Romano (setino.it)
LA POSIZIONE DELLA MAGGIORANZA
La maggioranza consigliare dopo la vicenda dei lavori al Belvedere, e a seguito della sospensione degli stessi, si è riunita in più occasioni in via ufficiosa e diversi esponenti dell’amministrazione comunale di Sezze hanno espresso al primo cittadino la loro perplessità sulla modalità e l’iter dei lavori per la realizzazione della Statua di San Lidano. Parte della maggioranza ha lamentato il fatto che il progetto non sia stato oggetto di discussione in aula e che nel merito non ci sia stato alcun passaggio istituzionale in sede di commissione consiliare, proprio perché si sta operando su uno dei luoghi storici della città. Si ricorda, infatti, che solo la giunta comunale, con delibera del 1 e 8 giungo 2018, aveva deliberato l’ok all’opera, due delibere che differivano solo per un passaggio aggiunto nella seconda, e cioè che "don Massimiliano Di Pastina rimarrà l’unico proprietario della scultura di San Lidano D’Antena".
Francesca Barbati, Marzia Di Pastina e Federica Fiorini, consigliere comunali
Lavori al Belvedere di Santa Maria. Il consigliere Palombi denuncia incongruenze amministrative
Proseguono spediti i lavori di realizzazione del monumento di San Lidano sul belvedere di Sezze. In Piazza Santa Maria si lavora anche sotto la pioggia perché come da programma i lavori devono essere completati entro il 30 giugno, prima della Festa dei Santi Patroni. I lavori continuano nonostante la richiesta di “ritirare attraverso gli uffici competenti e gli organi di Polizia municipale, in autotutela, il permesso concesso per la realizzazione del monumento” fatta dal comitato spontaneo “Muro della tèra”, richiesta inviata a tutti i rappresentanti istituzionali della città e al Prefetto di Latina. Qualcosa però inizia a muoversi. Il consigliere comunale e provinciale Rita Palombi, dopo le deludenti risposte del sindaco Di Raimo al question time, ieri ha effettuato un accesso agli atti visionando presso l’ufficio tecnico comunale tutto il fascicolo dell’opera in fase di realizzazione. “Da una approfondita visione degli atti, la sottoscritta - scrive la Palombi - rileva una molteplicità di incongruenze relative sia alle procedure amministrative in essere, sia ai pareri rilasciati in merito all’installazione della suddetta statua e dei lavori che risulterebbero essere di titolarità privata su suolo pubblico. Tale incongruità determinerebbe l’illegittimità di tutti gli atti di assenso relativi ai lavori di cui in oggetto e dell’intera procedura amministrativa”. Ci sarebbero quindi delle incongruenze che potrebbero determinare delle illegittimità. Per tale ragione Rita Palombi ha chiesto un intervento di urgenza da parte degli uffici di competenza affinché “vengano sospesi i lavori e ripristinato lo stato dei luoghi”, di “annullare tutti gli atti amministrativi in autotutela e di convocare urgentemente la Commissione Trasparenza Amministrativa per approfondire l’iter relativo a tutti i provvedimenti adottati”. Vedremo come andrà a finire. E’ certo e va chiarito una volta per tutte che questa battaglia non è contro qualcosa o qualcuno ma solo a favore e a tutela di un bene pubblico.