Arrivano anche le dimissioni del Presidente del Consiglio comunale di Sezze Enzo Eramo, in contemporanea con quelle di Federica Fiorini, Eleonora Contento, Enzo Polidoro e Alessandro Ferrazzoli e ai consiglieri comunali che hanno protocollato le loro dimissioni questa mattina. Con il sindaco Sergio Di Raimo e con i sopra citati si sono già dimessi infatti Marzia Di Pastina, Rita Palombi, Francesca Barbati, Giovanni Moraldo mentre Senibaldo Roscioli e Paolo Rizzo le stanno protocollando. Mancano all’appello solo i consiglieri Mauro Calvano, Serafino Di Palma e Giovanni Bernasconi ma per andare a casa e per sciogliere il consiglio comunale bastano già i dimissionari. Nei prossimi giorni quindi il Prefetto di Latina nominerà il terzo commissario della storia di Sezze. L’ultimo in ordine di tempo fu Leopoldo Falco, nominato e in carica dal 21/4/2006 al 6/6/2007 dopo la sfiducia all’ex sindaco Lidano Zarra. Il nuovo commissario traghetterà il Comune di Sezze direttamente alle prossime elezioni amministrative previste per maggio/giungo 2022.
LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
Il presidente dell'assise cittadina commenta l'accaduto con queste parole: "Non possiamo nasconderci dietro un dito. Non possiamo neanche assumerci colpe che non abbiamo. Rivendico l'idea di una politica fatta per la gente, fatta con il senso del collettivo e non per ambizione o tornaconto. Per me fare politica è fare un asilo nido dove non c'era, fare una pista di atletica allo stadio, fare un indirizzo scolastico dove non c'era, difendere i diversamente abili aumentando le risorse per i servizi sociali, aprire campi da tennis che erano dimenticati, stare vicino agli operai della Corden che rischiavano il posto di lavoro. Questa è la mia storia e quella di altri amministratori con cui ho condiviso tutto ciò. Certamente con tutti i limiti. Oggi vedo tra la nostra gente sgomento, riprovazione, si sentono feriti e non possiamo far finta di niente. Lo sconcerto, come la ferita a Sezze, non è cosa di altri, è cosa di tutti noi. Io, sono, mi sento, prima di ogni cosa cittadino di Sezze. Per questo ci si pone davanti una scelta che non è "cosa è meglio per l'amministrazione", ma "cosa è meglio per Sezze". Io credo che sia meglio, che i cittadini stringano un nuovo patto con la propria rappresentanza. Se ai giudici spettano le sentenze, a tutti noi come comunità l'obbligo di una riflessione. Sono e sarò sempre dalla stessa parte, dalla parte di Sezze".