Evasione totale, morosità, tributi pagati per metà. Un minestrone di ammanchi che il Comune di Sezze non riesce più a sostenere. Nel consiglio comunale di ieri il sindaco Lidano Lucidi è stato chiaro, parlando di criticità che non possono più essere trascurate. Ci saranno scelte impopolari ma necessarie perché ci sono buchi della cassa del Comune che toccano quasi tutti i settori: dall’immondizia, al traporto scolastico alla mensa. Non c’è un servizio dove l’Ente comunale possa tirare le somme giuste tra crediti e debiti. E’ tutto un ammanco, un passivo che blocca la macchina amministrativa e che non permette quindi rilancio e sviluppo. Solo per la SPL si parla di oltre un milione di euro di ammanco ogni anno, per una percentuale del 25% di morosi. In pratica il Comune di Sezze dovrebbe incassare circa 4 milioni ogni anno ma ne incassa solamente 3. La riconciliazione dei debiti e crediti conclusa ad aprile ha tirato fuori altri 800 mila euro che l’amministrazione dovrà ripianare. Il primo cittadino ha comunicato che sono partiti i primi avvisi di accertamento sull’evasione totale, ossia contro quei cittadini che non sono nemmeno iscritti all’anagrafe, cifre intorno a 240 mila euro annui. Scelte impopolari come già avvenuto in passato, scelte che vedranno furbetti delusi, ma non è giusto che il cittadino onesto debba pagare per il disonesto. Non sarà facile risolvere in tempi brevi il problema dell'evasione, la lotta era già partita in passato ma occorre provarci sempre. Lucidi ha fatto intendere che se fallisce in questo andrà a casa, ma è doveroso farlo. “Avrei voluto trovare una situazione diversa. Avrei voluto dare risposte diverse ai cittadini – ha affermato Lucidi - ma alcune cose devono e dovevano essere fatte. Se non vinciamo questa battaglia andiamo a casa. Le problematiche finanziare ed economiche dell’Ente, a partire dall’evasione, sono una piaga da affrontare subito. Non ci sono i soldi a causa degli accantonamenti perché molti cittadini non pagano i tributi, oltre alle morosità. Chi può deve pagare”. Considerare responsabili le parole del sindaco è giusto e saggio, continuare invece ad ascoltare continue scenette moralizzanti da buon finto scolaretto è sinceramente deprimente.