“La risposta che dobbiamo dare deve essere culturale. E’ un percorso lungo ma necessario che dobbiamo e possiamo fare tutti insieme, cercando sinergia e collaborazione con tutte le istituzioni e le agenzie presenti nella città”. Il sindaco di Sezze, Sergio Di Raimo, trova nell’idea e nel progetto di Don Antonio Loffredo, parroco del Rione Sanità di Napoli, la strada da seguire per affrontare a Sezze le situazioni di degrado, disagio e malessere sociale sfociate in alcuni episodi di microcriminalità. A conclusione del consiglio comunale sul fenomeno “Baby Gang”, dello scorso 28 ottobre, il primo cittadino lancia un messaggio forte alla città, alle Istituzioni, per creare forme di aggregazione culturale che possono aiutare chi sta vivendo momenti di disagio. La risposta è quindi culturale, interculturale, è nella collaborazione per creare uomini migliori. “Se da una parte ci deve essere il controllo e la repressione nelle diverse forme – ha detto Di Raimo - dall’altra serve una forma di aggregazione culturale che permetta di creare uomini migliori. I bambini di oggi dovranno essere la futura classe dirigente della nostra città. L’aspetto culturale è certamente lungo e difficile ma è la strada migliore. Dobbiamo parlare lo stesso linguaggio dei ragazzi che sono in difficoltà, mettendo in atto iniziative di aggregazione attraverso la sinergia delle scuole, dei centri sociali, delle parrocchie e di tutti i soggetti deputati alla crescita e alla formazione dei ragazzi”. L'amministrazione comunale di Sezze, in tal senso, ha avviato tutte le procedure per una serie di interventi tra cui il controllo di vicinato in collaboraione con il Prefetto e un centro polivalente di aggregazione culturale.