Anche se la gestione sanitaria spetta alla Regione, il prossimo sindaco di Sezze dovrà impegnarsi almeno per ottenere il ripristino di quei servizi previsti sulla carta.
Nonostante il picco dell’emergenza Coronavirus appare ormai alle spalle, il PAT (ovvero quello che resta del Punto di Primo Intervento già declassamento del Pronto Soccorso) il Punto di Assistenza Territoriale della Casa della Salute di Sezze resta aperto solo dalle 8 alle 20. Tornare ad un’apertura h24, appare il minimo.
Dalla carta dei servizi, dalla sua nascita, la Casa della Salute di Sezze, la prima del Lazio, avrebbe dovuto contare su un servizio di radiologia che appare fondamentale in fase diagnostica ma che è chiuso dal crollo dell’ala vecchia dell’ex ospedale San Carlo.
Tra i servizi presenti, sempre sulla carta, Sezze dovrebbe poter contare sulla presenza di un’ambulanza medicalizzata (quindi con medico a bordo), sette giorni su sette, h24. La realtà dei fatti dice che in un territorio di oltre 100 chilometri quadrati, più di ventimila abitanti, c’è solo una postazione con ambulanza e senza medico.
Ecco, ripristinare un minimo di servizio sanitario in grado di far fronte almeno alle emergenze minime oltre che prendersi cura in maniera degna dei malati cronici già in carico, dovrebbe essere un punto fondamentale dell’agenda di tutti i candidati alle prossime elezioni.
Nella speranza che il servizio di prenotazione CUP della Regione torni a funzionare visto che, ad oltre un mese dal famoso attacco hacker, è ancora ko.
P. S.: Senza promesse di riapertura dell’ospedale assolutamente