I consiglieri comunali del Pd Sergio Di Raimo e Armando Uscimenti , intervengono sui continui disservizi idrici in città. Non passa giornata che non ci siano disagi in molte zone di Sezze, non passa giornata che l'interruzione del servizio idrico pagato profumatamente dagli utenti setini duri molte e molte ore. I dem attaccano il sindaco Lidano Lucidi e la sua maggioranza, intenta a "farsi selfie nelle festecciole" senza dare nessuna risposta alle esigenze delle città.
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"È innegabile che il paese abbia spesso avuto problemi legati al servizio di erogazione dell'acqua, sia con il precedente gestore che con l'attuale. Alcuni anni sono stati migliori e alcuni peggiori e il 2023 è uno dei peggiori basti pensare che il disservizio è iniziato già durante i mesi freddi per arrivare all'apice in questi giorni caldi: Intere zone che rimangono senza acqua per oltre un giorno , senza nessuna preventiva comunicazione, che spesso arriva in ritardo, e senza che il capo dell'amministrazione intervenga per far capire cosa succede, cosa si intende fare o cosa si sta già facendo.
Dobbiamo credere alla storia che in questo periodo si preferisce mandare più acqua alle zone balneari a scapito del nostro paese? Dobbiamo continuare a credere che il disservizio sia legato ai lavori sull'impianto sardellane? Dobbiamo accettare tutto il disagio che ciò comporta nella preoccupazione che non si possa fare nulla? Perché chi di dovere non interviene contro questo continuo disservizio? Perché chi di dovere non incontra Sua Eccellenza il Prefetto per denunciare questa triste e pericolosa situazione? O ci si vuole nascondere dietro la solita frase puerile che anche prima era cosi? Tutti tacciono, sembra non sia un loro problema e invece lo è eccome se lo è. Oggi governano ed hanno vinto facendo credere che quelli di prima abbiano governato male, ma non ci pare che stiano facendo meglio, anzi ci pare tutto veramente peggiorato, e le festicciole ei selfi vanno bene solo se nel contempo si é migliorata la vivibilità del paese, ma così non è. Quindi, si chieda subito un incontro con la prefettura per dare soluzione al problema e nel contempo si rendano edotti i cittadini che hanno il sacrosanto diritto di sapere".
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