Le schermaglie precongressuali del PD di Sezze una vecchia abitudine che tarda a morire!) hanno sortito un onorevole compromesso. Accanto alla conferma di storici rappresentanti, nel nuovo Direttivo si notano alcuni rientri e recuperi. Ma la vera novità è l'elezione all'unanimità del Presidente avv. Luigi De Angelis e di Francesca Barbati, neo segretaria del partito. Una giovane signora candidata nella lista PD nelle passate consultazioni amministrative di ottobre. È. la prima donna, a Sezze, che ricopre questo incarico prestigioso e oneroso. Francesca Barbati si è detta consapevole del gravoso impegno che l'attende per restituire dignità e passione alla storia della Sinistra della città, facendo in ciò tesoro degli errori compiuti che hanno determinato la sconfitta elettorale. Lei si è cimentata nella difficile campagna elettorale e questo le fa onore. A volte si può anche perdere piuttosto che rinunciare alla battaglia, anche perché i voti si possono perdere ma, successivamente, si possono recuperare con l'interesse. Solo la dignità, una volta persa, è per sempre. La sua nomina non vuole essere una testimonianza di "tribuna", ma vuole segnare una svolta a tutto campo, una svolta al femminile, per poter contribuire a costruire una città sempre più a misura di uomo e di donna: nei luoghi, nei tempi, nei modi di vivere, nel costume, nelle condizioni reali della vita quotidiana. Oggi, in politica, non servono furbizie e manfrine di basso profilo, ma un sistema di valori e di modi di essere attraverso un rapporto diretto e costante con i cittadini, sia a livello sociale che amministrativo. Non si parte da zero, Abbiamo alle spalle una storia e un patrimonio di lotte e di conquiste che ancora molti ci invidiano. La città è profondamente cambiata e le risposte che attende sono diverse e diversificate dal passato. I cittadini hanno bisogno di sicurezze e di certezze in un momento in cui l'ansia e l'inquietudine ci affligge a causa della guerra criminale in Ucraina e, qui da noi a causa della pandemia, dell'aumento vertiginoso dei prezzi, delle difficoltà reali e concrete di sbarcare il lunario, e, per ultimo, della banda notturne di ladri e di delinquenti che non ci fanno più dormire. Da soli, però, non si va da nessuna parte e non solo per una questione di numeri (il 10% dei voti ottenuti dalla lista PD parla da sé), ma perché la città non si governa senza avere alle spalle un bagaglio di esperienza e di competenza. Occorre, perciò, costruire una rete di rapporti sociali e politici (l’uomo è innanzitutto animale sociale e poi politico) con i movimenti, con le associazioni, con tutte quelle forze della città che si richiamano al centrosinistra. In Consiglio comunale occorre cimentarsi e confrontarsi, senza alterigia e senza prosopopea, con la maggioranza che è tuttora alla ricerca della propria identità. Senza inciuci e ammiccamenti, vanno individuati i punti di convergenza e vanno tradotti in fatti amministrativi. Bisogna sventare il pericolo che trascorra, in modo inefficace e improduttivo, questa stagione intercettando le risorse europee e del governo nazionale con il PNRR. È una occasione storica e griderebbe vendetta non farne tesoro. Il PD si sta rafforzando a livello nazionale e la Regione Lazio sta lavorando bene. Stare nel PD non significa camminare nella nebbia e nella approssimazione, non significa stare a guardare gli eventi ma lottare per trasformarli a vantaggio di chi lavora, di chi cerca lavoro Una nuova identità, fondata sul lavoro che c'è e che si deve creare, deve diventare il nucleo fondante della nostra azione quotidiana.