“Confusione su confusione, l’amministrazione comunale di Sezze ha perso completamente la bussola”. L'ex presidente della Proloco e portavoce Acqua e Gestione Pubblica di Sezze, Paolo Di Capua, si inserisce nell’agone politico/amministrativo setino a tutto tondo. Di Capua parla delle ultime vicende, che poi rappresentano - dal suo punto di vista - il modus operandi degli ultimi 20 anni delle amministrazioni comunali setine. Sia per la vicenda del monumento a san Lidano che si vuole realizzare a Santa Maria, sia per il Tpl, per i PPI e Pat, che per il servizio idrico, l’ex presidente della Pro-loco di Sezze non ha dubbi. “L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Sergio Di Raimo - afferma - viaggia a zig-zag e solo ad errori ed omissioni acclarate riconosce l’importanza e la competenza del consiglio comunale”. Per la statua al Belvedere e altre questioni cittadine ha prevalso “l'assenza di partecipazione democratica” e si ricorda che “il metodo utilizzato produce inevitabilmente distorsioni con effetti negativi su ciò che avviene e sul come dare poi le risposte”. Questo è avvenuto per la vicenda della sicurezza, per quella del cimitero, per l’A&G, per l’Anfiteatro e per il nuovo depuratore. Ma si continua ad andare avanti così “riducendo l’Ente, i cittadini e le imprese ad un impoverimento culturale, morale ed economico”.