Domenica 9 giugno 2024, alle ore 18.00, presso il CineTeatro Evado di Sezze in via Melogrosso 2, torna in scena il testo teatrale di Giancarlo Loffarelli diecigiugnoventiquattro, prodotto dall’Associazione culturale “Le colonne”, in occasione del Centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti, avvenuto il 10 giugno 1924.
Per questo testo, Giancarlo Loffarelli, Direttore artistico della Compagnia teatrale “Le colonne”, nel dicembre 2021, ha vinto il 1° Premio al Concorso nazionale di drammaturgia “In punta di penna” di Castelfranco in provincia di Pisa. Questa la motivazione con cui la giuria ha assegnato il premio:
“Con un sapiente dosaggio di esprit narrativo e ricostruzione documentaria, l’autore tratteggia in maniera originale e coinvolgente una delle figure più significative della storia d’Italia, Giacomo Matteotti. Significativa invenzione drammaturgica è che la sua vicenda umana e politica sia raccontata attraverso il punto di vista di un personaggio di fantasia: una collaboratrice domestica nonché testimone diretta dei fatti che precedettero l’omicidio del 10 giugno 1924. La “deposizione” della donna, che si rivolge direttamente al pubblico, è inframezzata da scene in cui assistiamo alle discussioni tra Matteotti, la moglie Velia Titta e i compagni di partito. Ne esce così un affresco dai contenuti impegnativi, ma dipinto con mano leggera e arricchito da gustosi dettagli quotidiani.”
Dopo il debutto, nel gennaio 2023, lo spettacolo è andato in tournée in diverse regioni d’Italia, dal Friuli alla Puglia. In occasione della sua rappresentazione al Premio nazionale “Mascherini” di Azzano Decimo, Marina Eianti ha vinto il Premio come “Migliore attrice”. In occasione della sua rappresentazione al Premio nazionale “Di scena” di Fasano, lo spettacolo ha vinto il Premio della Critica. Lo spettacolo ha ottenuto il patrocinio da parte del “Comitato nazionale per le Celebrazioni del Centenario della morte di Giacomo Matteotti”.
Ambientato a Roma nel 1924, il dramma mette in scena gli ultimi giorni della vita di Giacomo Matteotti. La vicenda procede avanti e indietro nel tempo ricostruendo il percorso politico di Matteotti e le motivazioni del rapimento e della sua uccisione. Comincia la sera del 10 giugno 1924, quando Giacomo Matteotti, uscito di casa nel pomeriggio per recarsi alla biblioteca della Camera dei deputati, con una grossa busta contenente dei documenti, non fa rientro per cena. Il 30 maggio, Matteotti aveva tenuto un discorso presso la Camera in cui aveva denunciato i brogli e le violenze con cui i fascisti avevano vinto le elezioni politiche appena celebrate. Il giorno dopo la sua scomparsa, l’11 giugno, in occasione del dibattito in aula sull’esercizio provvisorio del bilancio, Matteotti si era riproposto di dimostrare la falsità del bilancio presentato da Mussolini nonché di rendere pubblici i documenti provanti un’operazione di corruzione con cui il governo presieduto da Mussolini aveva firmato una convenzione a favore della Compagnia petrolifera americana Sinclair Oil per l’estrazione e il commercio del petrolio italiano in Libia.
Tutto è raccontato dal punto di vista della domestica di casa Matteotti, Anna (interpretata da Marina Eianti), una donna del popolo che rappresenta un vero e proprio “personaggio-coro”. Con lei, unico personaggio creato dalla fantasia dell’Autore, quattro personaggi storici: Giacomo Matteotti (Giancarlo Loffarelli), la moglie Velia Ruffo (Luigia Ricci), Filippo Turati (Marco Zaccarelli) e Giuseppe Modigliani (Emiliano Campoli).
Tecnico audio è Armando Di Lenola, tecnico luci Fabio Di Lenola, mentre il lavoro sartoriale dei costumi è di Maria Teresa Rieti.
Il biglietto d’ingresso è di €. 10.00.