TPL Sezze, passa la procedura negoziata ma la maggioranza si sbriciola
Per il Trasporto Pubblico Locale si andrà a procedura negoziata di urgenza. Così è stato deciso ieri nel corso di un consiglio comunale quasi ad hoc, dove la maggioranza consigliare che sostiene il sindaco Di Raimo ha deliberato questa procedura che, pur nelle modifiche apportate dopo il primo consiglio comunale, e nonostante un emendamento proposto in extremis, non vede la maggioranza unita. I consiglieri comunali Mauro Calvano e Marzia Di Pastina, infatti, non sottoscriveranno l’atto ed il primo con coerenza voterà contro mentre la seconda uscirà dall’aula. Il problema oggi è anche politico, quindi. Si procederà ad una procedura negoziata per l’affidamento fino al dicembre del 2021 (quando subentrerà per legge la Regione Lazio). Per procedura negoziata si intende una gara di appalto in cui la Stazione Appaltante consulta un numero limitato di operatori economici selezionati con i quali "negozia" le condizioni dell'appalto. L'appalto viene affidato all'operatore che negozia le condizioni più vantaggiose. L’avvocato Mauro Calvano, consigliere comunale di Sezze Futura (ma ieri dichiaratosi ufficialmente indipendente rispetto al gruppo di Polidoro), nel suo lungo intervento ha ribadito la necessità di una vera e propria gara di appalto, parlando delle criticità della procedura negoziata. Ha semplicemente chiesto che si andasse per gara di appalto rispettando il voto del 30 dicembre scorso. Ma niente le cose sono andate diversamente. “La procedura negoziata senza indizione di bando – ha detto Calvano - non è una vera gara di appalto. Pur rientrando nella categoria degli appalti, la procedura negoziata presuppone una urgenza e altri requisiti presenti nel codice degli appalti. Non sono stati rispettati gli indirizzi del consiglio comunale, nel rispetto della concorrenza e trasparenza. Secondo me con questa procedura - ha aggiunto - ci saranno ricorsi , spederemo soldi e andremo a rispondere davanti gli organi preposti”. Per Calvano, oggi, oltre agli errori tecnici burocratici, sono stati aggiunti errori politici perché “non è stato rispettato il voto del 30 dicembre scorso”. In effetti la maggioranza consigliare sembra essere arrivata al capolinea, con gruppi consigliari spaccati e consiglieri che sostengono il sindaco a seconda dei casi e in maniera disordinata e confusa. Quello del TPL è un altro caso di divergenze politiche esplose nell’ultimo anno. Il prossimo passaggio sarà il consiglio comunale sui lavori al Belvedere. Il sindaco si trova ormai a gestire l’ingestibile, dove il gruppo del PD è diviso, dove le liste civiche sgomitano e dove emerge con chiarezza chi in aula non vuole più seguire le truppe cammellate e turarsi il naso sempre e comunque solo perché espressione della maggioranza. Non basta alzare la mano e dire sempre e solo "presente" per essere considerato un eletto dal popolo. Bisogna applicarsi e studiare.
Assegnate tutte le deleghe della nuova Giunta Di Raimo. Molte novità e conferme
Novità e conferme da Via Diaz. Il sindaco di Sezze, anche per recuperare il tempo perso durante i giorni della crisi, ha ufficializzato le deleghe della nuova Giunta Comunale. Sorprese importanti in tutti i settori e indiscrezioni confermate. Prima novità la delega che riguarda proprio il primo cittadino. Sergio Di Raimo ha tenuto per sé la delega al bilancio e "preso" la delega alla cultura, un settore molto importante per il fermento culturale presente in città. All'assessore, vice sindaco Antonio Di Prospero, assegnate le deleghe ai lavori pubblici, trasporto pubblico locale, manutenzione, servizi cimiteriali e acquedotto. Alla new entry Giulia Mattei l'assessorato alla scuola, allo sport e alle politiche giovanili. Per l'ex sindaco di Sezze Giancarlo Siddera deleghe "pesanti". Siddera dovrà occuparsi di attuazione bandi regionali e provinciali, edilizia scolastica, patrimonio, ambiente e attività produttive. Per l'altro ex sindaco di Sezze entrato in Giunta, Andrea Campoli, altri settori fondamentali per lo sviluppo della città. Campoli gestirà gli affari generali, i servizi alla persona, il controllo e l'efficienza dei servizi, turismo e sviluppo. L'assessore confermato, Sabrina Pecorilli, continuerà ad occuparsi di urbanistica, decoro urbano, innovazione tecnologica e rapporti con le università. Insomma, la squadra è pronta per lavorare, ogni settore deve riprendere le attività cercando di voltare pagina come chiesto dal sindaco. Le sfide del futuro sono le sfide del presente e nei prossimi tre anni molto potrebbe essere realizzato. Buon lavoro a tutti.
Vada avanti Signor Sindaco!
Avevo suggerito al Sindaco di Sezze Sergio Di Raimo, pochi giorni fa, in occasione del ritiro delle deleghe agli assessori, di cogliere la palla in balzo per fare un bel tagliando di metà legislatura. Un bilancio delle cose fatte e da fare, con lo sguardo rivolto al programma con cui ha stravinto le elezioni. Rivedendo e aggiornando, ovviamente, i punti più qualificanti, in relazione alle novità intercorse e ai nuovi bisogni emersi in città e all'evoluzione (o involuzione) della società e del sistema politico-amministrativo. Non viviamo in un'isola e dobbiamo relazionarci costantemente con tutto ciò che succede intorno a noi. Mi ero anche permesso (si parva licet) di suggerirgli di valutare attentamente il lavoro svolto dai singoli assessori ed, eventualmente, di cambiare alcune pedine, nell'ambito delle forze di tutto il centro-sinistra. Eravamo tutti in attesa del varo della nuova Giunta, quando inaspettatamente sono arrivate le sue dimissioni "perché sono venute meno le condizioni per continuare ad amministrare il paese". Vorrei ricordare che il Sindaco ha il dovere (obbligo morale) di amministrare per 5 anni la città sulla base di un mandato ricevuto dalla popolazione e rifiutare l'idea che questa comunità potrebbe essere governata comunque da un Commissario prefettizio o da un'altra maggioranza, salvo fatti eclatanti di corruzione e di mafia che non riguardano assolutamente questa Amministrazione. E' una scommessa che mantiene ancora oggi, più di ieri, tutta la sua validità. Altrimenti sarebbe un venir meno alla fiducia accordatagli dalla stragrande maggioranza degli elettori che, solo due anni fa, hanno ribadito la volontà di consolidare a Sezze la tradizione decennale di un governo progressista, democratico e antifascista. Destra e Sinistra esistono ancora. Nessuno può negare questa dicotomia che, oggi, si manifesta in altre forme e con nuovi connotati. Vada avanti, dunque, Sergio Di Raimo! Facendo attenzione a non consegnare il paese in mano alla pericolosa destra di Salvini di cui, a livello locale, si conoscono a malapena alcuni volti che lo rappresentano, ma non i programmi e la loro storia. Non ceda a pratiche personalistiche e ad accordicchi di potere. Vada in Consiglio Comunale, entro i venti giorni prescritti, presenti il programma corretto e aggiornato e la squadra degli assessori che ritiene più qualificati e chieda a tutte le forze democratiche presenti di assumersi la responsabilità di andare avanti con rinnovato impegno e senso civico.
Il sindaco Di Raimo è pronto a dimettersi
Il Sindaco Sergio Di Raimo sarebbe pronto a dimettersi se entro pochi giorni tutti i consiglieri comunali di maggioranza non si assumono la responsabilità di andare avanti facendo squadra. Basta personalismi e strategie di bassa lega, basta ricatti e pretese. In questi giorni di consultazioni il primo cittadino, con impegno e serietà, era giunto a dama più di una volta ma poi qualcuno era subentrato cambiando idea o magari paventando incertezza, come se fosse un gioco, rompendo così le uova nel paniere. Sta di fatto che la nomina della nuova Giunta, pronta da diversi giorni, è stata stravolta molte volte strada facendo, per questa o quella posizione individuale. Adesso il sindaco è seriamente intenzionato a rimettere il mandato, di fronte l’impossibilità di trovare una quadra. Gli equilibri in seno alla maggioranza, in questi giorni, sono talmente sfasati che si rischia di generare una serie di reazioni a catena che potrebbero scatenare l’ira del primo cittadino, già disponibile oltre il consentito al dialogo. Voci di chi lo conosce e sta seguendo questa fase delicata, sostiene che Di Raimo ha già pronte le dimissioni. Sta aspettando solo qualche passaggio in più per ufficializzarle. Aveva lanciato già un monito alla sua maggioranza, chiedendo di essere uniti senza sbandierare ai quattro venti obiettivi raggiunti solo in maniera individuale, mentre al contrario se si trattava di ricevere critiche, tutti pronti a giocare a nascondino. Niente, il gioco va avanti: c'è chi si è dato alla fuga e chi borbotta e fa pressione per vie travese. Insomma ore frenetiche in via Diaz, l’ultimatum è stato lanciato ed è iniziato il conto alla rovescia.
Il sindaco Di Raimo rompe il silenzio: sulla statua di San Lidano ci sarà una votazione in aula
Non si fa attendere la risposta del sindaco di Sezze, Sergio Di Raimo, in merito alla denuncia di mancata democrazia da parte della maggioranza del consiglio comunale di Sezze sui lavori al belvedere, una denuncia lanciata dal consigliere comunale di opposizione Rita Palombi. Il sindaco rompe il silenzio e spiega i futuri passaggi che porteranno l'opera in aula, dove ci sarà una discussione approfondita e poi una votazione. Ecco le parole del primo cittadino: "La maggioranza consigliare non ha nessuna volontà di sottrarsi a discussioni pubbliche; non lo ha mai fatto e non lo farà. Sul tema statua e belvedere ci sono diverse posizioni: chi cavalca quel poco di dissenso, chi sarebbe capace di stare dentro al comitato contro la statua e contemporaneamente dentro a quello a favore, c'è chi ignora le cose e si fa solo trasportare. Certamente ci sono anche quelle persone che in modo convinto pensano che quella statua possa far venir meno la memoria storica di quel luogo. Ma qual è la motivazione per cui la maggioranza non si è presentata salvo il Presidente del consiglio che doveva presiedere? La Conferenza dei servizi riunitasi per capire il percorso amministrativo da seguire per l'installazione della statua ha detto chiaramente che l’accettazione della donazione della Statua deve essere fatta in consiglio comunale. Questo significa che dovrà essere convocato un consiglio comunale con all'ordine del giorno la donazione della statua e sarà in quella occasione che se ne potrà parlare a 360 gradi e a fine discussione si potrà votare a favore o contro. Tutto il resto sono passaggi intermedi che non servono se non a far avere un pò di vetrina a chi sente il desiderio di averla. Poi, pensare di additare i consiglieri comunali che non si sono presentati richiamando il grande valore della democrazia che verrebbe meno è da ipocriti. La consigliera di opposizione che per ben due anni è uscita dall'aula ad ogni votazione e quindi non ha votato il 99 per cento degli atti passati in consiglio pensa veramente di essere rispettosa delle centinaia di cittadini che l’hanno votata? Parla della democrazia come potere esercitato dal popolo tramite i suoi rappresentanti eletti liberamente...ma come li rappresenta se non vota mai? Faccia la consigliera fino in fondo".
Oggi il consiglio comunale sulla statua di San Lidano. Intanto la Palombi scrive al Ministero
Si terrà oggi pomeriggio alle ore 18 il consiglio comunale straordinario richiesto dalle minoranze (seconda convocazione venerdì 14 alla medesima ora) per far luce sui lavori per la realizzazione della statua di San Lidano sul belvedere di Sezze. Sono passati 22 giorni (era il 21 maggio scorso) dalla sospensione dei lavori su richiesta del funzionario PO dell’Ufficio Tecnico Vincenzo Borrelli e ne restano altri 23 entro i quali lo stesso dovrà emettere un provvedimento definitivo in merito. Nel frattempo gli uffici competenti si sono riuniti più volte per verificare le presunte incongruenze nelle procedure amministrative “denunciate” dal consigliere comunale Rita Palombi dopo un accesso agli atti. Mentre sulla vicenda pare che sia calato un velo plumbeo e un silenzio assordante su cosa stiano decidendo i tecnici comunali, con possibile e ipotetica cessione della statua da parte del committente e quindi acquisizione al patrimonio comunale, i lavori al belvedere restano sospesi e uno dei luoghi più affascinanti della nostra città resta occultato da transenne e da un cantiere pieno zeppo di materiali edili. Nel mentre sottaciuto, il consigliere comunale Rita Palombi, ha preso carta e penna e ha scritto una lettera al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO. Nella missiva indirizzata al Direttore Generale Avocante, Dott.ssa Caterina Bon Valvassina e Madrisio, la Palombi chiede il “Riesame ed eventuale annullamento del parere rilasciato per il Progetto di Riqualificazione della Piazza Del Duomo e Monumento a San Lidano D’Antena a Sezze”. Nella lettera la Palombi, oltre a ricordare e citare l’attività svolta dal comitato “Muro della tèra” nato esclusivamente per tutelare e difendere il belvedere di Sezze, ripercorre l’iter che ha portato all’avvio dei lavori. Appuntamento in aula Di Trapano allora ...a meno che la seduta non vada deserta.
Il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo ed il presidente del Consiglio comunale Enzo Eramo
LA LETTERA INVIATA DA RITA PALOMBI AL MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
In data 19 aprile 2019 con prot. 9377 viene trasmessa una pratica di richiesta di parere per aree vincolate L.59795 relativa al “Progetto di riqualificazione della Piazza del Duomo e del Monumento di San Lidano”(rif. alla richiesta del privato cittadino per installare il monumento). Con questo atto, redatto dall’architetto che si occupa dei pareri in sub-delega del Comune di Sezze, si esprime parere favorevole con la seguente motivazione: dalla descrizione delle opere e del contesto ambientale in cui si ineriscono, il progetto di riqualificazione della Piazza del Duomo e del Monumento di San Lidano, che da un punto di vista urbanistico rientra nella manutenzione e nell’adeguamento funzionale delle opere di urbanizzazione primaria esistenti..” ai sensi dell’art. 3 lett. e. 2 del D.P.R. 380/01, in base alle norme del P.T.P.R. (punto 2.2 pag. 147 della Tabella B –Paesaggio dei Centri storici e nuclei storici con relativa fascia di rispetto – Disciplina delle azioni/ trasformazioni e obiettivi di tutela) può essere assentito, visto che migliora la fruizione del centro storico attraverso una riqualificazione spaziale e spirituale di tutto il belvedere e del sagrato della Cattedrale. Dopo un’istruttoria del 23 aprile 2018, In data 26 aprile 2018 prot. 9844 viene trasmesso il parere favorevole a firma dell’Arch. Alessandro Catani (delegato dalla Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti) e rilasciato al privato cittadino. Considerato che il comma 7 art. 29 del P.T.P.R. recita: la tutela è volta alla valorizzazione dell’identità culturale e alla tutela dell’integrità fisica attraverso la conservazione del patrimonio e dei tessuti storici nonché delle visuali da e verso i centri antichi anche mediante l’inibizione di trasformazioni pregiudizievoli alla salvaguardia. Nello stesso punto 2.2 della Tabella B pag. 147 richiamato nel parere si legge che sono consentite le manutenzioni e l’adeguamento funzionale delle opere di urbanizzazione primaria esistenti. La realizzazione di nuove opere è consentita previo SIP. La collocazione di una statua di proprietà privata in prossimità di una terrazza belvedere di notevole interesso storico e paesaggistico non rientra nella fattispecie d’intervento assentito dal parere favorevole e rilasciato dalla Soprintendenza. Tutto ciò premesso e considerato, la sottoscrittachiede con cortese sollecitudine, il riesame e l’eventuale annullamento in autotutela del Parere rilasciato.
Rita Palombi in una foto di Ignazio Romano (setino.it)
LA POSIZIONE DELLA MAGGIORANZA
La maggioranza consigliare dopo la vicenda dei lavori al Belvedere, e a seguito della sospensione degli stessi, si è riunita in più occasioni in via ufficiosa e diversi esponenti dell’amministrazione comunale di Sezze hanno espresso al primo cittadino la loro perplessità sulla modalità e l’iter dei lavori per la realizzazione della Statua di San Lidano. Parte della maggioranza ha lamentato il fatto che il progetto non sia stato oggetto di discussione in aula e che nel merito non ci sia stato alcun passaggio istituzionale in sede di commissione consiliare, proprio perché si sta operando su uno dei luoghi storici della città. Si ricorda, infatti, che solo la giunta comunale, con delibera del 1 e 8 giungo 2018, aveva deliberato l’ok all’opera, due delibere che differivano solo per un passaggio aggiunto nella seconda, e cioè che "don Massimiliano Di Pastina rimarrà l’unico proprietario della scultura di San Lidano D’Antena".
Francesca Barbati, Marzia Di Pastina e Federica Fiorini, consigliere comunali
Giorni decisivi per la crisi comunale: si va per un rimpasto di Giunta
Giorni decisivi, anzi ore cruciali per il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo, alle prese con il rilancio dell’azione di governo dopo l'apertura della crisi comunale. Il primo cittadino, sabato scorso, ha terminato il giro di consultazioni con tutti i gruppi consiliari di maggioranza per verificare la salute della stessa, e per trovare nuovi equilibri in seno alla Giunta comunale. Di Raimo negli incontri che ha avuto in questi giorni ha rilevato che tutti i consiglieri che sostengono la sua amministrazione comunale sono intenzionati ad andare avanti, decisi e convinti ad imprimere una svolta così come richiesto dal sindaco. Si vuole cambiare pagina e archiviare i primi due anni di rodaggio amministrativo e politico, poco convincente e scarsamente produttivo. Dalle indiscrezioni trapelate il sindaco, nell’arco di questa settimana, dovrebbe effettuare un tagliando di giunta; è probabile che ci sia un vero e proprio rimpasto dopo l’azzeramento delle deleghe assessorili. Potrebbero esserci due new entry in Giunta e altre deleghe dovrebbero essere assegnate ai componenti che non verranno sostituiti. Centrali, per il rilancio dell’azione di governo, il settore dei lavori pubblici, la cultura e le attività produttive. Sono questi i nodi principali su cui si sarebbero svolte le consultazioni del sindaco, settori importanti per la città e che in questi primi due anni sono stati croce e delizia del sindaco di Sezze, settori sui quali questa amministrazione intende puntare per il futuro della città, seminando bene per raccogliere meglio. Anche se da via Diaz restano tutti con le bocche cucite, soprattutto perché sarà Di Raimo ad avere l’ultima parola, è probabile che in Giunta possano entrare due consiglieri comunali che con responsabilità potrebbero fare un passo indietro e dimettersi. I questo caso la squadra di governo sarebbe più politica e meno tecnica, anche perchè esistono degli uffici comunali competenti che, per incarichi e ruoli, sono tenuti a tradurre ogni indirizzo politico in atti amministrativi.
LA GIUNTA COMUNALE PRIMA, DOPO E DURANTE
Con decreto sindacale n° 19 del 29 maggio scorso, il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo, ha ratificato agli uffici comunali la revoca delle deleghe assessorili annunciata in sede di consiglio comunale il giorno prima. Pietro Ceccano, Antonio Di Prospero, Paola Di Veroli, Lucarini Vincenzo e Sabrina Pecorilli, fino a nuove disposizioni, restano assessori senza delega, tranne Di Prospero al quale non è stata revocata la delega di vice sindaco.
Ecco tutte le deleghe prima dell'azzeramento: Vincenzo Lucarini assessore ai Servizi sociali, Sanità, Rapporti con le Asl; Paola Di Veroli assessore allo Sport, Scuola, Formazione professionale; Antonio Di Prospero (vice sindaco) assessore Lavori pubblici e Assetto del territorio; Pietro Ceccano assessore alle Attività produttive, Patrimonio e Cultura; Sabrina Pecorilli assessore all'urbanistica, subentrata a Paola Perugini dimessasi subito per motivi personali.
Conclusi i lavori del nuovo depuratore. A breve la messa in funzione
L’amministrazione comunale di Sezze ieri ha reso noto che l’ufficio tecnico comunale ha comunicato all’ATO 4 e alla società Acqualatina la conclusione dei lavori dell’impianto di depurazione che verrà consegnato alla società per la gestione e la manutenzione. Acqualatina, adesso, procederà a richiedere l'autorizzazione allo scarico e la conseguente messa in funzione dello stesso. Si è concluso, quindi, l’iter di realizzazione di un’opera molto attesa e fondamentale per il territorio comunale. Un grande passo per la tutela del nostro territorio con ricadute positive per l'ambiente circostante, come ha spiegato più volte il sindaco Sergio Di Raimo. L’inaugurazione potrebbe avvenire entro questa estate. Si tratta di una delle opere più importanti degli ultimi 20 anni, approvata dal consiglio comunale nel 2008 ed inserita nel piano triennale delle opere pubbliche per un importo totale di euro 5.400.000, di cui 4.000.00 provenienti da un finanziamento regionale mentre la restante somma di 1.400.000 da fondi del bilancio comunale. La messa in funzione del nuovo depuratore si inserisce in un piano di salvaguardia e tutela dell'ambiente, in un'ottica di sviluppo sostenibile. A tal proposito, importante, anche il finanziamento di 150 mila euro stanziato dalla Provincia di Latina per la realizzazione di un progetto volto alla riqualificazione delle acque del fosso Brivolco e del fiume Ufente. L'obiettivo del progetto è la rinaturalizzazione e miglioramento della fruizione ricreativa e didattica del fosso e del fiume nell'area mole muti. Un intervento che punta ad aumentare le capacità di autodepurazione delle acque che attraversano le zone urbanizzate, realizzando un’area umida per potenziare la funzione autodepurativa, mirando inoltre a recuperare il sito delle Mole Muti.
I consiglieri del Pd di Sezze: piena autonomia al Sindaco, no a retorica e demagogia
“Se è in corso un tentativo di portare nella palude della retorica politica la maggioranza in Consiglio comunale, è necessario si sappia che non siamo disponibili. La politica per noi è risposta alla città e non posizionamento di potere. È un film, molto brutto, già visto in passato”. I consiglieri comunali del Pd di Sezze, Armando Uscimenti, Federica Fiorini, Marzia Di Pastina e Enzo Eramo, vanno dritti al nocciolo del problema. Dopo lunga riflessione in merito alla richiesta di azzeramento della Giunta fatta da Giovanni Bernasconi e a quei tatticismi messi in atto da chi non ha proferito parola, l’ala sinistra del Pd esce allo scoperto. “Abbiamo, per cultura, il senso delle cose e quello che ci preme sono le risposte alla comunità. Per tutto ciò in questi 20 mesi ci siamo impegnati, con altri consiglieri, con presenza e proposte dicendo no ai tagli sui servizi sociali, sì a maggiori risorse per l'edilizia scolastica, lo stanziamento per i giochi nei parchi, fondi per la video sorveglianzae e regolamento sull'annoso problema dell'affrancazione dei livelli che riguarda centinaia di famiglie”. E poi ancora sport, richiesta di maggiore valorizzazione delle risorse culturali e nuove proposte come Sky Wine, investimenti per le strade e da parte di Acqualatina, la battaglia per il mantenimento del PPI,il problema del basso livello di differenziata. Il Pd vicino al presidente del consiglio comunale nella nota chiarisce di non aver “mai chiesto al sindaco Sergio Di Raimo "riferimenti", ma abbiamo sempre posto "obiettivi". A noi interessa - aggiungono - Sezze e come possiamo renderla più vivibile tenendo conto delle risorse economiche”. Sull’autonomia data al primo cittadino i consiglieri firmatari della nota vogliono essere chiari: “Assessori, assegnazione delle deleghe, amministratore e consulente della Spl, NIV sono scelte dal Sindaco autonomamente effettuate e a lui spetta eventualmente modificare e motivare. Se si rispetta l'autonomia del Sindaco, come da legge, si è visti da qualcuno come "conservatori " però se ci fossimo azzardati noi a chiedere azzeramenti sarebbe apparso un atto di sfiducia al Sindaco”. E’ chiaro che qualcosa in maggioranza va chiarito. Comunque anche per Uscimenti, Fiorini, Di Pastina e Eramo occorre andari avanti e serve accelerare l’azione politica del fare. “Quali mutui, quali opere, quale idea di città, quali risposte dare alle opere incompiute e quali sono le priorità coniugando tutto ciò con le risorse economiche e non con la demagogia”.
Sezze. Intervista al consigliere Ferrazzoli. Carta bianca al sindaco sul futuro della Giunta
Non si tira indietro il consigliere comunale di Sezze, Alessandro Ferrazzoli, in merito ad una dichiarazione su ciò che sta avvenendo in seno alla maggioranza dopo la richiesta di azzeramento della Giunta partita del collega Giovanni Bernasconi. Il presidente della commissione urbanistica e ambiente, capogruppo di Sezze Protagonista, braccio destro del sindaco Sergio Di Raimo, risponde senza peli sulla lingua sulla possibilità di un rimpasto di Giunta. Conferma carta bianca al sindaco su un eventuale rimpasto di Giunta e vede per il futuro tante risposte che saranno date alla città.
Consigliere Ferrazzoli, cosa pensa della richiesta di azzeramento della Giunta fatta dal consigliere del PD Benasconi per cambiare passo e per rilanciare l’azione di governo?
“In questi 19 mesi sono state fatte tante cose, alcune ben visibili altre di preparazione al futuro. Io personalmente esprimo apprezzamento per il lavoro svolto fin qui, anche perché tante cose vengono fatte nell'ombra e forse non gli si da la giusta enfasi. Sarà il Sindaco a decidere se qualche suo assessore debba essere sostituito per dare maggiore brio al settore gestito. Il Sindaco ha avuto la più totale libertà nel Giugno 2017 nello scegliere la squadra, così sarà anche adesso e per il futuro”.
Cosa sta succedendo all’interno dei gruppi consiliari di maggioranza?
“C'è un lavoro di squadra messo in campo a cui spesso i consiglieri prestano il proprio contributo, questo può creare fastidio all'interno delle varie forze politiche, ma il popolo ci reclama risposte e sono convinto che ognuno di noi, nel suo piccolo, sta facendo bene il proprio lavoro. L'importante è non fermarsi mai, le problematiche sono tante con altrettante risposte da saper dare, alcune più facili, altre invece necessitano di tempistiche più lunghe ed un lavoro certosino e di programmazione. Questa amministrazione, grazie anche ai consiglieri con più esperienza ed al Sindaco stesso, saprà far bene per il paese, questo è il fine per cui ci siamo messi in gioco".