Per il Trasporto Pubblico Locale si andrà a procedura negoziata di urgenza. Così è stato deciso ieri nel corso di un consiglio comunale quasi ad hoc, dove la maggioranza consigliare che sostiene il sindaco Di Raimo ha deliberato questa procedura che, pur nelle modifiche apportate dopo il primo consiglio comunale, e nonostante un emendamento proposto in extremis, non vede la maggioranza unita. I consiglieri comunali Mauro Calvano e Marzia Di Pastina, infatti, non sottoscriveranno l’atto ed il primo con coerenza voterà contro mentre la seconda uscirà dall’aula. Il problema oggi è anche politico, quindi. Si procederà ad una procedura negoziata per l’affidamento fino al dicembre del 2021 (quando subentrerà per legge la Regione Lazio). Per procedura negoziata si intende una gara di appalto in cui la Stazione Appaltante consulta un numero limitato di operatori economici selezionati con i quali "negozia" le condizioni dell'appalto. L'appalto viene affidato all'operatore che negozia le condizioni più vantaggiose. L’avvocato Mauro Calvano, consigliere comunale di Sezze Futura (ma ieri dichiaratosi ufficialmente indipendente rispetto al gruppo di Polidoro), nel suo lungo intervento ha ribadito la necessità di una vera e propria gara di appalto, parlando delle criticità della procedura negoziata. Ha semplicemente chiesto che si andasse per gara di appalto rispettando il voto del 30 dicembre scorso. Ma niente le cose sono andate diversamente. “La procedura negoziata senza indizione di bando – ha detto Calvano - non è una vera gara di appalto. Pur rientrando nella categoria degli appalti, la procedura negoziata presuppone una urgenza e altri requisiti presenti nel codice degli appalti. Non sono stati rispettati gli indirizzi del consiglio comunale, nel rispetto della concorrenza e trasparenza. Secondo me con questa procedura - ha aggiunto - ci saranno ricorsi , spederemo soldi e andremo a rispondere davanti gli organi preposti”. Per Calvano, oggi, oltre agli errori tecnici burocratici, sono stati aggiunti errori politici perché “non è stato rispettato il voto del 30 dicembre scorso”. In effetti la maggioranza consigliare sembra essere arrivata al capolinea, con gruppi consigliari spaccati e consiglieri che sostengono il sindaco a seconda dei casi e in maniera disordinata e confusa. Quello del TPL è un altro caso di divergenze politiche esplose nell’ultimo anno. Il prossimo passaggio sarà il consiglio comunale sui lavori al Belvedere. Il sindaco si trova ormai a gestire l’ingestibile, dove il gruppo del PD è diviso, dove le liste civiche sgomitano e dove emerge con chiarezza chi in aula non vuole più seguire le truppe cammellate e turarsi il naso sempre e comunque solo perché espressione della maggioranza. Non basta alzare la mano e dire sempre e solo "presente" per essere considerato un eletto dal popolo. Bisogna applicarsi e studiare.