Il tempo non cancella il dolore ma ne affievolisce solo il ricordo, allontanandolo inesorabilmente. Il dolore resta perché non è una ferita che si rimargina. Di pochissime persone però ti rimane l'amore nel cuore che è per sempre, ti resta il sorriso, lo sguardo degli occhi, il profumo, il suono della voce. Pochissime persone ti restano dentro come anime, continuano a scorrere nel tuo stesso sangue e vivono in te. Esattamente venti anni fa, il 16 dicembre del 2002, dopo aver lottato contro un male incurabile, ci lasciava un amico, un tesoro di quelli che sprofondano negli abissi più luminosi, ci lasciava il compagno di gioco Rosolino Trabona. Noi della Ludoteca Orso Rosso ne serbiamo il ricordo più sincero e più vivo. Noi con le mani incollate e le ginocchia sbucciate, i pantaloni e la maglietta stracciata e sporca di polvere lo abbiamo davanti ai nostri occhi, sempre, tra i giocattoli dei nostri figli e le grasse risate che ci facciamo giocando con loro. Noi "mammocci" della Ludoteca lo rivediamo dentro le stanze mentre scherza con tutti, con quei ricciolini neri e con gli occhiali di celluloide marrone. Lo rivediamo in giro per Sezze, tra i vicoli, dentro la sua macchina bianca scassata e nelle giornate estive passate a coltivare la nostra fantasia e immaginazione. Rosolino ci ha lasciato giovanissimo, aveva 45 anni, la mia stessa età. Ma se penso a quanto siano stati pieni di vita, gioia e amore i suoi anni, mi rianimo all'istante di tutto ciò che mi ha donato e che ci ha fatto vivere donandoci la sua amicizia e la sua passione. Rosolino è stata gioia e luce per tutti noi. Un anno e mezzo fa anche il nostro amico Farza ci ha lasciati, per tutti un'altra dolorosa ferita. Siamo orfani di un gioco che non ho visto più giocare, siamo diventati più poveri senza di te, senza di voi.
IL TUO AMICO Alessandro