Mentre la città e soprattutto la politica locale nell’ultimo anno si è divisa sul nuovo monumento che si vuole edificare a San Lidano al Belvedere, un altro Santo è stato totalmente abbandonato all’interno della Cattedrale Santa Maria di Sezze. Infatti, oltre al corpo del patrono san Lidano d’Antena (1026-1118), e ai resti di Frà Bonifacio, nella chiesa madre di Sezze si conserva anche san Leonzio, un martire dei primi secoli del cristianesimo. Fino a qualche anno fa sull'altare edificato a San Filippo Neri era collocata un'urna di legno in stile barocco come l’altare dove all’interno riposavano le spoglie di San Leonzio, rivestite da abiti riccamente decorati e con una piccola spada al fianco. San Leonzio nostro venne donato ai fedeli dal Cardinal Pietro Marcellino Corradini. Da qualche anno le spoglie del povero Santo sono imbustate e riposte dietro un mobile di scadente fattura messo davanti le spoglie del Santo per occultarlo. Non sappiamo chi sia stato il responsabile di questa provvisoria sistemazione, ma tra le cause si adduce che, per problemi di umidità, era stata rimossa l’urna con il Santo. L’urna però è stata accantonata dietro l’altare maggiore in attesa di un munifico e di restauro, mentre San Leonzio è stato posto in una busta lì dove c’era e pare che continui ad esserci umidità. La vicenda è riemersa sui social dopo la pubblicazione da parte dell'ingegnere Giuseppe Viglianti di una vignetta (che pubblichiamo sotto). Molti cittadini e fedeli non erano a conoscenza del fatto e francamente sono rimasti senza parole. A proposito di Santi, che tanto hanno appassionato la comunità (un po' meno le associazioni cattoliche) ricordiamo che la statua di San Lidano dello scultore francese Jean Poiret di Nancy (1672), insieme al baldacchino ligneo che sovrasta l’altare maggiore basilicale, è stato riposto (anche qui non sappiamo da chi e perché) in fondo in una nicchia sotto li rosone della Cattedrale, quando invece venne realizzato esclusivamente per essere un corpo integrante con l’altare. Mercoledì 10 giugno si terrà il consiglio comunale sui lavori al Belvedere. Non è dato sapere se la politica – perché ormai è solo una questione politica - abbia trovato un compromesso o se si andrà ad uno scontro tra le parti tra chi vuole il monumento con la nuova statua moderna al Belvedere (alta 3 metri con il basamento in cemento armato) e chi vorrebbe solo spostarla sempre a Santa Maria senza offendere un luogo storico e architettonico unico nel suo genere.
Una vignetta dell'ingegnere Giuseppe Viglianti che ringraziamo per la gentile concessione