Poca acqua nei rubinetti quando sei fortunato, incuria e abbandono, nessuna politica sociale di integrazione, controlli sporadici, disservizi, isolamento. Nel corso degli anni in molti quartieri periferici della città è cresciuta la consapevolezza tra i residenti che le favolette sono ben diverse dalla realtà; è maturata la consapevolezza che in questi luoghi la politica è assente, non esiste, ma si ripresenta puntualmente alla scadenza dei mandati elettorali. Sono quartieri che continuano a crescere solo numericamente e per questo utili per essere solo ed esclusivamente un serbatoio di voti, spugna da spremere in campagna elettorale. Il candidato o i candidati di quartieri da qui attingono facilmente per ottenere voti e consenso elettorale. Tante le promesse elettorali, gli impegni verbali presi con gli elettori, impegni e promesse che purtroppo restano tali. Se i disservizi e i disagi sono già evidenti nel centro della città, nella periferia di Sezze si amplificano e si disperdono perché non raccolti da nessuno. Quartieri popolosi come Casali, Quarto La Macchia, Crocemoschitto, Foresta e Fontanelle sono quartieri diventati ancora di più invisibili, quartieri fantasma. Qui la politica passeggia in passerella solo in vista delle elezioni amministrative. I problemi cronici peggiorano, si incancreniscono, e a questi se ne aggiungono sempre altri nonostante l’impegno e il buon senso dei residenti. La politica latita, le risposte non arrivano, i servizi sono carenti, il disinteresse è totale. In questi giorni di caldo afoso molte zone stanno soffrendo disservizi legati alla scarsità di acqua nelle abitazioni, ai disagi dell’impiantistica obsoleta, all’indecorosa condizione in cui versa il verde pubblico, problema dei rifiuti urbani e igiene. Sarebbe interessante rispolverare i programmi elettorali e leggere quali erano le buone intenzione tanto sbandierate nei comizi. Basterebbe poco per rendere tranquilli i cittadini, pochi fatti ma certi, in una parola concretezza.