Nuovi sviluppi nella vicenda del cantiere al Belvedere di Sezze. Il committente dei lavori, Don Massimiliano Di Pastina, ha depositato presso il Tar la richiesta di ricorso per l’annullamento, previa sospensione cautelare, degli atti impugnati e in modo particolare della delibera n° 81 del 4 settembre scorso relativa alla richiesta di demolizione delle opere in cantiere da parte del Comune di Sezze. In sostanza il Don chiede al Tribunale Amministrativo Regionale di fissare una udienza in camera di consiglio al fine di emettere un provvedimento cautelativo urgente di sospensione dell’atto comunale. Nell’atto firmato dal responsabile dell’Ufficio Tecnico Vincenzo Borrelli si chiedeva al committente la demolizione delle opere, il ripristino dello stato dei luoghi e la restituzione dell’area del demanio civico alla pubblica fruizione. L’ordinanza ripercorreva tutta la vicenda amministrativa della Statua e seguiva la diffida allo stesso risalente al 24 luglio scorso che invitava il sacerdote a smantellare il cantiere. Proprio ieri era avvenuto il sopralluogo della Polizia Locale per verificare l’inottemperanza dell’ultima ordinanza e adesso arriva il ricorso al Tar. Insomma la vicenda già tormentata si ingarbuglia ancora di più. Da oltre 17 mesi l’area del belvedere di Santa Maria di Sezze è occupata da un cantiere abbandonato che adesso rischia di diventare come la fabbrica di San Pietro e soprattutto priva di un bene pubblico unico e straordinario una intera città e non si sa per quanto tempo ancora.
Don Massimiliano