Passata la festa, gabbato lo Santo. Difficile smentire un proverbio. E mentre sulle dichiarazioni del sindaco Lidano Lucidi relativamente alla decisione della ASL di abbandonare il progetto di una Rsa all'interno del nosocomio San Carlo di Sezze insistere un silenzio tombale da parte dei rappresentanti istituzionali e dei partiti, non si sottrae al commento e al confronto Luigi Gioacchini del Movimento Libero di Iniziativa Sociale.
“Il sindaco Lucidi, in fase di Consiglio Comunale, è stato costretto a confessare – scrive Gioacchini . Non ci sono più scuse: la ristrutturazione milionaria del sito dell'ex ospedale, che doveva condurlo a diventare OSPEDALE DI PROSSIMITÀ, "bufala" presentata come "cantierabile" mesi fa, nella fase strumentale della campagna elettorale regionale, alla presenza di tutti, cioè dal sindaco in giù e senza che nessuno battesse ciglio, come già scritto da mesi, con buona pace dei sezzesi, non ci sarà. La RSA nemmeno. Ci vogliono i soldi. Soldi che, stranamente, nessuno aveva capito che non c'erano”.
In merito alla richiesta di riequilibrio di Bilancio, Gioacchini afferma: “Il RIEQUILIBRIO DI BILANCIO non è stato ancora approvato dalla Corte dei Conti per mancanza di "documentazione". Però, nel frattempo, nelle more del riequilibrio, la SPL , società pubblica con il Comune socio unico (Sic) ha deciso inutili assunzioni di personale "amministrativo" mentre, tutti sanno che se assunzioni dovevano esserci, le stesse sarebbero dovute essere di personale su strada, ridotto all'osso e con un territorio, in fatto di rifiuti e decoro, in condizioni pietose. Insomma, il "poltronificio", che, sempre nelle more del riequilibrio, ha preteso dalle tasche dei sezzesi un aumento di circa il 17% della TASI, funziona alla grande. Anche la decisione precedente del sindaco, di pagare a cuor leggero circa un milione e mezzo di euro a favore della Regione, in fase di valutazione, dovrebbe avere il suo peso. Regione, è giusto precisare, come minimo corresponsabile dell'Ecomostro, che non si capisce bene nemmeno a che titolo avrebbe potuto richiedere quella ingente somma. Ed i nodi non potevano che arrivare al pettine e la Corte dei Conti, nutrendo qualche "perplessità", richiama il Comune all'ordine ed alla chiarezza. D'altra parte fra mille contraddizioni, qualche "debituccio" fuori bilancio, decisioni inconsulte inspiegabili e indecifrabili, è il minimo che potesse accadere. Ed in maniera del tutto "estemporanea" arriviamo al dunque: in due anni che cosa è stato fatto per Sezze oltre ad averla esposta a diverse prese per il culo proveniente dall'alto, dovuti alla precisa volontà di non disturbare i manovratori che, nei loro raid, si sono trovati a "toccare" il nostro territorio?”.