“Sezze è in un pantano. La crisi è ancora in atto ed è più forte di prima. Si tratta di una crisi politica, amministrativa e finanziaria”. Nell’ultimo consiglio comunale non sono mancate le osservazioni da parte della minoranza. Uno per tutti, Serafino Di Palma, della coalizione Biancoleone, decano del consiglio comunale, sempre schietto e senza peli sulla lingua. Nel suo intervento a margine delle comunicazioni del sindaco, Di Palma ha snocciolato quella che, secondo il suo parere, è la situazione grave in cui versa il Comune di Sezze. Una città sull’orlo del precipizio per grossi problemi finanziari e dove molte illegittimità non vengono affrontate. “Non c’è meritocrazia. Chi crea problemi - ha affermato Di Palma - resta seduto e incollato alla sedia mentre chi merita viene mandato a casa”. Il riferimento è al vice sindaco Antonio Di Prospero e ai tre assessori che per logiche politiche e “per un cartello elettorale e interessi di pochi” hanno dovuto lasciare l’esecutivo. Il Di Palma non risparmia nemmeno il Pd. “Il Pd era il partito della rottamazione, oggi invece a Sezze è diventato il partito della restaurazione, un partito che doveva essere il faro della città e che invece sta creando solo disordini e malumori. E’ un partito - ha aggiunto nel suo intervento in aula - che non dà segnali di serietà e che sta portando Sezze in un pantano. In questi 2 anni questa minoranza vi ha sempre sollecitato attraverso atti e documenti, anche su illegittimità ma voi imperterriti – ha concluso - siete andati avanti causando la crisi. La crisi però, prima di essere politica e amministrativa, è finanziaria ed è nata nel 2014 con il problema della SPL e oggi ci troviamo sull’orlo del precipizio”.