Nonostante il vento e la pioggia battente nessuno, a Sezze, ha voluto mancare alla festa del Giro di Italia. Bambini, donne, anziani hanno dimostrato il forte legame che ancora hanno con la bicicletta. Noi, più adulti, lo abbiamo sempre seguito, in passato, alla radio e in TV, Ma quest'anno, vederlo dal vivo, è stato un sogno che si è realizzato. Con gli occhi spalancati e fissi sulla carovana di corridori che saliva le coste della collina che porta in paese. Sezze si è dimostrata all'altezza della situazione e degna di ospitare questo evento, in barba a chi sostiene che i sezzesi non sono meritevoli di nulla. E' stata una bella giornata che ha coinvolto tutti perché il mito della bicicletta richiama cadute dolorose, scivoloni, sudore e tanta fatica. Il ciclismo affascina ancora perché è uno sport eroico, perché negli altri sport ci si può fermare, si può rifiatare, ma in salita, quando i muscoli ti fanno male, non ti puoi fermare perché se smetti per un solo attimo di pedalare torni indietro. Quando piove, quando nevica, quando c'è un caldo torrido, sei sempre lì, a correre. Il giro d'Italia è qualcosa di speciale, un appuntamento imperdibile, una corsa bellissima di circa 3500 Km, divisi in tre settimane, con solamente tre giorni di riposo. Si attraversano quasi tutte le regioni dello stivale, visitando le più belle città di Italia e paesaggi incantevoli e incontaminati. Si attraversano paesini e comuni, alternando strade urbane e splendide colline come quelle dei Monti Lepini. Per molti anni, sui muri delle vecchie case e lungo i tornanti delle strade si potevano leggere tracce di una passione popolare che tramutava un uomo in un mito, che raccontava la storia dei ciclisti, come metafora di un Paese che vuole andare avanti. Coppi, il campionissimo, Bartali, Moser, Pantani, per citarne solo alcuni. Gli italiani vogliono sempre sognare, vogliono sempre sperare in un mondo diverso e migliore. Allora il ciclismo si trasforma in poesia e messaggio di impegno, di fatica e di rivincita. Come è fortunatamente capitato anche a noi sezzesi, con la gloriose imprese del campione Filippo Simeone.