Dal 4 Marzo le attività didattiche in presenza sono state sospese. E' iniziata da allora, in molte scuole, (non in tutte), la sperimentazione della didattica a distanza (DAD). Chiudere le scuole ha evitato catastrofi maggiori. Dove l'epidemia del covid-19 è stata sottovalutata, oppure dove si è pensato di raggiungere una specie di "immunità di gregge", le cose sono andate malissimo. Il lockdown (chiusura) è stata una misura sofferta e dura ma ha salvato molte vite umane. E' questo il contesto da cui dobbiamo partire per una riflessione sulla cosiddetta DAD. Non si è trattato di una vera e propria didattica perché la distanza indica di per sè un distacco spaziale. La didattica non vuol dire soltanto insegnamento, non solo apprendimento, ma tutto ciò che lo precede in chiave metodologica e che lo segue come verifica e valutazione. La vera scuola, dice Alberto Asor Rosa, è quella che si svolge nei luoghi fisici, dove vale l'interlocuzione, l'interruzione, il dubbio, la domanda, dove tutto può essere messo in discussione senza mediazione alcuna. Il contatto umano tra alunno e docente è fondamentale: un maestro, un professore che insegna con passione può influire sulla vita degli alunni.Se così stanno le cose, e se a Settembre si prevede che la didattica in presenza troverà molte difficoltà a partire garantendo a tutti gli alunni le pari opportunità, perché non pensare alla turnazione? Il Doppio Turno è diventato quasi un tabù. Guai a parlarne. Si rischia di passare per antiquati e anacronistici. Invece l'orientamento di tanti Presidi è proprio questo (vedi la Repubblica del 14 agosto). Essi suggeriscono il doppio turno che consente a un gruppo di alunni di stare in classe e a un altro gruppo di stare a casa ricevendo a distanza il lavoro didattico che si organizza in classe, con una turnazione settimanale o bisettimanale. Questa ipotesi obbligherebbe il Ministero (finalmente!) a comperare, sistemare e potenziare computer, microfoni, connessione per gli alunni affinché la DAD possa essere usufruita da tutti, nessuno escluso. Altrimenti entro il 14 Settembre bisognerà approntare il doppio delle aule, eliminare tutti i laboratori, realizzare tensostrutture, acquistare e fornire banchi monoposto con le rotelle, fare aule nelle palestre eliminando l'educazione fisica, mantenere le distanze boccali, indossare le mascherine. Sarà possibile tutto ciò? I presidi sono gente concreta, abituati a risolvere i problemi giorno per giorno, ora per ora. La Ministra della P.I. ascolti i suggerimenti dei Presidi!