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Le dimissioni di Campoli e l'amarezza di non poter dare di più

Ago 29, 2020 Scritto da 

 

 

Per i" non addetti ai lavori" la notizia delle dimissioni da assessore di Andrea Campoli fa rumore. Campoli, infatti, non è un novizio della politica né uno sprovveduto. Già sindaco di Sezze per dieci anni consecutivi, consigliere provinciale, la nomina ad assessore da parte del sindaco Di Raimo era apparsa come il proseguimento di un impegno e di una ulteriore disponibilità nei confronti dell'amministrazione comunale, che lo ha visto protagonista fin da giovanissimo. Uno di quelli che sono nati nella sezione del partito  e che ci restano per tutta la vita. Come mai, allora, improvvisamente si dimette? I motivi personali da lui addotti sono una dichiarazione di rispetto e di non belligeranza nei confronti del suo partito e del Sindaco. Certo! Ad un certo punto della vita bisogna fare i conti con il proprio futuro lavorativo e con la propria famiglia. Non si può pretendere di sacrificarsi " per la causa" come si diceva e si faceva una volta. A meno che non si faccia politica per professione e per fare carriera. Non è il caso di Campoli. Chi lo conosce sa bene del suo altruismo e della sua onestà intellettuale. Inutile fare il processo alle intenzioni. La resa potrebbe essere stata determinata dall'amarezza di non poter dare di più e dalla scarsa riconoscenza di coloro che volendo, avrebbero potuto ricordarsi dei sacrifici e degli sforzi incessanti e logoranti da lui compiuti, rinunciando a tutto. Di ciò non bisogna meravigliarsi. "Virtù viva sprezziam, lodiamo estinta", dice G. Leopardi. L'antidoto migliore a questo stato di sofferenza sta nel sentirsi in pace con la propria coscienza e nel restare radicati al proprio territorio, vicino alla gente. Non è certamente il primo e non sarà l'ultimo! Si può essere utili alla propria città anche senza ricoprire incarichi di alcun genere. Ricordo Andrea Campoli, appena ventenne, impegnato nella sezione di partito e, subito dopo, eletto sindaco: uno dei sindaci più giovani d'Italia. Già allora apprezzavo la sua intelligenza e le sue capacità e gli raccomandavo di non avere fretta, di farsi le ossa stando a contatto con la gente. La fretta, spesso, è cattiva consigliera. La politica non si fa con la bacchetta magica. Le vere soddisfazioni della vita si gustano piano piano e sono il frutto di un lungo e faticoso lavoro. Le grandi fiammate si spengono facilmente!  La carriera conta fino ad un certo punto e spesso è frutto della "fortuna e dell'astuzia", dice Niccolò Machiavelli. Mi permetto, così, di ringraziare Andrea Campoli per il grosso contributo che ha dato a Sezze, convinto che resterà sempre dalla "stessa parte " a lottare per il bene della sua e nostra città. Le capacità e la rettitudine non gli mancano certamente.

Pubblicato in La Terza Pagina
Vincenzo Mattei

 

Dirigente scolastico e pubblica amministrazione

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