Molti parlamentari (per fortuna non tutti!) non sanno come passare il tempo e si divagano in argomenti e disquisizioni inutili e ridicole, per non dire tragicomiche. Come i vecchi sofisti nell’antica Grecia, si pongono quesiti capziosi, inconsistenti, usando tecniche di persuasione al solo scopo di attirare l’attenzione. Denotano così una leggerezza e una insostenibilità democratica a causa del loro infantilismo politico di cui offrono ampia e deludente dimostrazione, insopportabile in questo drammatico periodo di pandemia. Un infantilismo affetto da eccessivo personalismo, da una retorica insistente da campagna elettorale permanente e, per contro, da una manifesta ignoranza e inadeguatezza a svolgere il loro compito istituzionale. Alcuni di questi signori, in prossimità del Natale, si stanno ponendo domande inqualificabili e prive di ogni fondamento: “ Ma Gesù è nato davvero il 25 dicembre? È nato davvero a mezzanotte?” e via di seguito. Siccome la questione riguarda il Padreterno e può generare dubbi in molti di noi, è opportuno precisare che nei Vangeli non è indicato né il giorno né l’ora della nascita del Bambinello. I riferimenti storici su una datazione del Natale risalgono ad autori successivi all’epoca degli Apostoli. La celebrazione della nascita di Gesù, secondo gli storici più accreditati, è stata una scelta della Chiesa di Roma che ha fatto propria la festività pagana del Natalis solis invicti, cioè della nascita del Dio Sole, in coincidenza con il solstizio d’inverno (21 Dicembre). Detto ciò, la proposta del Ministro Francesco Boccia, tesa a far celebrare la Messa di Natale qualche ora prima della mezzanotte per evitare il contagio del virus (a che pro?) ha scatenato il putiferio, ha fatto gridare allo scandalo e ha dato fiato alle trombe. ” Si vuole far nascere Gesù due ore prima! Non rubate il Natale ai bambini! Lasciateli in pace! II Ministro Boccia si occupi delle Regioni! Vogliono far nascere un Bambinello prematuro!!!”. Non è difficile capire che si è toccato il fondo della demenza politica e religiosa! Occorre ricordare a questi signori che non c’è nessun comandamento che impone la celebrazione della Messa del Natale alle ore 24 in punto. Che molte chiese, per motivi diversi, hanno da sempre anticipato la celebrazione. Che il Papa ha celebrato la Messa sempre alcune ore prima della mezzanotte. Ma la cagnara, purtroppo, non è finita qui. “Di che colore era la pelle di Gesù? aveva davvero i capelli biondi e gli occhi azzurri?”. Che il povero Bambinello, nato tra la Giudea e la Galilea, regione corrispondente alla attuale Palestina, non fosse biondo, è molto probabile. Ma allora, l’insistenza volgare su questi dettagli del tutto marginali e impropri, servono davvero a sottolineare e far rivivere il significato del Natale? Lasciamo agli stolti le cose stolte! Gesù è nato più di 2000 anni fa e non è che lo si debba far nascere oggi. Per tutti gli uomini di buona volontà la novella del Natale è un messaggio di condivisione di affetti e della cura verso il prossimo, una rinascita dell’animo e della speranza. Non una festa di consumi, di regali che mette in secondo piano il messaggio evangelico. La festa cristiana sta perdendo il suo significato. Occorre invece saper riscoprire la magia del Natale per riassaporare il gusto della intimità e della pace interiore. Riscoprendo il fanciullino e l’innocenza che è in tutti noi!