redazione
San Lidano al Belvedere di Sezze, il Comitato scrive al Sindaco per chiedere un nuovo progetto
Un appello alla condivisione, un messaggio forte di apertura e di speranza, affinché vengano superate prese di posizioni che di fatto hanno solo occultato lo straordinario belvedere di Santa Maria. Il Comitato “Murodellatèra” di Sezze ha scritto e inviato questa mattina una lettera aperta al sindaco, al presidente del consiglio comunale e a tutti i consiglieri comunali a 5 mesi dalla sospensione dei lavori per la realizzazione del monumento dedicato a San Lidano. Nella lettera il comitato spontaneo chiede di uscire da una situazione di impasse per trovare soluzioni condivise e realizzabili. “Facendo seguito alle precedenti comunicazioni di questo Comitato “Murodellatèra” sorto spontaneamente a tutela del Belvedere a seguito dell’inizio lavori per il posizionamento di una statua di S. Lidano al centro dello slargo del belvedere di S. Maria, visti gli atti comunali resi pubblici, in considerazione del perdurare del blocco dei lavori disposto dall’Ufficio Tecnico del Comune di Sezze in data 21 maggio scorso, al fine di superare l’impasse politico-tecnico-amministrativo che sta di fatto impedendo “il più bell’affaccio” dei Monti Lepini – si legge nella lettera - ci sentiamo in dovere di rivolgere un appello. Pensiamo che sia ormai terminato il tempo delle chiacchiere, delle rigidità e della ricerca di soluzioni improvvisate e non coerenti con le vigenti normative urbanistiche e che sia giunto il momento di trovare una soluzione efficace, un nuovo progetto condiviso che metta al centro la tutela dei luoghi storici e dei beni pubblici, oltre che la statua. Chiediamo ufficialmente di ritirare il progetto iniziale e di sostituirlo con un nuovo progetto che preveda, al termine del doveroso iter di approvazione, il posizionamento della statua, se donata al patrimonio pubblico, sì in Piazza S. Maria ma nelle adiacenze dell’ingresso laterale destro della Cattedrale, subito prima dell’ingresso nei locali della canonica, o nello stesso spazio del belvedere ma posizionato sulla sinistra, di lato, addossato al muro della canonica del parroco, proprio sotto il balcone, in modo da tener il più possibile libera la magnifica visuale quando osservata dal centro piazza”. Nella lettera approvata dal comitato ci si impegna a sostenere il nuovo progetto e ad organizzare iniziative che possano portare, in collaborazione con il Comune di Sezze, ad una raccolta fondi tra i cittadini, con processi di crowdfunding, da destinare al restyling complessivo dell’area, magari attraverso un concorso di idee per progettisti di settore. “Il tutto - chiarisce l’appello del Comitato - affinché si restituisca ai cittadini e ai turisti la fruibilità del luogo così caro a tutti noi sezzesi, auspicando che il percorso concertato possa rimanere segno tangibile e duraturo di una condivisione di intenti e di amore per il nostro paese e per il suo copatrono S. Lidano”.
Lo stato attuale dei lavori al Belvedere di Sezze
Discariche, topi e degrado. Reginaldi attacca il sindaco sui social
Nuove discariche in periferia. Il coordinatore della Lega di Sezze, Roberto Reginaldi, attacca il sindaco di Sezze Sergio Di Raimo sui social pubblicando foto di rifiuti abbandonati in via Cerreta, località Crocemoschitto a Sezze e foto di eternit in località Quarto La Macchia sempre a Sezze. Sarcasticamente Reginaldi riporta una citazione del primo cittadino: “Sezze è un paese abbastanza pulito”. Il leghista rincara la dose poco dopo condividendo sempre sui social un video dove si vede un topo di grandi dimensioni fermo su via Roma in pieno centro storico, apostrofando il filmato con il seguente post : “ Sezze paese della Sacra Passione di Cristo, della Sagra del Carciofo, delle Baby Gang fantasme, del cimitero a luci rosse e delle “zoccole” nei vicoli”. Insomma i social sempre più veicolo di denuncia senza freni, strumento sicuramente utile ma spesso cassa di risonanza di malcontento e di polemiche inutili se non accompagnate da proposte e soluzioni concrete. In tal caso però i disagi e i fenomeni denunciati sono reali e in molti casi vengono totalmente trascurati e sottovalutati.
Roberto Reginaldi
Eternit a Quarto La Macchia
Topi in via Roma
Danni per maltempo, il consigliere regionale La Penna fa il punto
Gli straordinari eventi meteorologici del 29 e 30 Ottobre 2018 hanno causato vittime, ingenti danni ad edifici pubblici, privati, aziende e coltivazioni. Una tragedia che difficilmente la nostra comunità provinciale riuscirà a rimuovere dalla memoria. Immediatamente, il 31 Ottobre, il Presidente Nicola Zingaretti aveva proclamato lo stato di calamità naturale per l’intero territorio della Regione Lazio, ai sensi della legge regionale 26 febbraio 2014 n. 2, art. 15, comma 2.
Il Governo accolse la richiesta della Regione stanziando in prima battuta 3 milioni di euro derivanti dal Fondo per le Emergenze Nazionali: somme a disposizione dei primi interventi urgenti di protezione civile. Di questi 3 milioni, circa 1,3 milioni hanno riguardato 16 Comuni della nostra Provincia: Cori, Fondi, Maenza, Monte S.Biagio, Pontinia, Roccagorga, Sabaudia, Sezze, Sperlonga, Terracina, Itri, Latina, Priverno, SS.Cosma e Damiano, Sermoneta e Gaeta.
STRUTTURE PUBBLICHE.
Ad oggi sono stati concessi i seguenti finanziamenti per i danni alle strutture pubbliche della Provincia di Latina.
- Con il Piano dei primi interventi urgenti, relativo ai primi 3 milioni (di cui sopra) assegnati al Commissario delegato, sono stati finanziati n. 125 interventi, riguardanti 11 Amministrazioni, per un importo complessivo di € 1.298.568,61;
- Con i successivi Piani degli Investimenti, annualità 2019, sono stati finanziati n. 72 interventi, riguardanti 13 Amministrazioni, per un importo complessivo di € 2.788.543,18
STRUTTURE PRIVATE.
Relativamente ai contributi e finanziamenti riconosciuti a privati, attività produttive ed aziende agricole della Provincia di Latina, sono previste due tipologie di misure ai sensi del DPCM 27.02.2019 e sono stati finanziati gli interventi finalizzati alla mitigazione del rischio idraulico ed idrogeologico nonché all'aumento del livello di resilienza delle strutture di proprietà privata.
All’Esito degli Avvisi Pubblici risulta quanto segue:
- Risultano ammesse n. 363 istanze (238 privati, 30 attività produttive e 95 aziende agricole), per un importo riconosciuto di € 2.929.884,24. [art. 3, comma 3, dell’OCDPC 558/2018]
- Ammesse ulteriori 276 istanze, di cui 15 ammesse con riserva (131 privati, 28 attività produttive e 117 attività agricole), per un importo riconosciuto di € 8.041.161,58. [DPCM - Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27.02.2019],
Sono inoltre all’esame del Commissario Delegato altre istanze da valutare per un totale di circa 170 mila euro per titolari di attività economiche e produttive.
Continueremo a monitorare e a lavorare affinché la sinergia fra livelli istituzionali diversi riesca a dare risposte utili a mitigare i danni e le sofferenze conseguenti ad avvenimenti di questa gravità. Le grandi questioni del dissesto idrogeologico, dell’ambiente e dei mutamenti climatici diventeranno sempre più centrali nei prossimi anni. La Regione Lazio è pronta, con azioni amministrative e buone pratiche, a raccogliere la sfida.
SEZZE
La cultura è la via migliore contro il degrado sociale. Il sindaco di Sezze cita Don Loffredo
“La risposta che dobbiamo dare deve essere culturale. E’ un percorso lungo ma necessario che dobbiamo e possiamo fare tutti insieme, cercando sinergia e collaborazione con tutte le istituzioni e le agenzie presenti nella città”. Il sindaco di Sezze, Sergio Di Raimo, trova nell’idea e nel progetto di Don Antonio Loffredo, parroco del Rione Sanità di Napoli, la strada da seguire per affrontare a Sezze le situazioni di degrado, disagio e malessere sociale sfociate in alcuni episodi di microcriminalità. A conclusione del consiglio comunale sul fenomeno “Baby Gang”, dello scorso 28 ottobre, il primo cittadino lancia un messaggio forte alla città, alle Istituzioni, per creare forme di aggregazione culturale che possono aiutare chi sta vivendo momenti di disagio. La risposta è quindi culturale, interculturale, è nella collaborazione per creare uomini migliori. “Se da una parte ci deve essere il controllo e la repressione nelle diverse forme – ha detto Di Raimo - dall’altra serve una forma di aggregazione culturale che permetta di creare uomini migliori. I bambini di oggi dovranno essere la futura classe dirigente della nostra città. L’aspetto culturale è certamente lungo e difficile ma è la strada migliore. Dobbiamo parlare lo stesso linguaggio dei ragazzi che sono in difficoltà, mettendo in atto iniziative di aggregazione attraverso la sinergia delle scuole, dei centri sociali, delle parrocchie e di tutti i soggetti deputati alla crescita e alla formazione dei ragazzi”. L'amministrazione comunale di Sezze, in tal senso, ha avviato tutte le procedure per una serie di interventi tra cui il controllo di vicinato in collaboraione con il Prefetto e un centro polivalente di aggregazione culturale.
La Giunta approva il Liceo sportivo per Sezze. Ma in Provincia le iscrizioni sono in calo
Un Liceo sportivo anche a Sezze. La Giunta comunale di Sezze, nei giorni scorsi, ha approvato la richiesta dell’Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore "Pacifici e De Magistris" mirata all’istituzione presso questo istituto scolastico di un Liceo Sportivo. Dal 2014, infatti, nel panorama formativo della scuola è presente anche questo indirizzo scolastico che, come specificato all’art. 2 del DPR n. 52/2013, è volto “all'approfondimento delle scienze motorie e sportive e guida lo studente a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, l'attività motoria e sportiva e la cultura propria dello sport". La Giunta comunale ha ritenuto che la proposta d’istituzione di un Liceo Sportivo nel nostro territorio può rappresentare un ampliamento dell’offerta formativa dei giovani di Sezze e di tutta l'area dei Monti Lepini e uno sbocco interessante nel campo dello sviluppo culturale, professionale, fisico ed etico dell’individuo. Si tratta di una proposta che potrebbe essere anche valido supporto alla crescita di una rete sociale e di valorizzazione dell'ambiente naturale. Il Liceo sportivo non è affatto una novità per gli studenti della Provincia di Latina. Esso è già stato istituito presso il Liceo GB Grassi di Latina dal 2014. Dopo il boom dei primi anni il calo degli iscritti però è stato spaventoso. Speriamo che Sezze sia controcorrente e che sia da modello per altri Comuni.
Non chiamiamole baby gang. Accapezzato scrive una lettera a Enzo Eramo
Vittorio Accapezzato ha scritto e inviato una lettera al presidente del consiglio comunale di Sezze Enzo Eramo in merito ai fatti di vandalismo avvenuti nel nostro centro da parte, probabilmente, di alcuni ragazzi. Proprio per oggi è stato convocato un consiglio comunale alle ore 18, richiesto delle consigliere comunali per affrontare la vicenda. Nella lettera l'ex amministratore della città scrive: " Al di là delle legittime posizioni politiche e delle opinioni dei singoli cittadini, è innegabile che sia necessaria un’azione che avverta alle proprie responsabilità, ogni istituzione e ogni singolo cittadino. Da queste peculiarità scaturisce la mia costante attenzione verso le istituzioni pubbliche ed in particolare verso il Comune ed i suoi amministratori, che mi auguro diano sempre più concretezza e spessore al principio di sussidiarietà e di effettiva valorizzazione delle esigenze dei cittadini e del territorio in cui vivono. L’episodio che si è verificato il 2 ottobre ad opera di un gruppo di ragazzi adolescenti, mi lascia un forte dispiacere perché la violenza e la microcriminalità non fanno parte della nostra Sezze e del nostro vivere civile. La vicenda rivela di comportamenti e gesti che, condanno fortemente e che non si possono in alcun modo sostenere o trascurare. Non siamo di fronte a baby gang, non utilizziamo parole forti e improprie come ‘baby gang che evocano disprezzo e spingono all’emulazione. Facciamo attenzione a non creare falsi allarmi perché quando si parla di ‘baby gang’ si intende un fenomeno strutturato e organizzato, non esistente nel nostro territorio. I problemi delle baby gang non nascono all’improvviso, hanno alle spalle un lungo periodo di gestazione. Qui a Sezze non è così per fortuna. Non si tratta di microcriminalità, quanto piuttosto di ragazzini senza limiti, incapaci di capire ciò che è bene e ciò che è male. Le gangs, presentano caratteristiche esistenziali diverse e criminose. Gli avvenimenti accaduti al nostro centro sono le cosiddette bravate giovanili. A mio parere - si legge ancora nella lettera - si tratta in prevalenza di gruppi di giovani annoiati che cercano di impegnare il tempo per potersi divertire. Credo che non dobbiamo premiarli per queste azioni inconsapevoli. Nemmeno però serve colpevolizzarli se prima non abbiamo insegnato loro cosa sono le regole e come si rispettano. Ai miei tempi i genitori le chiamavano brutte compagnie. Oggi, epoca moderna abbiamo sostituito cattive compagnie con un termine forte inglese baby gang che da noi non corrisponde al significato americano. In effetti, qui a Sezze, non sono baby gang ma solo gruppi d i giovanissimi che non provengono da realtà degradate e marginate, né da famiglie problematiche". Per Accapezzato occorre porsi della domande. Cosa manca a questi ragazzi? "La realtà è che questi giovani, non hanno stimoli, ideali, ideologie, amicizie, rapporti di vicinato, valori o qualcosa in cui credere. La mancanza di punti di riferimento stabili, dal vuoto dei valori sociali in braccetto con la noia, madre dei vizi. portano l’adolescente giorno dopo giorno alla devianza". Secondo Accapezzato l’amministrazione comunale deve attivare un progetto di “Sezze Sicura”, con l’intento di "prendere iniziative preventive e protettive nei confronti della popolazione minorile, con la creazione di uno “sportello di aiuto giovanile”, affiancato da operatori sociali, che miri al miglioramento delle varie realtà sociali che circondano i giovani e ad una maggiore qualificazione di quest’ultimi".
Cup Lazio CSEN di Karate, l'ASD Setia Sport fa il pieno di medaglie
Nuovamente straodinario il Team Grassucci (ASD Setia Sport) per le medaglie conquistate lo scorso 20 ottobre presso il PALABANDINELLI di Velletri in occasione dell'edizione 2019 del Trofeo regionale “Cup Lazio” CSEN di Karate. Nonostante le poche adesioni dovute a molti impegni, la ASD Setia Sport è riuscita brillantemente a portare a casa diverse medaglie. Per i più piccoli un argento per AAron Pierotti classe 2015 e Giulia Sottile classe 2010 e un bronzo per Matteo Murgea classe 2009, uno per Novra Rossi classe 2009, uno per Luigi Castaldi classe 2010 e per Leva Federica classe 2009.
Altre soddisfazioni sono arrivate anche dai ragazzi del Team Grassucci. Sfiora il podio il pluricampione Vincenzo Reone, mentre 1°classificata Carlotta Morazzano Junior (Blu), Ramona Campagna Junior (Arancio) ed Eleonora Todi Senior (Arancio).
Insomma altri traguardi raggiunti da un Team che ci sorprende ogni volta, un Team che ha trasmesso la passione per il karate a diverse generazioni di ragazzi e ragazze, non solo una passione per lo sport e un'arte meravigliosa ma soprattutto stile di vita profondo, dove equilibrio e ricerca di se stessi restano alla base di una disciplina affascinante. Ancora complimenti alla Famiglia Grassucci.
Ladri svaligiano la casa del consigliere Di Pastina
Furto in piena regola questa mattina ai danni della abitazione del consigliere comunale di Sezze Ernesto Di Pastina. Poco dopo le 11.30 nella sua casa in via Villa Petrara una banda di malviventi è riuscita a portare via orologi, oggetti di valore e monili, mettendo a soqquadro tutto l'appartamento. Il consigliere comunale era fuori in compagnia della mamma anziana quando in prossimità della sua abitazione nel cellulare è scattato l'allarme. Arrivato subito in casa Di Pastina si è trovato davanti tre uomini a viso scoperto che tentavano di fuggire. Di Pastina ha chiesto subito aiuto gridando e facendo fuggire così la banda. Fuori una macchina li attendeva. Altri invece sono fuggiti a piedi. Sul posto sono giunti con tempestivita i carabinieri di Borgo Sabotino i quali sono sul posto per fare i rilievi mentre altri militari sono alla ricerca della banda. Anche il sindaco di Sezze è arrivato sul posto per verificare quanto accaduto. Il furto di oggi si unisce agli altri portati a segno nei mesi scorsi sempre nel centro della città. La politica deve interrogarsi e deve intervenire subito.
Tutti in marcia per il popolo Kurdo. Domani a Sezze la grande manifestazione
La sezione di Sezze dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ha promosso un’iniziativa di solidarietà nei confronti del popolo kurdo, attaccato dalle truppe turche nel nord della Siria e costretto a sofferenze indicibili. La manifestazione si svolgerà a Sezze sabato 26 ottobre 2019. Alle ore 18.30, tutte le persone che intendono manifestare la propria vicinanza al popolo kurdo si riuniranno nel piazzale dell’Anfiteatro e da qui inizieranno una marcia che terminerà in piazza De Magistris. Alla manifestazione parteciperanno i rappresentanti del Centro culturali kurdo “Ararat” e dell’“Ufficio d’informazione del Kurdistan in Italia”.
Alla manifestazione ha dato il proprio sostegno l’amministrazione comunale di Sezze e hanno dato l’adesione più di venti fra associazioni culturali, partiti politici e sindacati. Nel promuovere questa manifestazione, l’ANPI di Sezze fa propria la richiesta che le donne kurde hanno rivolto alla comunità internazionale:
- Fine dell’invasione e dell’occupazione della Turchia nella Siria del nord; - Istituzione di una No-Fly zone per la protezione della vita della popolazione nella Siria del nord e dell’est; - Prevenire ulteriori crimini di guerra e la pulizia etnica da parte delle forze armate turche; - Garantire la condanna di tutti i criminali di guerra secondo il diritto internazionale; - Fermare la vendita di armi in Turchia; - Attuare sanzioni economiche e politiche contro la Turchia; - Adottare provvedimenti immediati per una soluzione della crisi politica in Siria con la partecipazione e la rappresentanza di tutte le differenti comunità nazionali, culturali e religiose in Siria.