redazione
Si è spento Giannino, figlio di una generazione setina di ferro
Questa notte dopo una fulminante e dolorosa malattia si è spento presso l’Hospice della Clinica San Marco di Latina, Giovanni Calvano, meglio conosciuto come Giannino il Fontaniere. Operaio e idraulico del Comune di Sezze, artigiano e artista, Giannino è stato uno dei rappresentanti di quella generazione Sessantottina setina che ha forgiato la nostra comunità con idee, fatti concreti e lungimiranza. Figlio della scuola politica del PCI di Sezze, Giannino fa parte a pieno titolo di quei sezzesi "di ferro" che con sacrificio e spirito di servizio hanno contribuito fattivamente a realizzare servizi, scuole e infrastrutture di cui oggi ancora godiamo. Giannino è stata una persona al servizio della comunità, un uomo che ha amato la sua città e che, per il suo bene, non si è mai risparmiato. Alla moglie Luisa, ai figli Gianluca e Mino e a tutti i parenti le più sentite condoglianze dalla nostra redazione.
I funerali si terranno domani in mattinata presso la Cattedrale di Santa Maria. Gli orari verranno comunicati in giornata dalla famiglia.
Il DUP ricompatta politicamente la maggioranza Lucidi
Il consiglio comunale di Sezze, nell'ultima seduta comunale, ha approvato una serie di documenti importanti tra cui il Dup (documento unico di programmazione 2024 – 2026). Si tratta di un atto propedeutico e inderogabile per l'approvazione del bilancio di previsione 2024-2026 pronto per essere approvato. Nel corso della discussione il sindaco Lucidi si è dichiarato fiducioso su come stanno andando "i conti" del Comune di Sezze, anche perché resta convinto che la richiesta di piano di Riequilibrio possa arrivare a dama senza problemi. Si ricorda che in merito la Corte dei conti ha chiesto un supplemento istruttorio in modo particolare sulla SPL Sezze, società interamente comunale che continua ad essere oggetto di polemiche e strappi (anche interni) per alcune decisioni prese unilateralmente e sulle quali vedremo se ci saranno conseguenze e se diventerà il tallone di Achille di questa amministrazione comunale.
Tra gli interventi in aula, quello del consigliere comunale Gianluca Calvano, al centro di una presa di distanza politica dalla lista Identità Setina "ormai politicamente snaturata" ma in linea con la maggioranza consiliare. Ecco il comunicato stampa diramato alla stampa in merito proprio all'approvazione del DUP.
"Sono in linea per quanto riguarda il Dup con la mia maggioranza e ho sottolineato come ha fatto, sia il Sindaco che l'assessore, che si poteva fare molto di più se il riequilibrio fosse stato approvato in tempi brevi. La nostra amministrazione avrebbe potuto lavorare su un documento più politico, così non è stato ma stiamo andando avanti lo stesso con tante difficoltà, riequilibrio votato anche dal sottoscritto e condiviso con tutta la maggioranza. Per quanto riguarda i debiti fuori bilancio – aggiunge Calvano – ho sempre sostenuto che ci sono debiti fuori bilancio che sono disattenzioni che in una pubblica amministrazione non possono esserci, l'ultimo caso riguarda il mancato posizionamento di un cartello stradale che regolava l'altezza di un ponte che è costato alla nostra comunità quasi 6000€; l'altro caso il diniego agli accessi agli atti di un cittadino che è previsto nel nostro regolamento che è stato punito da un giudice che ha condannato il nostro Comune a pagare le spese legali più una sanzione, e altri soldi 6000€ tolti ai servizi sociali, strade, scuole, per distrazione che io come amministratore non voglio che succedano. È pur vero che ci sarà un passaggio alla corte dei conti, ma il mio giudizio politico non è quello di far passare errori".
A Roma lo spettacolo “Piedi Nudi e Parole Crude” del poeta Veneziani, setino di adozione
Prodotto dal Gruppo E-Motion e dal Teatrosophia, si terrà, dal 11 al 14 aprile, a Roma , presso lo stesso teatro, lo spettacolo “Piedi Nudi e Parole Crude” del poeta Antonio Veneziani, setino di adozione. Spettacolo che vede insieme poesia, danza e musica. Il punto di partenza sono le stesse poesie scritte dallo stesso Veneziani e riunite in una raccolta dedicata a Maria Concetta Borgese, attrice e danzatrice dello stesso spettacolo, interpretato anche da Guido Lomoro. La raccolta è stata pubblicata dalla casa editrice Medart in un edizione di pregio, a tiratura limitata, firmata dagli autori. Sulla scena, in pratica, le “parole crude” di un poeta e i “piedi nudi” di una ballerina che insieme raccontano una storia vera. Il loro è un dialogo nell’empatia e nella simbiosi. Il poeta che “non accetta lezioni di vita”, “inaccessibile anche al vento più insistente”, ma che sa di meritare “un po’ di tenerezza”. In un vortice di parole poetiche e movimento, uniti in un’unica armonia che va a fondersi con la musica, si snoda il tutto. Vanno così a toccarsi le corde più profonde ed estreme di due anime, bisognose l’una dell’altra, complici nell’esplorare tutte le sfumature del pensiero e dell’esistenza, nell’affondare se stesse in tutti i colori, dai più tetri ai più sorridenti, del percorso umano. Anime complici fino allo spasimo perché intrise di reciproca fiducia. La consapevolezza di sé, dei propri limiti ma anche delle proprie possibilità. L’accettazione dell’altro guardando a sé stessi con severa magnanimità. L’esplorazione di spiragli di vita. La costruzione di un futuro fragile ma ricco di sé stessi. Il tentativo di camminare insieme per sempre. Ma anche di saper percorrere in solitudine il proprio cammino. Sempre con la certezza che l’alito dell’altro saprà scaldare i propri passi. Una storia vera che, proprio perché così profondamente mescolata al sangue e alla carne di ognuno, non poteva che essere raccontata con le parole della poesia. E con quelle del corpo. Adattato e diretto dagli stessi Maria Concetta Borgese (ha curato anche le coreografie in collaborazione con Gea Lucetti) e Guido Lomoro, lo spettacolo si terrà giovedì e venerdì alle 21 e sabato e domenica alle 18. Le musiche originali saranno seguire dal vivo di Theo Allegretti. Infine, disegno luci di Gloria Mancuso, ufficio stampa di Andrea Cavazzini e foto di scena di Lorena Vetro. Il social media management è IVETRIBLU. Alla fine dello spettacolo, il consueto aperitivo offerto dal teatro.
Il consiglio cambia e approva il regolamento. La nota del Presidente Anffas Monti Lepini
Nei giorni scorsi il consiglio comunale di Sezze ha approvato, finalmente, il regolamento per il rilascio del contrassegno di parcheggio per persone con disabilità. Si riporta la nota del presidente dell'ANFFAS Monti Lepini Francesco Cardarello, l'associazione che lotta per difendere la dignità delle persone con disabilità e per garantire alle stesse ed ai loro famigliari la migliore qualità di vita possibile, come avvenuto in questo caso con l'articolo 8 del regolamento, inizialmente ritenuto discriminatorio.
"Esprimo soddisfazione per l ‘approvazione in Consiglio Comunale delle modifiche al regolamento. Le modifiche sono il frutto di un paziente lavoro mirato sia all'uso del corretto linguaggio (persone con disabilità anzichè disabile, inclusione anzichè intergazione) che porta ad accrescere il rispetto dei diritti e della dignità delle persone con disabilità, sia all'eliminazione di alcune criticità che avevano profili discriminatori. Un regolamento ora all'avanguardia a livello nazionale ove è specificato (per quanto ce ne fosse bisogno) che potranno accedere alla richiesta anche chi pur non avendo problemi a livello motorio, presentano una ridotta autonomia nella mobilità a causa di invalidità di tipo intellettivo.
I miei ringraziamenti vanno:
◾Al Comandante della Polizia Locale Lidano Caldarozzi per averci contattato e condiviso con sensibilità e competenza la stesura del nuovo regolamento;
◾Al Presidente di Anffas Nazionale Roberto Speziale per la sua encomiabile presenza e disponibilità e
◾all Avv. Corinne Ceraolo per la professionalità mostrata.
Il lavoro sinergico di Anffas Monti Lepini, Anffas Nazionale e del Comandante della Polizia locale di Sezze hanno permesso la condivisione e stesura del Nuovo REGOLAMENTO".
Basta con la mancanza di dialogo dentro il Pd
Comunicato Stampa Giovani Democratici Sezze
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Il Comune di Sezze si costituisce parte civile nel processo contro la Karibu
Comunicato stampa
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“Il Comune di Sezze ha reso ufficiale la sua intenzione di costituirsi parte civile nel processo contro la cooperativa Karibu e il consorzio Aid che vede imputati i vertici delle stesse”. A sostenerlo in una nota è il sindaco di Sezze, Lidano Lucidi, che ha confermato come nella giornata di ieri la giunta da lui presieduta ha deliberato la costituzione come parte civile nel processo, indicando l’avvocato Emanuele Ceccano di seguire tutte le pratiche propedeutiche a questa iniziativa. Lo stesso sindaco ha spiegato per quale motivo il Comune di Sezze non aveva presentato la richiesta al Tribunale di Latina nel momento dell’udienza preliminare insieme ad altri enti e soggetti che si sono costituiti: “Si è trattato di una serie di circostanze che, di fatto, hanno creato un problema di carattere tecnico, con un cambio di organigramma all’interno del Comune che, sostanzialmente, ha tenuto in una sorta di limbo la questione che era stata comunque già affrontata dalla maggioranza. Come accaduto sulla vicenda del cimitero e sullo scandalo successivo – ha spiegato ancora il primo cittadino di Sezze – l’ente non ha avuto alcun dubbio a costituirsi parte civile, cosa che oggi abbiamo messo nero su bianco deliberando in giunta questa decisione”. Il sindaco di Sezze ha anche spiegato i motivi di questa decisione: “Ci è sembrata una scelta logica e in linea con il nostro mandato, nel rispetto dei cittadini e della città. Come per la questione cimitero così come sulla vicenda che ha interessato la cooperativa Karibu, questa amministrazione non ha in alcun modo avuto alcun coinvolgimento. Però ci troviamo a doverne rispondere e a guardare la nostra città essere elevata a modello negativo, anche sulla stampa nazionale. Sezze, invece, è tanto altro e questa azione si è realizzata proprio per questo scopo, per dimostrare che episodi del genere possono minare la credibilità di un’intera città e di tanti cittadini che guardano con speranza alla giustizia e alla legalità, comportandosi di conseguenza”.
Il Presidente Del Duca bacchetta il Sindaco Lucidi
Basta con il teatrino del botta e risposta. Basta con lo scadere nelle discussioni che non rispettano i punti all’ordine del giorno e non fanno altro che alzare i toni della discussione. Basta con le battute fuori campo e altro. Ancora una volta ieri il presidente del consiglio comunale Pietro Del Duca ha dovuto riportare ordine e disciplina durante la seduta del consiglio comunale di Sezze. Questa volta ad essere stato più volte ripreso lo stesso sindaco Lidano Lucidi che intendeva replicare al consigliere comunale Armando Uscimenti intervenuto poco prima. Il primo cittadino e il presidente del consiglio comunale sono stati protagonisti di un battibecco dai toni alti, subito rientrato, ma la scena non è passata inosservata mettendo in mostra uno dei lati peggiori della politica. Non è la prima volta che Del Duca invita l’assise al rispetto del regolamento e delle istituzioni.
La pericolosità dell'incrocio via Murillo-Migliara 45 finisce sul tavolo della Provincia
La pericolosità dell’incrocio della SP via Murillo con Via Migliara 45 nel territorio del Comune di sezze finisce sul tavolo della provincia di Latina grazie ad una segnalazione inviata dal coordinamento locale di Fratelli d’Italia di Sezze. “L’incrocio risulta essere carente di segnaletica orizzontale e verticale e privo di illuminazione notturna perché non funzionante. Per quanto di competenza e responsabilità chiediamo la messa in sicurezza dell’incrocio – si legge nella nota – con interventi risolutivi nel più breve tempo possibile al fine di evitare ulteriori tragiche conseguenze”. Nella segnalazione inviata all’amministrazione provinciale di Latina si ricorda che nel 2016 sono state raccolte firme per la messa in sicurezza dell’intersezione viaria, che sono state presentate numerose interrogazioni al Comune di Sezze e che l’incrocio è stato teatro di recentissimi incidenti mortali.
TREDICI GUSTOSI RACCONTI DI ROBERTO CAMPAGNA
Tredici racconti, il cui protagonista è sempre lo stesso: Flavio. Ecco perché “Il sapore dei ricordi” di Roberto Campagna (Edizioni del Roveto) potrebbe essere considerato anche un romanzo e gli stessi racconti i suoi capitoli. Ma non lo è. Per farlo diventare tale, Campagna avrebbe dovuto cambiare la tecnica narrativa. Certo, non avrebbe avuto problemi, ma ha scelto un’altra strada per raccontare alcuni aspetti della vita di Flavio. E lo ha fatto per dare maggiore forza alle storie narrate. A differenza del romanzo che ha una trama orizzontale, quella del racconto è verticale, va diritta alla mettendo , senza altre divagazioni letterarie. Da precisare però che la trama di questi tredici racconti, come un per l’appunto romanzo, è di tipo orizzontale perché contengono sconfinamenti, personaggi secondari, sottotrame e fatti estranei alla stessa storia principale, che l’autore comunque è capace di intrecciare con una certa abilità. Ogni racconto gira intorno a un piatto o a un prodotto tipico, il cui sapore è impresso nella memoria di Flavio. Da qui il titolo dello stesso libro. La letteratura popolare e in particolar modo il racconto orale, in questo libro, si coniugano insieme in uno squisito pamphlet di ricordi pseudo autobiografici. Campagna, giornalista e sociologo, è un vero scrittore “popolare”, se con popolare si intende il lascito che la memoria imprime nella tradizione del saper narrare, con ironia e arguzia, episodi cruciali, in grado di sintetizzare una comunità e le sue tradizioni, i suoi sapori tipici e trasformarli in emozioni viventi, immortali. I luoghi dei racconti di Campagna sono alcuni paesi dell’Agro Pontino, alcune zone della provincia di Roma e delle Marche, che tracciano l’anima e cristallizzano gli stessi ricordi, tra favola e cruda realtà, come ne “La strada” di Federico Fellini. Perché “Il sapore dei ricordi” è un libro pseudo autobiografico? Perché Flavio, il protagonista, è il riflesso nostalgico dello stesso autore: è infatti negli occhi di Flavio che Campagna ripercorre luoghi, fatti e sapori passati, forse scomparsi o in via di sparizione, ma indelebili nel suo palato. I ricordi sono fatti di odori e gusti sopiti nel tempo e Campagna, con la sua verve narrativa frizzante e ironica – l’autore ha la capacità di scrivere una lingua corrente, colloquiale, senza risultare volgare – impasta le sue storie, usando lo stesso timbro scanzonato di un Balzac e lo fa trasportando il lettore nel suo mondo di nostalgiche disillusioni politiche, di scorribande canagliesche, di scherzi e alambicchi giovanili, di ripicche e fughe e amorazzi scollacciati. Scrive nel racconto “La ricomparsa della gassosa”: “Senza pensarci su Carmine mette giù il tre. Ma Flavio aveva proprio l’asso. Lo tira sbattendo il pugno sul tavolo e la gassosa che sorseggiava finisce su un braccio e sulle gambe di Gina. Belle gambe che Gina metteva in mostra indossando sempre e solo minigonne. Aveva quindici anni. Piccolina, con i capelli lunghi e neri e una quarta di seno. Più di una volta Flavio ci aveva fatto un pensierino sopra. Ma era la ragazza di un suo amico! (…) E con il lembo della maglietta che indossava, le asciugò il braccio e le gambe. Restò fulminato da quel contatto, come se avesse toccato un filo scoperto dell’alta tensione. Fu così che il suo pensierino si trasformò in chiodo fisso. Ma Gina era una ragazza a modo. Sfrontata solo nell’abbigliamento, ma timida, di sani principi, innamorata persa di Carmine. Ci mise quasi un anno Flavio per farla capitolare”. Leggendo dunque “Il sapore dei ricordi” non si può non pensare a una tenerezza antica – ma come fa la tenerezza a non essere anche gioia rabbiosa per un tempo ormai perduto? – e soprattutto a una operazione di recupero sociale e culturale, a un “amarcord” che vuole farsi scatola magica, scrigno di ricordi, perché il vero miracolo dell’uomo è sapere di appartenere ad un luogo e di portarselo sempre dentro.
Nella foto Roberto Campagna
Sagnelli : "La fuga notturna di Quattrini ci ha deluso ma il nostro partito ha già voltato pagina"
Il coordinatore locale del circolo Fratelli d'Italia di Sezze, Mario Sagnelli, mette i puntini sull i relativamente alla fuoriuscita dal gruppo Fdi del consigliere comunale eletto nella lista Orlando Quattrini. "Desidero prendere una posizione chiara e trasparente al riguardo - afferema Sagnelli - È innegabile che questa decisione abbia generato molte discussioni nel contesto politico locale, e sento il dovere di chiarire alcuni punti fondamentali. In primo luogo, è importante sottolineare che il Consigliere Quattrini ha preso questa decisione in modo autonomo, senza alcun confronto con il direttivo del partito o con gli elettori che lo avevano eletto e sostenuto come nostro rappresentante. Tale mancanza di dialogo è stata deludente e non in linea con i principi democratici che difendiamo. Questa situazione ci ricorda un principio fondamentale della politica: nulla è per sempre. La dinamicità e la mutevolezza sono parte integrante della nostra realtà politica, e dobbiamo adattarci di conseguenza. Tuttavia, è fondamentale mantenere un dialogo aperto e rispettoso, specialmente nei momenti di difficoltà. Per rassicurare i nostri sostenitori e mantenere salda l'unità del partito, ci siamo riuniti come Direttivo per valutare la situazione. Dalla riunione, siamo usciti più forti e coesi di prima, ma resta aperta la questione delle giustificazioni politiche del Consigliere Quattrini, il quale, fino ad oggi, si è dimostrato irraggiungibile e poco propenso al dialogo. Dal mio punto di vista politico, non mi reputo uno sprovveduto. Era evidente da un po' che il Consigliere Quattrini stesse valutando alternative e non si sentisse più coinvolto nel progetto del nostro partito. Le decisioni all'interno del nostro gruppo vengono prese collettivamente e devono essere sostenute da tutti i membri. Chi decide di agire in modo unilaterale e non condiviso - aggiuge - non rispetta questi principi e dovrà affrontare le conseguenze delle proprie azioni. Mi rammarica profondamente il modo in cui sono state presentate le dimissioni del Consigliere Quattrini. Mi aspettavo almeno un confronto chiarificatore anziché una fuga notturna". Per FdI resta "essenziale mantenere un dialogo aperto e rispettoso, anche quando ci troviamo di fronte a divergenze di opinione, esiste la necessità di rispettare i principi democratici all'interno del nostro gruppo". Per Sagnelli comunque "certi comportamenti non saranno più tollerati. Come ex atleta, sottolineo l'importanza di affrontare le vittorie e le sconfitte insieme, come un vero team. Non posso negare che questa situazione mi rammarichi, ma sono fiducioso che il nostro gruppo sia composto da individui capaci che sapranno affrontare questa sfida con determinazione e resilienza. È importante cogliere il lato positivo e politico di questa vicenda, continuando a lavorare per il bene della nostra comunità. Personalmente, auguro al Consigliere dimissionario una buona vita, ma come politico spero che la sua decisione sia stata presa con saggezza e lungimiranza. Restiamo in attesa di una sua eventuale giustificazione politica, seppur attualmente poco probabile. Ad oggi, assistiamo, infatti, ad una totale assenza della politica nel nostro paese che, a mio modesto parere, stiamo cercando di colmare come partito di Fratelli d’Italia, idea condivisa con lo stesso consigliere e che non vedo con quale altra compagine politica locale possa oggi coltivare. Fratelli d'Italia a Sezze è stato, è e sarà un pilastro della politica locale. Avanti tutti, patrioti!"