Ha fatto bene il consigliere comunale Serafino di Palma a presentare una giusta interrogazione sulla delibera di Giunta comunale relativa al programma triennale delle opere pubbliche approvata nei giorni scorsi. L’esponente della coalizione Biancoleone fa bene a chiedersi perché mai l’allegato B della delibera non risulta compilato, un allegato nel quale l’amministrazione comunale avrebbe dovuto inserire le cosiddette “opere incompiute”. Di Palma, Martella e Moraldo hanno fatto bene a chiedere spiegazioni in merito perché, se nello schema adottato dalla Giunta non figurano opere da completare per il 2020 2021 e 2022, ciò significa che alcune opere, edifici e strutture in attesa di essere completate, per i prossimi tre anni non saranno sicuramente completate, anzi, tra tre anni quello che è stato realizzato sarà ulteriormente deteriorato dal tempo, da possibili atti vandalici o dalla mancata manutenzione. Eppure, nonostante ci siano diverse strutture che aspettano solo di essere completate, la Giunta guidata dal Sindaco Di Raimo, il 28 febbraio scorso ha approvato il programma triennale dei lavori pubblici, lasciando in bianco quello delle opere incompiute. Che ne sarà allora, ad esempio, del mastodontico Monastero delle Clarisse ristrutturato esternamente dalla Provincia di Latina ormai 10 anni fa e consegnato al Comune di Sezze? Stiamo parlando di un immenso patrimonio architettonico di oltre 15 mila metri cubi abbandonato alle ortiche. E la casa dei Giovani? Iniziata e abbandonata dal 2015? Per non parlare poi dell’Anfiteatro e di altre opere rimaste cattedrale nel deserto. Lo schema adottato dalla Giunta Comunale, adesso, dovrà essere ratificato dal consiglio comunale. Si spera che ci sia la sensibilità e la lungimiranza di inserire nell’allegato B delle opere da salvare. Quantomeno avremo la speranza che si possano chiedere dei finanziamenti per iniziare qualche opera di completamento.
I consiglieri comunali del Biancoleone
L'allegato B non compilato
L'Anfiteatro di Sezze
La Casa dei Giovani