Non è più un mistero per nessuno, ed è già partita la corsa per le elezioni amministrative dell’estate del 2022. Pur volendo dare per scontata la ricandidatura del sindaco di Sezze Sergio Di Raimo, probabilmente con una coalizione molto diversa rispetto a quella che gli ha permesso l’elezione al primo turno, in campo questa volta sono intenzionati a scendere due blocchi civici con base elettorale differente ma con gli stessi obiettivi: scongiurare la conferma dell’attuale sindaco. Il primo cittadino, stando agli umori generali, infatti, sarebbe ostacolato non solo all’interno del Partito Democratico e da alcune liste civiche di appoggio ormai appannaggio solo di un paio di consiglieri comunali, ma da gruppi civici che si stanno organizzando per presentare nuove coalizioni: una che strizza l’occhio a sinistra, l’altra che guarda ad una destra moderata. Insomma l’attuale sindaco, a meno di due anni dal voto, sarebbe già stretto da una morsa a due ganasce sociali contrapposte. Per la ripresa post vacanze sono previsi già degli incontri per mettere a punto liste e soprattutto idee e progetti. Un ruolo importante lo avranno sicuramente i social, cassa di risonanza dei cittadini e strumento di confronto e discussione. Ma la vera sfida sarà quella del rapporto diretto con le persone, del contatto reale con i bisogni e le priorità di una città che sta perdendo senso di comunità e appartenenza. Per quanto concerne il Partito Democratico non è dato sapere se riuscirà a trovare la quadra intorno al sindaco, anche perché diversi consiglieri di peso non hanno intenzione di ripresentarsi alle elezioni amministrative. Dentro il Pd, infine, serpeggia anche una silente divisione, ricollegabile a quell’atavica rivalità tra ex Ds ed ex Margherita, quest’ultima pronta a scalare cime pur di dominare il direttivo e la segreteria locale. Una situazione simile ai livelli provinciali del partito, dove lo scacchiere politico e le future mosse sono già condizionate da ambizioni personali e da caselle da occupare a tutti i costi.