Il setino Paolo Di Capua continua la sua protesta, anche in solitaria, contro le assenze di risposte al sistema sanitario locale e provinciale. “Mentre l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina è stracolmo e congestionato di pazienti – afferma Di Capua – 60 camere dell’ospedale civile San Carlo di Sezze restano stravuote e gridano vendetta. Il direttore Casati dovrebbe utilizzare le camere del nosocomio San Carlo come covid hotel o per quei pazienti non covid. Sono arrivati addirittura a trasformare la cappella all’interno del Santa Maria Goretti in luogo di terapia intensiva e lasciano deserte grandi strutture come il nosocomio setino”. Nei tanti cartelli di protesta affissi in Piazza Ferro di Cavallo a Sezze, il portavoce del comitato Acqua Pubblica, si considera indignato come molti cittadini che stanno assistendo ad “ad una pura ipocrisia e ad una offesa della dignità umana”. Di Capua andrà avanti con la sua protesta e continuerà a chiedere di ridare vita alla grande struttura del San Carlo di Sezze, soprattutto in un momento delicato e di emergenza che tutti stiamo vivendo.