Un cappio al collo al milite ignoto del Parco della Rimembranza di Sezze passa inosservato e dal mese di maggio nessuno ha pensato di rimuoverlo. Capita anche che alla fine del cordino qualcuno per divertirsi, ignorando il valore di questa statua, un giorno sì e l’altro pure, si diverta a legarci una bottiglia di birra vuota, segno di sballo e degrado del terzo millennio. Quel cappio al collo però non è passato inosservato a chi ha vissuto direttamente o indirettamente il sacrificio dei nostri soldati al fronte, a chi ha perso un padre, un nonno o un caro in guerra, nella Grande Guerra del '15 '18. “Di tanti problemi che ci sono a Sezze adesso stai a guardare anche il capello...”. Questa una delle risposte e critiche che potrebbero pioverci addosso. Certo... per qualcuno questi potrebbero essere discorsi di lana caprina, ma chi non considera il valore simbolico della nostra e delle altre statue dedicate al Milite Ignoto, non sa che così si cancella la storia della nostra gente, della nostra comunità, dell'Italia, così si disprezza il passato e si distrugge la memoria. Il vilipendo, inoltre, è un reato, e pertanto andrebbe punito. Speriamo che presto questa offesa gratuita venga cancellata, pur sapendo che si tratta solo una bravata, una delle tante bravate da parte di chi ostenta degrado e inciviltà, disinteresse, vuoto a perdere, da parte di chi non rispetta la storia della nostra città e della Nazione, oppure, ancora peggio, non la conosce proprio perché nessuno ha avuto la passione di insegnargliela. Così però si rischia di distruggere una comunità che giorno dopo giorno sta perdendo identità e cultura.