Non deve passare in sordina la delibera della ASL di Latina n. 515 dell’11 maggio 2021, approvata con il parere favorevole del Nucleo di Valutazione della Regione Lazio. Con essa si approva lo stato di fattibilità tecnica ed economica per realizzare la RSA presso l'Ospedale di Sezze e vengono stanziati ben 5,3 milioni di euro. Non sono poca cosa ma un grosso investimento dovuto all' impegno assunto e sostenuto con determinazione dal consigliere regionale on. Salvatore La Penna. Le RSA nascono in Italia a metà degli anni '90, come strutture non ospedaliere a carattere sanitario, per ospitare per un certo periodo o, in caso di bisogno, per sempre le persone anziane non autosufficienti, bisognose di cure specifiche da parte di medici specialisti. Esse, infatti, assicurano assistenza infermieristica h.24; la presenza di esperti socio-sanitari per consentire ai pazienti lo svolgimento delle attività quotidiane; l’assistenza riabilitativa ad opera di psicologi, fisioterapisti, educatori professionali; le attività di animazione e di socializzazione; i servizi di ristorazione, di pulizia personale e di lavanderia. L'assistenza medica è garantita da un Direttore sanitario, preferibilmente geriatra. Si tratta, dunque, di una struttura basata su princìpi innovativi e inclusivi, aperta al territorio, con il coinvolgimento delle famiglie e dotata di spazi accessibili anche a utenti esterni. Una opportunità non più rinviabile per consentire una vita serena e dignitosa a una fascia sempre più numerosa di persone, che, dopo i sessanta anni, si sentono soli, abbandonati e privi delle cure necessarie. La società moderna, purtroppo, considera gli anziani un peso e un fardello inutile e improduttivo e molto spesso non si cura di loro. Sezze ha una lunga tradizione nella cura e nella assistenza agli anziani. L'anziano è stato sempre al centro dell'attenzione e dell'intervento della Amministrazioni comunali che si sono succedute nei decenni passati. Chi non ricorda il vecchio Ospizio in fondo al viale dei Cappuccini? Chi non ricorda il loro trasferimento nella Divisione ospedaliera di Geriatria, presso i locali del vecchio Orfanotrofio, sempre in via dei Cappuccini, grazie alla mobilitazione della comunità locale? Sarebbe opportuno che i nostri giovani venissero a conoscenza di questa tradizione antica e nobile, fatta di sensibilità e solidarietà profondamente radicata nell'animo dei sezzesi. Allora la Divisione di Geriatria era oggetto di ammirazione e di esempio per tutta la Regione Lazio! L'approvazione dello studio di fattibilità da parte della ASL è soltanto un primo passo, ma molto importante, per la realizzazione della RSA. Come in tutte le vicende umane, adesso occorre impegno, capacità e passione civile per portare a termine e realizzare in tempi brevi tale opera.