In questi giorni drammatici, rinchiusi in clausura nelle nostre case, si deve cercare di non sprecare il poco tempo che Madre Natura ci ha concesso. Si legge, si studia, si guarda la TV, si ascolta musica, si sta al telefono; chi può fa il giardinaggio. Eppure per molti genitori (e nonni) non è così! Alla sera sono più stressati di prima, quando non c'era il coronavirus. Le maestre e le professoresse, utilizzando intelligentemente la didattica a distanza, riempiono quotidianamente di compiti i loro alunni. Ho sentito alcune mamme (e nonne) letteralmente disperate dirmi :" Siamo ritornate sui banchi di scuola (e va bene!); abbiamo riaperto vecchi libri e manuali scolastici (e va bene!); abbiamo riutilizzato il vocabolario e l'enciclopedia (e va bene!); ma aprire la piattaforma digitale, manipolare i dispositivi elettronici... e seguire le lezioni on line... diventa un vero e proprio rompicapo. La sera, dopo una intera giornata spesa tra le pentole della cucina, la pulizia di casa, i compiti dei figli (e dei nipoti!) non ce la si fa più". Hanno ragione! Allora, come ho fatto qualche giorno fa proponendo di promuovere tutti gli alunni (ma in maniera differenziata!), proposta che è stata recepita dal del Ministero della P.I., anche adesso mi permetto di dare qualche suggerimento:
1) assegnare pochi (pochi pochi) compiti agli alunni, concordandoli con gli altri docenti di classe;
2) pochi compiti ma buoni, differenziandoli a seconda delle capacità e dei livelli di istruzione dei singoli alunni;
3) tener conto del grado di istruzione dei genitori e del loro ambiente familiare;
4) accompagnare singolarmente e pazientemente gli alunni nella soluzione dei compiti assegnati;
5) contattare gli alunni non appena hanno terminato i compiti;
6) dialogare con loro con tono cordiale e autorevole;
7) valutare i compiti in maniera oggettiva ma incoraggiante e propositiva;
8) prendere spunto dai compiti svolti per parlare di temi di attualità;
8) tenere conto di chi non ha in casa il computer :
10) informare gli alunni e i loro genitori delle risorse economiche messe a disposizione dal Governo, dalla Regione Lazio e dal Comune di Sezze per l'acquisto della strumentazione elettronica e, infine, dei divieti disposti dalle Autorità competenti perché bisogna, ancora, restare a casa!