E' stata celebrata oggi l’Assemblea costitutiva di Anffas “Monti Lepini”, l'associazione che ha sede a Sezze e che abbraccia tutte le famiglie e le persone con disabilità intellettiva e disturbi del neurosviluppo del Comprensorio dei Monti Lepini. La nuova associazione entra così a far parte di Anffas Regione Lazio e della rete associativa di Anffas Nazionale l''Associazione di famiglie e persone con disabilità presente ed operante dal 1958 sull’intero territorio nazionale che conta ad oggi 250 enti e oltre 700 strutture all’interno delle quali trovano quotidianamente risposta oltre 30.000 persone con disabilità. "Anffas - si legge nella nota - oltre a promuovere i diritti umani, civili e sociali opera per difendere la dignità delle persone con disabilità e per garantire alle stesse ed ai loro famigliari la migliore qualità di vita possibile; ha dato vita anche a strutture dove protagoniste sono le stesse famiglie e persone con disabilità che garantiscono attività abilitative/riabilitative, servizi diurni e residenziali, servizi per promuovere le autonomie, la vita indipendente e le attività di socializzazione e gestione del tempo libero nonché per la promozione di strutture per il “durante e dopo di noi”. Il Presidente Antonio Petricca, unitamente a tutto il Consiglio Direttivo della neo-costituita realtà locale, esprimono grande soddisfazione ed apprezzamento per questo primo passo. «Sono molti le situazioni in cui le persone con disabilità, specie intellettive e del neurosviluppo, e le loro famiglie sentono di essere sole ed abbandonate a loro stesse, senza alcun punto di riferimento» affermano da Anffas Monti Lepini. «Proprio per questo motivo abbiamo deciso di costituire una nuova associazione che abbia come obiettivo proprio quello di supportare le persone con disabilità e i loro familiari garantendo attività che, in linea con la mission dell’intera rete associativa, siano atte a promuovere l’inclusione sociale, scolastica e lavorativa, la vita indipendente e la piena partecipazione all’interno della comunità delle persone con disabilità nonché dare informazioni, accoglienza ed orientamento sui diritti.» Il tutto avviando una stretta collaborazione con le diverse associazioni, enti ed istituzioni operanti nel territorio del Comprensorio dei Monti Lepini.
“Anffas Monti Lepini, anche sulla scorta dei risultati conseguiti con il progetto “Liberi di scegliere… dove e con chi vivere” promosso da Anffas Nazionale, quale primo obiettivo si prefigge di aprire a Sezze uno “sportello” che si occuperà della redazione dei Progetti di Vita individuali per garantire una vita indipendente alle persone con disabilità.”
Attraverso l’auspica collaborazione con le Istituzioni locali Anffas Monti Lepini si prefigge di mettere a sistema strutture e servizi di qualità che, nel rispetto del Progetto di Vita Individuale e personalizzato di ognuno, siano in grado di disporre sul territorio di alte professionalità e adeguati sostegni che permettano alle persone con disabilità intellettive e del neurosviluppo di diventare cittadini attivi e realmente inclusi all’interno della comunità in condizioni di pari opportunità con gli altri cittadini.
Anffas Monti Lepini, sebbene costituita principalmente da genitori, familiari, coniugi ed affini, tutori, curatori ed amministratori di sostegno di persone con disabilità intellettiva e con disturbi del neurosviluppo, è un’associazione aperta a TUTTI partendo dall’assunto che fare rete e instaurare relazioni con i territori è l’unico modo per superare i pregiudizi e lo stigma sociale.
«Il nostro percorso è appena iniziato – conclude il Presidente - abbiamo bisogno del supporto di tutti per realizzare i progetti che più ci stanno a cuore e per cercare di dare un futuro più sereno ai nostri figli. Perché è la diversità che ci rende unici, ognuno con la propria storia e le proprie abilità. Perché è questo che arricchisce la società e la nostra comunità: “La diversità è ricchezza”».
Per maggiori informazioni è possibile contattare l’associazione via WhatsApp al numero 3516984580 o inviando una mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
L’amministrazione comunale di Sezze ha deciso di affrontare il fenomeno dell'evasione fiscale. “L’evasione sulla Tari a Sezze - afferma il sindaco Lucidi - ha raggiunto percentuali molto elevate che stanno mettendo a serio rischio i conti del Comune, che si trova costretto a ripianare queste perdite a danno dei cittadini. Non si tratta solo di morosità, ma anche di evasori totali. Per questo motivo, come del resto confermato da quando ci siamo insediati, nei prossimi giorni partiranno i primi avvisi di accertamento. Dai primi controlli – ha proseguito il primo cittadino di Sezze – è stato selezionato un primo nucleo e successivamente ne verranno analizzati altri. Con il recupero dell’evasione potremmo, anche con l’aumento della raccolta differenziata, ridurre in poco tempo la tassa a carico dei cittadini e delle imprese. Questi primi risultati sono possibili grazie al lavoro di concerto tra gli uffici del Comune e della SPL Sezze spa”. Lo stesso sindaco ha spiegato i disagi sul fronte economico-finanziario che l’Ente si trova a dover affrontare: “Purtroppo in questi primi mesi di governo ci siamo trovati di fronte un appesantimento del bilancio comunale per quasi 8 milioni di euro tra disavanzi 2020 e 2021, sentenze e debiti fuori bilancio, e proprio per questo la lotta all’evasione deve essere una priorità. È nelle nostre corde amministrative cercare di risolvere le questioni invece che recriminare anche di fronte a una cifra debitoria così alta, perché 8 milioni non sono certo una passeggiata di salute”. Tornando sulla questione degli accertamenti, il sindaco di Sezze ha tenuto a sottolineare che in alcuni casi potrebbero riscontrarsi casi di affitti in nero: “Proprio su questo aspetto, nelle scorse settimane e grazie all’azione di controllo della Polizia Locale, sono stati riscontrati affitti in nero debitamente segnalati alle autorità. L’appello che ci sentiamo di rivolgere nuovamente – ha concluso Lidano Lucidi – è di mettersi in regola bonariamente e di contribuire al pagamento dei servizi perché la nostra azione andrà avanti, e se necessario con azioni più dure”.
In una località di campagna al confine tra il Comune di Sezze e quello di Pontinia, lungo la Migliara 47, detta Casale Bruciato, venne costruita nel 1947 subito dopo la guerra una piccola chiesa, che qualche anno dopo ospitò anche una scuola rurale pluriclasse, affidata ad una sola maestra per tutti i bambini della contrada.
Nel mese di Maggio, per onorare la Madonna, gli agricoltori erano soliti portare la statua della Madonna Pellegrina in processione ed ospitarla a turno nel proprio casolare.
Il momento di preghiera, diventava anche momento di aggregazione per le persone dei campi, che vivevano distanti le une dalle altre.
Il parroco officiante, era padre Gaetano della parrocchia di Pontinia, il quale raggiungeva la campagna di Casal Bruciato dapprima in bicicletta e più tardi con una moto “Gilera”.
Padre Gaetano era un uomo sulla quarantina, piuttosto alto, dagli occhi vivaci e con l’accento del Nord; era assistito dal sagrestano Pio Mancon e dal chierichetto Firmino Di Magno, figlio di Polda, una contadina veneta scesa nella nostra campagna dopo la Bonifica.
Il parroco vestiva una tunica nera lunga, dai cento bottoni, che chiamavamo “zamarra” e un cappello nero a falda larga, che gli conferiva autorevolezza e sacralità.
In occasione dei rosari, dopo aver consegnato ai fedeli un opuscolo o canzoniere soleva ripetere con zelo : ”Chi non mi riconsegna il canzoniere, domani mi porterà dodici uova fresche”; era questo, un espediente per evitare un eventuale smarrimento o negligenza, in quei tempi assai facile.
Le famiglie della campagna, dopo avergli chiesto la sosta nella propria aia o in una stanza del casolare, preparavano un piccolo altare, ornato di tovaglie umili ma ricco di profumatissime rose; il sagrestano Pio pensava poi ad accendere le candele, a preparare l’incenso e l’immancabile “bussola”.
I fedeli, guidati dal prete e secondo il proprio latino, recitavano il Santo Rosario, a cui seguiva la Messa, in latino ufficiale; non era raro sentire la voce di qualche madre che invocava la grazia per il figlio malato o in preda ancora alla febbre malarica.
Prima dell’offertorio, Pio passava fra i fedeli con la bussola, fatta di un’asta di legno alla cui estremità era legato un sacchetto di cotone o tela di sacco, un pò consunta . Tutti mettevano qualcosa, cinque lire, dieci lire, che servivano a comprare i ceri e l’incenso.
La fede era tanta e sincera, la devozione forte e tenace. Frotte di bambini e ragazzi animavano la processione che si snodava da un casolare all’altro; era anche questo un momento che permetteva ai giovani di conoscersi e di scegliere il marito o la moglie. Il volto dei contadini era bruciato dal sole, rughe profonde solcavano quello dei più anziani che, seduti nell’aia, aspettavano la Madonna Pellegrina; le donne coprivano il capo con fazzoletti di cotone, le più benestanti con veli neri, tutte rigorosamente vestite con abiti ampi ed abbottonati.
Alla fine della messa, la statua veniva condotta in processione con una Vespa autocarro, fino al casale che l’avrebbe ospitata. Ricordo il casale della famiglia Roscioli, di Buffone, di Noce, di Di Gigli, di Mancon, di Quattrini, di Ottaviani, di Cerroni, la locanda di Anatolia e Pietro, ed altri ancora.
Durante il percorso, su strade allora brecciate e piene di buche in cui transitava solo qualche carretto, con le banchine ornate da filari di pioppi, si cantava “Bella tu se’qual sole, chiara più della luna, e le stelle più belle non son belle al par di te…” e “Mira il tuo popolo, bella Signora, che pien di giubilo oggi ti onora…”
Si tornava a casa sereni e con l’animo in pace, i giovani erano ansiosi di incontrare il giorno dopo in processione la ragazza o il ragazzo che avevano incrociato con gli occhi.
Il 31 Maggio, la Madonna, dopo aver peregrinato ritornava nella chiesetta di Casal Bruciato.
Mi piace raccontare un episodio curioso della mia infanzia. In una messa nella piccola chiesa di Casale Bruciato gremita di fedeli, padre Gaetano intonava cantando il “kirie “e i fedeli in coro rispondevano “ eleison”. Io, forse meno di quattro anni, preso per mano da mia madre, ascoltavo in silenzio e tentavo di decifrare le parole di quell’inno. Dopo un pò, con l’innocenza che solo i bambini sanno avere mi parve tutto chiaro: era come il gioco a “bubusettete” con cui qualche volta avevo giocato; padre Gaetano mi sembrava che chiedesse ai fedeli “chi è ” come quando si sente bussare alla porta e questi rispondevano in coro “ I sò” (sono io). Trovai tutto semplice e divertente come un gioco, tanto che iniziai a canticchiare anche io rispondendo ad ogni kirie “i so” insieme agli altri.
Più tardi, da grandicello, ripensando a quella messa mi venne un dubbio: ma non è che quella gente di campagna, non conoscendo il latino rispondeva davvero “ i so” ?
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell'Associazione Antiqua Setia.
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La 51esima edizione della Sagra del Carciofo si è rivelata un vero successo per l’Associazione Antiqua Setia. L’Associazione ha partecipato attivamente all’evento, organizzando uno stand gastronomico, in Piazza San Lorenzo, con un menù a base di piatti tipici della cultura culinaria setina, che ha visto il tutto esaurito, ed una mostra sul periodo medievale di Sezze. In particolar modo la mostra ha suscitato un particolare e vivissimo interesse, tanto da attrarre sia adulti che piccini. Degno di nota è stato anche l’interesse mostrato dall’Amministrazione Comunale, in particolar modo dal Sindaco Lidano Lucidi, che ha visitato la mostra complimentandosi con il Presidente dell’Associazione, Cav. Uff. Giuseppe Oppo, nonché organizzatore dell’esposizione, e con tutti gli altri collaboratori. L’Associazione ha quindi attirato l’attenzione del pubblico, mettendosi sempre più in mostra nel panorama associativo setino, e sarà sicuramente presente in altri eventi, sia comunali che territoriali, essendo la presenza della stessa richiesta da più parti. Pertanto il lavoro degli organi sociali è costante e alacre, inteso a pianificare eventi futuri, che di volta in volta verranno resi noti tramite la pagina Facebook dell’Associazione.
Approvato in Consiglio comunale il regolamento per la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni. Il Regolamento sui beni comuni, approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale del Comune di Sezze, parte dalla consapevolezza che "le persone sono portatrici non solo di bisogni, ma anche di capacità e che è possibile che queste capacità siano messe a disposizione della comunità per contribuire a dare soluzione, insieme con le amministrazioni pubbliche, ai problemi di interesse generale". "Riconoscere, anche da un punto di vista formale, attraverso l’adozione di un apposito Regolamento, che i cittadini sono in grado di attivarsi autonomamente nell’interesse generale e stabilire che le istituzioni debbano sostenerne gli sforzi in tal senso - si legge nella nota della commissione Ambiente presieduta dal consigliere Calvano e dell'assessorato di settore - significa introdurre una visione nuova dei rapporti tra amministrazione e amministrati. Significa, soprattutto, stabilire un rapporto nuovo, di reciproca fiducia per risolvere, insieme, non solo i propri problemi individuali, ma anche quelli che riguardano la collettività". "Il cosiddetto principio di sussidiarietà, contenuto nella nostra Costituzione (art.118) - continua la relazione - ha delle enormi potenzialità che troppo a lungo sono state trascurate o non adeguatamente percepite. Così come taluni ne hanno dato solo un’interpretazione riduttiva, in negativo, secondo la quale se i privati si attivano il pubblico deve ritrarsi. L’approccio culturale, invece deve muovere da una nuova certezza: la sfera pubblica e quella privata non devono considerarsi fra loro ineluttabilmente confliggenti, al contrario, il principio di sussidiarietà ci propone una piattaforma costituzionale su cui costruire un nuovo modello di società caratterizzato dalla presenza diffusa di cittadini attivi, cioè cittadini autonomi, solidali e responsabili, alleati dell’amministrazione nel prendersi cura dei beni comuni".
L’adozione del Regolamento sui Beni comuni da parte del Comune di Sezze presenta i seguenti vantaggi:
1) Il Comune si adegua a quanto previsto dalla legislazione regionale (L.R. n.10/2019) che favorisce e promuove l’adozione da parte dei Comuni di tale atto regolamentare. (molti enti comunali lo hanno già adottato e lo hanno trasmesso al competente assessorato regionale che conserva un elenco di quelli adottati nella Regione Lazio)
2) La Regione Lazio concede, previa pubblicazione di avviso, contributi per la realizzazione di interventi di amministrazione condivisa, in presenza di “patti di collaborazione” stipulati tra il Comune e i cittadini;
3) Il Regolamento ha la finalità di disciplinare le forme di collaborazione dei cittadini con l’amministrazione comunale, in maniera chiara ed esaustiva, precisando le procedure per arrivare alla sottoscrizione dei patti di collaborazione, definendone gli scopi, i contenuti e i limiti.
"Questo importante risultato - chiude la nota - è il frutto di un grande lavoro svolto tra l’ufficio di Servizio di gestione del patrimonio di Sezze coordinato dalla Dott.ssa Maria Coluzzi, un ringraziamento particolare all’impegno della Dott.ssa Carla Pasqualucci, la commissione Urbanistica e l’Assessore Vincenzo Cardarello".
Sinistra Italiana di Sezze torna a parlare del Parco della rimembranza, ed invita ad andare ben oltre la questione del pic-nic che ha sollevato polemiche sul web in questi giorni. S.I. invita a porre l'attenzione sulla questione sicurezza che riguarda il parco. "Il Parco vive uno stato di abbandono ventennale, non solo negli arredi urbani, nelle strutture e nella pulizia - si legge nella nota del movimento politico - ma è un luogo lasciato alla mercé di attività legate alla malavita: questioni quindi molto urgenti e che vanno affrontate, oltre alla preoccupazione di non rendere "onore" ai caduti, essendo il parco luogo della memoria per eccellenza . Vogliamo interrogarci sul perché i Sezzesi abbiano smesso di frequentarlo negli anni a tal punto da lasciarlo in questo stato di grave degrado. Per noi - aggiunge la nota del portavoce Michel Cadario - l'unica soluzione è renderlo attivo con iniziative e proposte che rendano il parco vivibile da tutti. Proponiamo inoltre un controllo notturno ed una chiusura del parco dopo le 23 attraverso cancelli e vigilanza attiva. Chiediamo anche il ripristino delle targhe ai caduti, in collaborazione con le scuole, rendendo così i giovani partecipi della nostra storia".
Nulla di nuovo sotto il sole, solo rimasticazioni del passato
Scritto da Vincenzo Mattei
Per la mancata approvazione del rendiconto 2021, il Comune di Sezze viene diffidato dal Prefetto e rischia il commissario. Un'altra tegola in testa alla Giunta Lucidi. Nessuno si aspettava miracoli, certo. Ma l'ordinaria amministrazione dell'Ente sì, perché è un dovere istituzionale e deve rispettare tempi e modi stabiliti per legge. Le difficoltà delle pubbliche Amministrazioni, soprattutto in tema di risorse, sono note, così come sono noti i ritardi negli accreditamenti da parte dello Stato, delle Regioni e delle Province. Ma proprio per questo occorrerebbe maggiore attenzione, solerzia e rigore. Proprio per questo sarebbe necessario rispettare le norme stabilite, programmare un Piano di rientro dei debiti pregressi, un Piano di risparmio di eventuali sprechi e spese superflue, un Piano di investimenti a breve e lungo termine per cercare di incentivare e mettere in moto le potenziali risorse e vocazioni del territorio. Un Piano di sviluppo, insomma, che offra opportunità di lavoro e di occupazione ai giovani, che miri al recupero graduale della evasione, alla salvaguardia delle categorie più disagiate, alla promozione di interventi efficaci e realizzabili. I Bilanci dei Comuni si basano su queste linee e su questi presupposti tecnici e politici. Occorre, perciò, una previsione annuale e pluriennale per le opere pubbliche, per la Scuola, per i servizi sociali, per il l risanamento del Centro storico, per l'asfalto del manto stradale, per la riconversione ecologica. Se non ora, quando? Si assiste, invece, a una rimasticazione sic et simpliciter degli interventi della passata Amministrazione, (tanto vituperata) ma senza originalità e senza un minimo di adeguamento alle esigenze e alle richieste del presente. Ma, come se ciò non bastasse, si assiste a una chiusura e a un imperdonabile silenzio degli organi comunali preposti alla informazione. E pensare che le premesse erano ben diverse. Molti candidati delle liste civiche si caratterizzavano per le loro dichiarate conoscenze tecnologiche e facevano sovente ricorso ai social e ai siti web per convincere gli elettori che il Comune, da quel momento in poi, sarebbe stato trasparente come una casa di vetro, in perenne contatto con la popolazione. Invece, ben poco filtra dal Palazzo comunale e, spesso, molto in ritardo. Le questioni sono due: o la Giunta non ha niente da dire (e da fare!); o non c’è affatto trasparenza. Nel primo caso sono i fatti a parlare. Di nuovo e di positivo si è visto ben poco. Non è certo merito dell'attuale Amministrazione la rievocazione della Processione del Venerdì Santo o la riedizione della Sagra del carciofo o gli" Incontri con gli autori" ben organizzati dalla instancabile Loretina. Macera. Ciò che invece è imputabile alla nuova maggioranza consiliare è l'assoluta mancanza di trasparenza e di partecipazione. Ci vuole tutto il fegato della minoranza consiliare (Di Raimo, Uscimenti, Di Palma e gli altri) a portare alla luce e mettere a conoscenza dei cittadini le questioni più importanti della città.
Il prefetto di Latina Dott. Maurizio Falco ha inviato una lettera di diffida al sindaco di Sezze Lidano Lucidi. L’oggetto della missiva il rendiconto di gestione per l’esercizio 2021. Nella nota il prefetto Falco invita l’amministrazione comunale di Sezze ad approvare entro 20 giorni il rendiconto in questione. In caso contrario il prefetto scioglierà il consiglio comunale e nominerà un commissario ad acta. “Alla data odierna risulta che codesto Comune non ha ancora provveduto all’approvazione del documento contabile - si legge nella lettera – Si diffida pertanto codesto Comune ad approvare il rendiconto di gestione per l’esercizio 2021 entro e non oltre venti giorni dalla notifica della presente al fine di evitare l’applicazione della procedura di cui all’art, 141 commea2. Decorso infruttuosamente il termine sopra indicato – prosegue la nota – si procederà a nominare un commissario ad acta”. Il presidente del consiglio comunale Pietro Del Duca sarà costretto quindi a convocare una nuova seduta, probabilmente in programma per il 24 maggio.
L'opposizione ondivaga e la barchetta in mezzo al mare
Scritto da Alessandro Mattei
Se la maggioranza consiliare di Sezze appare compatta nelle votazioni in aula e sui social, la stessa cosa non si può dire delle opposizioni. I componenti delle minoranze oscillano come una barchetta in mezzo al mare, seppur con acque chiare e di bonaccia. Nonostante il capitano ce la metta tutta, qualche mozzo di bordo o marinaio sposta in continuazione l’asticella degli equilibri già instabili, facendone così una ciurma ondivaga. D’altronde, stare all’opposizione senza condividere una linea e un lavoro di squadra è come ammirare l’orizzonte con la nebbia: non serve a nulla. Ma spesso accade anche il nulla… e qualcuno si ritrova sull’altra barchetta in men che si dica con le giuste convinzioni. La politica però è soprattutto strategia e illusione, e basta un po' di “nebbia che annuncia il sole per andare avanti tranquillamente”.
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“Valorizzare e ricordare la storia e le tradizioni locali è un aspetto che non possiamo mai sottovalutare. E la funzione del libro in questo senso si colloca perfettamente nelle opportunità che la cultura ci mette a disposizione per esprimere il nostro legame con il territorio. Per questo motivo si è deciso di dare spazio ad autori locali che hanno scritto pagine importanti e preziose sulle nostre radici storico-culturali”. L’assessore alla Cultura del Comune di Sezze, Michela Capuccilli, presenta con queste parole la manifestazione culturale "Il maggio dei libri", organizzata dall’amministrazione comunale di Sezze in collaborazione con il Centro per il Libro e la Lettura e il Ministero della Cultura. L'evento ha preso il via lo scorso 4 maggio e proseguirà fino al prossimo 20 maggio. Il primo incontro ha visto la presentazione del libro “Educare con il teatro”, scritto dal regista e drammaturgo Giancalo Loffarelli. Il giorno successivo, il 5 maggio, è stata invece la volta della presentazione del volume “Il teatro del teatro a Theatropolis”, recente lavoro di Jeph Anelli. Venerdì 6 maggio e sabato 7 maggio, invece, presso i locali del museo archeologico di Largo Buozzi, avranno luogo le presentazioni di “Lazio segreto e sconosciuto”, scritto a più mani da Luisa Coluzzi, Stefania Valleriani e Lucia Viglianti, e di “Storia d’Italia, del calcio e della Nazionale”, opera di Mauro Grimaldi. Domenica 8 maggio si tornerà al San Michele Arcangelo con la presentazione di “A raccolle i’ vento” di Franco Abbenda, mentre il sabato successivo, il 14 maggio, all’auditorium sarà presentato il libro di Piero Formicuccia, “Dalla scrittura al teatro: storie di Sezze in dialetto”. La chiusura della lunga e interessante iniziativa sarà affidata alla presentazione, prevista per il 20 maggio, del libro “I sentieri del perone ruscio” di Giuseppe Filigenzi.
Il presidente del consiglio comunale di Sezze, dott. Pietro Del Duca, ha convocato per oggi una nuova seduta consiliare alle ore 16,30 e in seconda convocazione lunedì 9 maggio alla medesima ora. Diversi i punti all’ordine del giorno tra cui la mozione presentata dai consiglieri comunali di opposizione relativa alle partite pregresse indebitamente versate nei confronti dei cittadini che la società Acqualatina dovrebbe restituire. Altro punto la sostituzione del componente della commissione consiliare Ambiente e Urbanistica dopo le dimissioni del consigliere Casalini e quelli relativi alle modifiche delle norme tecniche per l’attuazione del vigente PRG. Infine c’è il punto su una richiesta di collaborazione con i cittadini per la rigenerazione urbana dei beni comuni. La seduta sarà trasmessa in streaming sui canali del Comune di Sezze: https://sezze.consiglicloud.it/home
L’impegno e la tenacia alla fine premiano. E’ soddisfatta e contenta Anna Giorgi, dirigente scolastica dell’ISISS Pacifici De Magistris di Sezze per la ripresa dei lavori presso la storica struttura di via Cappuccini che per anni ha ospitato i locali del Liceo Classico di Sezze. La preside, in questo lungo periodo, non ha mollato mai e alla fine, anche grazie alla Provincia di Latina, è riuscita a far ripartire i lavori per l’antica struttura. Le aule saranno riaperte per il nuovo anno scolastico e molti liceali non dovranno più alternarsi tra Dad e presenza come avvenuto per gli ultimi anni. “Mi piacciono le sfide – ci ha detto la preside Anna Giorgi – e questa è stata una sfida. Per il prossimo anno riavremo le aule per il liceo dopo diversi anni di inagibilità. Il nostro istituto scolastico cresce ed è vivo, le classi del diurno il prossimo anno saranno ben 53 e con il serale arriveremo a 65. Il nostro, e lo dico con orgoglio, è uno degli Istituti più grandi della Provincia di Latina”. Anna Giorgi annuncia anche l’inizio a breve dei lavori di riqualificazione della Palestra, danneggiata da un incendio nei mesi scorsi. Per il prossimo anno anche la Palestra tornerà ad ospitare tutti gli studenti.
Si chiude domenica prossima la pre-stagione teatrale organizzata dall’associazione culturale “La Macchia” di Sezze. “Punti di vista”, questo il titolo dell’iniziativa, ha portato davanti al palco del cineteatro “Evado” realizzato nella sede di via Melogrosso centinaia di spettatori, con i primi tre spettacoli andati in scena. E adesso si chiuderà in bellezza, con lo spettacolo “Lei. Lui. Loro”, diretto da Simone Finotti, con protagonisti Samantha Centra e Pierluigi Polisena. Lo spettacolo mette a nudo i problemi di una coppia giovane e piena di sogni come mai nessuno aveva osato fare. Sul palco un uomo e una donna, soffocati da una maschera che devono tenere per non fare i conti con le scelte fatte e con un passato che più volte durante lo spettacolo torna a bussare nei cuori dei protagonisti. Un uomo e una donna catapultati in un presente insostenibile, che li porta ad un’inevitabile rottura, senza filtri, capaci di ferirsi in modo disumano. “Lei. Lui. Loro” è la storia d'amore di una coppia moderna dilaniata dal rimpianto per non aver ascoltato e capito, e dal rimorso per non aver parlato. Le problematiche dei due personaggi si avvicendano e si scontrano spesso. Il linguaggio utilizzato e i tempi teatrali sono tutti appartenenti ad uno stile che in Italia è ancora in via sperimentale. Una dark-comedy a tutti gli effetti. La storia si sviluppa in un unico ambiente. Lo spazio è parte integrante della storia, muta, si trasforma all’inizio quasi impercettibilmente. Poi cambia, proprio come cambia lo stato psicologico degli attori. Una storia sopra le righe con all'interno più colpi di scena e un effetto sorpresa che renderà ancor più sconvolgente la storia. Il sipario si alzerà alle 17:30 di domenica 8 maggio e per prenotarsi occorrerà, come sempre accade per le iniziative organizzate dall’associazione “La Macchia”, accedere all’app https://macchiaeventi.prenotime.it/.