Se non è la passione e voglia di mettersi in gioco cosa altro è? Eppure spesso vengono messi alla gogna e nel tritacarne dei social. Nonostante tutto sono e restano comunque in trincea, a sporcarsi le mani e i piedi per poche centinaia di euro all’anno. Stiamo parlando dei consiglieri comunali, un ruolo oggi considerato marginale e secondario rispetto alla carica di sindaco, vice sindaco e assessori. Eppure sono coloro che in campagna elettorale si sono battuti, ci hanno messo la faccia e continuano a prendersi schiaffi ogni giorno. L’accanimento e l’ardore anticasta li dovrebbe considerare fuori, esenti dalle critiche solo per questa ragione, soprattutto se consideriamo l’aumento delle indennità che ha riguardato solo sindaci e assessori. I consiglieri comunali, invece, in qualità di rappresentanti del popolo, perché eletti direttamente dallo stesso, in molti casi li vediamo fare le belle statuine o all’ombra rispetto alle vetrine illuminate dei sindaci e assessori in caso di manifestazioni ed eventi. Loro, al contrario, li vediamo passare sotto le forche caudine quando si tratta di decisioni e responsabilità che debbono necessariamente prendersi, come quella ad esempio dei debiti fuori bilancio che presto sarà affrontata e che non tange minimamente assessori e giunta. Solo per fare i conti della serva, nel caso del Comune di Sezze (compreso tra i 10 mila e 30 mila abitanti) un consigliere comunale non arriva nemmeno a prendere 100 euro netti al mese. Un gettone di presenza in commissione consiliare corrisponde a circa 24 euro lordi e con tutti gli sforzi possibili non si arriva mai a farne 10 di sedute al mese. Insomma una miseria paragonata agli stipendi del sindaco, del vice sindaco e assessori. E’ la Legge 234/2021 che ha aumentato le indennità di carica per i sindaci dei comuni, un aggiornamento votato anche dalle forze politiche che sui privilegi della “casta” hanno costruito le loro fortune elettorali. Gli aumenti sono già in vigore ma si arriverà al 2024 con stipendi di oltre 4100 euro lordi al mese per Sindaco, 2200 euro per vice sindaco e oltre 1800 euro per gli assessori (Allo stipendio loro mediamente deve essere decurtato un 30 per cento). Oggi un sindaco come quello di Sezze prende circa 3400 euro lordi, mentre un vice 1800 e un assessore circa 1500. Si tratta di tabelle che valgono per tutti i Comuni italiani ovviamente. Per i consiglieri comunali invece nessun aumento, nessuna sfilata o tagli del nastro, solo qualche caramella ogni tanto, se avanza.
TUTTE LE TABELLE DEGLI AUMENTI
A Sezze, dopo il congresso del PD, ora tocca alla politica
Scritto da Vincenzo Mattei
Le schermaglie precongressuali del PD di Sezze una vecchia abitudine che tarda a morire!) hanno sortito un onorevole compromesso. Accanto alla conferma di storici rappresentanti, nel nuovo Direttivo si notano alcuni rientri e recuperi. Ma la vera novità è l'elezione all'unanimità del Presidente avv. Luigi De Angelis e di Francesca Barbati, neo segretaria del partito. Una giovane signora candidata nella lista PD nelle passate consultazioni amministrative di ottobre. È. la prima donna, a Sezze, che ricopre questo incarico prestigioso e oneroso. Francesca Barbati si è detta consapevole del gravoso impegno che l'attende per restituire dignità e passione alla storia della Sinistra della città, facendo in ciò tesoro degli errori compiuti che hanno determinato la sconfitta elettorale. Lei si è cimentata nella difficile campagna elettorale e questo le fa onore. A volte si può anche perdere piuttosto che rinunciare alla battaglia, anche perché i voti si possono perdere ma, successivamente, si possono recuperare con l'interesse. Solo la dignità, una volta persa, è per sempre. La sua nomina non vuole essere una testimonianza di "tribuna", ma vuole segnare una svolta a tutto campo, una svolta al femminile, per poter contribuire a costruire una città sempre più a misura di uomo e di donna: nei luoghi, nei tempi, nei modi di vivere, nel costume, nelle condizioni reali della vita quotidiana. Oggi, in politica, non servono furbizie e manfrine di basso profilo, ma un sistema di valori e di modi di essere attraverso un rapporto diretto e costante con i cittadini, sia a livello sociale che amministrativo. Non si parte da zero, Abbiamo alle spalle una storia e un patrimonio di lotte e di conquiste che ancora molti ci invidiano. La città è profondamente cambiata e le risposte che attende sono diverse e diversificate dal passato. I cittadini hanno bisogno di sicurezze e di certezze in un momento in cui l'ansia e l'inquietudine ci affligge a causa della guerra criminale in Ucraina e, qui da noi a causa della pandemia, dell'aumento vertiginoso dei prezzi, delle difficoltà reali e concrete di sbarcare il lunario, e, per ultimo, della banda notturne di ladri e di delinquenti che non ci fanno più dormire. Da soli, però, non si va da nessuna parte e non solo per una questione di numeri (il 10% dei voti ottenuti dalla lista PD parla da sé), ma perché la città non si governa senza avere alle spalle un bagaglio di esperienza e di competenza. Occorre, perciò, costruire una rete di rapporti sociali e politici (l’uomo è innanzitutto animale sociale e poi politico) con i movimenti, con le associazioni, con tutte quelle forze della città che si richiamano al centrosinistra. In Consiglio comunale occorre cimentarsi e confrontarsi, senza alterigia e senza prosopopea, con la maggioranza che è tuttora alla ricerca della propria identità. Senza inciuci e ammiccamenti, vanno individuati i punti di convergenza e vanno tradotti in fatti amministrativi. Bisogna sventare il pericolo che trascorra, in modo inefficace e improduttivo, questa stagione intercettando le risorse europee e del governo nazionale con il PNRR. È una occasione storica e griderebbe vendetta non farne tesoro. Il PD si sta rafforzando a livello nazionale e la Regione Lazio sta lavorando bene. Stare nel PD non significa camminare nella nebbia e nella approssimazione, non significa stare a guardare gli eventi ma lottare per trasformarli a vantaggio di chi lavora, di chi cerca lavoro Una nuova identità, fondata sul lavoro che c'è e che si deve creare, deve diventare il nucleo fondante della nostra azione quotidiana.
Successo annunciato per l’atto conclusivo dell’edizione 2022 del concorso di poesie in dialetto setino, l’evento organizzato dall’amministrazione comunale di Sezze la cui premiazione si è svolta sabato scorso presso l’auditorium comunale “San Michele Arcangelo”. Oltre ai premiati nelle categorie principali, i veri protagonisti dell’iniziativa sono stati i bambini delle scuole elementari del territorio setino, che hanno partecipato attivamente al concorso. Le poesie più meritevoli sono state premiate sabato scorso, ma per tutti i partecipanti, per volontà dell’assessore alla Cultura e alla Scuola, Michela Capuccilli, l’Ente ha donato un attestato di partecipazione che è stato consegnato a scuola. Soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa è stata espressa proprio dal vicesindaco di Sezze: “E’ stato un bellissimo evento, per la riuscita del quale mi sento in dovere di ringraziare tutta l’amministrazione, gli uffici che ci hanno sostenuto, le 3 associazioni teatrali (“Giotto”, “I Turapitto” e “Nemeo”) che hanno partecipato, la giuria composta dal presidente Luigi Zaccheo e dai membri Isabella Baratta, Jessica Palombi, Lilia Molinari ed Alessandro Di Norma, oltre ai tutti i partecipanti, soprattutto i bambini, ai quali questo genere di iniziative guarda con maggiore attenzione, proprio per non far perdere di vista l’importanza delle proprie origini, in questo caso tramite il dialetto locale che purtroppo si sta perdendo”. Ai giovani partecipanti, oltre all’attestato è stata regalata anche una poesia scritta da Isabella Baratta sul tema della pace, che recita: “Una guerra nel mondo è guerra di tutti ed il solo pensiero già ci ha distrutti Un conflitto mondiale si dovrebbe votare! Pure i bambini lo dovrebbero fare Per alzata di mano, abitanti del mondo, chi di voi è d’accordo ad andar fino in fondo? Iniziare una guerra che distrugge la pace e che spazza via i sogni…ma davvero vi piace? Ripensateci adesso, non è questa la storia per poi scriverci libri di passata memoria Lasciamo ai bambini ricordi di pace di momenti felici, diamo loro la voce cancelliamo la guerra dal vocabolario e aggiungiamo la PACE come bene primario”.
Il Circolo di Legambiente, per bocca del presidente Fabrizio Paladinelli, dice NO all'impianto di compostaggio che la Giunta Lucidi ha deliberato per i terreni di Sezze Scalo. Dice no perché lo dicono i numeri in quanto la maggior parte dell'utenza setina potrebbe gestire l'organico direttamente attraverso le compostiere.
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Premesso che la Legambiente è favorevole agli impianti di compostaggio come trattamento della frazione organica dei rifiuti, sulla proposta di realizzare un impianto a Sezze Scalo, il circolo locale, esprime la propria contrarietà in quanto, il progetto, non si basa sulla reale esigenza del territorio setino. Sono i numeri e le caratteristiche delle utenze (in gran parte in campagna e comunque dotate di spazi utili ad ospitare le compostiere) che portano a considerare non credibile l’esigenza di un impianto di compostaggio a differenza di altri provvedimenti più urgenti necessari all’efficientamento del servizio di raccolta differenziata del paese. Nel merito i numeri ci dicono che il 77% delle utenze ad uso residenziale, sono costituite da abitazioni ad uno/due piani e che il 68% delle stesse utenze residenziali sono costituite da uno/due interni civici. Escludendo le utenze con più di due interni (circa 2100) e le circa 1100 utenze a carattere non residenziale, si può ragionevolmente affermare che la gran parte degli abitanti di Sezze potrebbe gestire la frazione organica direttamente in proprio attraverso l’uso di compostiere domestiche, sgravando la SPL di tutti i costi diretti ed indiretti prodotti dal prelievo ed il trasporto presso l’impianto di compostaggio come: personale, carburante, usura mezzi, gestione dell’impianto. Quindi il cittadino non verrebbe liberato del costo della TARI così come avverrebbe trattenendo la frazione umida presso il proprio giardino/terreno. Va inoltre considerato che in due comuni confinanti, Pontinia e Latina Scalo, sono previsti impianti di trattamento della frazione organica per la produzione di biometano che contribuisce all’abbattimento delle emissioni di anidride carbonica, cosa che non fa l’impianto di compostaggio fine a se stesso. Inoltre un impianto di compostaggio si giustifica solo in presenza di un bacino di popolazione che la stessa città di Latina, che ha 5 volte gli abitanti di Sezze, non ne giustificherebbe l’esistenza. Nel merito del Progetto presentato per ottenere i fondi del PNRR, va ricordato, al Sindaco e agli Assessori di competenza, che la disponibilità e l’indicazione esatta del sito sono requisiti essenziali ai fini del punteggio e che, pertanto, l’indicazione postuma di altri siti, oltre che necessita della conferma delle caratteristiche soggettive ed oggettive, ne mette a serio rischio l’esito positivo dell’intero Progetto. In sostanza, al di là delle altre considerazioni emerse nel dibattito cittadino sull’argomento, di questo impianto NON SE NE VEDE LA NECESSITA’ E L’ECONOMICITA’ e che per la soluzione del problema rifiuti a Sezze si è cominciato dalla coda e non dalla testa rappresentata da un serio progetto di raccolta PORTA A PORTA SPINTO CHE AVREBBE BENEFICI ECONOMICI PER IL COMUNE, PER I CITTADINI E PER L’AMBIENTE.
All'indomani del congresso del Pd di Sezze, che ha eletto la nuova segretaria Francesca Barbati ed il nuovo presidente di circolo nella persona di Luigi De Angelis, ecco arrivare una nota congiunta dei nuovi dirigenti. Il Pd vuole aprire una stagione diversa rispetto al passato, e per farlo ha scelto l'unità del partito. Si spera che ci sia piena autonomia nelle scelte politiche e che il partito non rappresenti, al contrario, una strumento nelle mani di qualcuno.
Riportiamo la nota firmata da Barbati e De Angelis.
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Il partito democratico di Sezze ha scelto l'unità. La gravissima sconfitta elettorale ci ha messo di fronte alla necessità di avviare un processo di profondo rinnovamento, di uscire dall'autoreferenzialita', di ristabilire la connessione sentimentale con il nostro popolo e di tornare a fare politica in mezzo ai cittadini, ascoltandone le domande e costruendo un percorso e un progetto amministrativo innovativo, adeguato al mutato tessuto sociale e ispirato ai valori della sinistra democratica e progressista.
Sezze ha bisogno di un PD aperto e pluralista, in cui la diversità delle idee e delle posizioni rappresenti una ricchezza e una risorsa all'interno di una visione unitaria e di un progetto politico condiviso e da condividere con i cittadini. Serve il contributo di ognuno.
Abbiamo ascoltato e compreso il messaggio dei cittadini e ne faremo tesoro per tornare ad essere il riferimento e il perno politico nell'amministrazione della nostra città. Ripartiremo dall'attenzione agli ultimi, alle periferie fisiche ed esistenziali, da chi vive il disagio e la difficoltà di trovare lavoro, da chi sperimenta quotidianamente la fatica di industriarsi per creare lavoro, dai giovani, dagli anziani, dalla necessità di governare il fenomeno migratorio e di garantire sicurezza.
Non è più tempo di contrapposizioni. Solo insieme potremo cambiare la nostra città
Ecco il nuovo direttivo del PD
Giorgi, Di Raimo, Uscimenti, La Penna, Amici, Siddera, Campoli ,Sorano, Rizzo P., Zeppieri, Salvatori, Panfilio, Valleriani, Proia, Marchionne, Pecorilli V., Perna, Pecorilli S., Rizzo I., Ricci, Carletti, Gschwändler, Eramo, De Renzi, Cherchi, Vertecchi, Loffarelli e Fiorini.
Giunto alla diciassettesima edizione, il concorso “L'Olio delle Colline” si è tenuto a Formia, sabato 12 marzo 22, presso il Centro di preparazione olimpica del Coni. Nell'ambito di questo stesso concorso si è svolto la sesta edizone del Premio “L'oliva itrana”.
Premio Speciale “L’Olio delle Colline” 2022
Quattrociocchi Americo Bio di Terracina
“CATEGORIA AZIENDA
Fruttato “INTENSO”
1° Classificato: Quattrociocchi Americo Bio di Terracina
2° Classificato: Az. Agr. Cosmo Di Russo Gaeta
Gran Menzione:
Az. Agr. Masseria Raino Bio Itri, Carroccia Bio Campodimele, Az. Agr. Maselli Giorgio Maenza, Az. Agr. Palombelli Riccardo Cori.
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Fruttato “MEDIO”
1° Classificato: Az. Agr. Alfredo Cetrone Sonnino
2° Classificato: Mater Olea Srl Agricola Prossedi
Gran Menzione:
Tenuta Paola Boffi Sermoneta, Genesio Mancini Srl Itri, Mancini Jhon Itri, Agresti 1902 Soc. Agr. SS Sonnino
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Fruttato “LEGGERO”
1° Classificato: Az. Agr. Marco Carpineti Cori
2° Classificato: Cantina Sant’Andrea Terracina
Gran Menzione:
Pietrapinta Agrijuvenia Scaarl Cori, Az. Agr. Meschino Roberto Itri, Impresa Agricola Diamante Verde Sermoneta.
“CATEGORIA PRODUTTORE”
Fruttato “INTENSO”
1° Classificato: Altobelli Bernina Sonnino
2° Classificato: Peppe Antonio Fondi
Gran Menzione:
Di Girolamo Massimiliano Sonnino, Miele Giovanni Gaeta, Guglietta Rita Lenola, Risi Caterina Sonnino.
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Fruttato “MEDIO”
1° Classificato: Agresti Maria Grazia Itri
2° Classificato: Mandarello Daniele Itri
Gran Menzione:
Bronco Erasmo Gaeta, Spirito Giovanni Lenola, Gianni Marco Sonnino, Lidano Pierina Sonnino, La Casetta Srl Sonnino, Agricola Guglietta Srls Lenola.
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Fruttato “LEGGERO”
1° Classificato: Cappelletti Clementina Norma
2° Classificato: Pelliccia Teresa Itri
Gran Menzione:
De Filippis Vittorio Fondi, Bernabai Bruno Sonnino, Ialongo Renato Itri, Cimaroli Vincenzo Sonnino, Vivaio Valerio Giovanni Formia, Ferro Concetta Gaeta.
PREMIO “DOP COLLINE PONTINE”
1° Classificato: Az. Agr. Alfredo Cetrone Sonnino
2° Classificato: Az. Agr. Cosmo Di Russo Gaeta
Gran Menzione:
Oscar Soc. Coop. Agricola Rocca Massima, Orsini Paola Bio Priverno, Casino Re di Coletta Filomena Sonnino.
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PREMIO “BIOLOGICO”
1° Classificato: Masseria Raino Bio Itri
Gran Menzione: Az. Agr. Carroccia Bio Campodimele
Il premio “Olio Biologico” è assegnato al prodotto che avrà ottenuto il punteggio più alto tra gli oli biologici; questa importante categoria è dedicata a quelle aziende, che producono un olio extravergine secondo la disciplina prevista dal Regolamento CE 2092/91, che mira a mantenere e valorizzare la biodiversità e l'attività biologica del suolo, con lo specifico obiettivo di ridurre le forme di inquinamento.
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Menzione Speciale “GIOVANE OLIVICOLTORE”
1° Classificato: Carroccia Chiara Arianna - Az. Agr. Carroccia Bio Campodimele
E’ prevista l’assegnazione al primo classificato del premio “Giovane Olivicoltore” (titolare rappresentante dell’Azienda con età fino a 40 anni ed iscritto alla Camera di Commercio), che avrà ottenuto il punteggio più alto tra gli oli delle aziende partecipanti. |
Menzione Speciale “VERDE IN ROSA”
1° Classificato: Boffi Paola – Az. Tenuta Paola Boffi Sermoneta
Premio “Verde in Rosa” alla Azienda produttrice condotta al femminile. |
Menzione Speciale “OLIVICOLTORE VETERANO”
1° Classificato: Ialongo Renato Itri
Sarà assegnato il riconoscimento “Olivicoltore Veterano” al produttore partecipante con l’olio extra vergine di oliva di qualità che esercita l’attività di olivicoltore da più anni. |
Giuria di assaggio Panel:
Scatolini Giulio – Capo Panel
Centauri Luigi – Capo Panel
Assistenti: Cipriani Alessandro e Pareschi Giorgia (Alternanza scuola-lavoro Istit.Agrario Latina)
Assaggiatori iscritti nell’Elenco Nazionale:
Antetomaso Pietro, D’Ambrosio Francesco, De Santis Igina, Ficaccio Marina, Manciocchi Catullo, Le Donne Francesco, Marrone Tiziana, Parisella Rocco, Pasciuto Damiano, Pietrosanti Marisa, Simonetti Antonella, Spatolisano Isabella, Zaottini Vittorio.
GLI OLI IN GARA ERANO 347
VI Concorso “L’Oliva Itrana”
Premio Oliva da mensa “GAETA DOP” 1° Classificato: Oscar Soc. Coop. Agricola Rocca Massima 2° Classificato: Cioeta Olive da Tavola Rocca Massima Gran Menzione: Az. Agr. Alfredo Cetrone Sonnino, Oleificio Simeone Formia, Terre del Brigante Itri, Az. Agr. Cosmo di Russo Gaeta.
Premio Oliva da mensa “ITRANA BIANCA” 1° Classificato: Impresa Agricola Leoni Enzo Sonnino 2° Classificato: Az. Agr. Cosmo di Russo Gaeta Gran Menzione: Terre del Brigante Itri, Az. Agr. Alfredo Cetrone Sonnino, Genesio Mancini Srl Itri, Pelliccia Teresa Itri. |
Componenti della Giuria: Scatolini Giulio (coordinatore), Bono Alberto, Cerrito Andrea, De Santis Igina, Ficaccio Marina, Loria William, Mandarello Daniele, Pietrosanti Marisa, Simonetti Antonella, Tomao Giuseppe. Assistenti: Cipriani Alessandro e Pareschi Giorgia (Alternanza scuola-lavoro Istituto Agrario Latina).
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Menzione Speciale “MIGLIORE CONFEZIONE ED ETICHETTA”
1° Classificato: Az. Agr. Albaterra di Cavaterra Lorenzo Sonnino
2° Classificato: Az. Agr. Cosmo Di Russo Gaeta
Gran Menzione: Soc. Agr. La Valle dell’Usignolo Sermoneta
Componenti della Giuria:
Giornalisti: Campagna Roberto (coordinatore), Briguglio Tiziana;
Ispettori ICQRF MIPAAF: Alimenti Michelangelo e Saragoza Michele;
Agronomo: Bono Alberto;
Grafici pubblicitari: Caputo Gianni e D’Achille Fabio;
Consulente giurista sicurezza alimentare: Stocola Michele.
Riconoscimenti: PAESAGGI DELL’EXTRAVERGINE DEI LEPINI, AUSONI E AURUNCI
Tre commissioni, costituite da tecnici agronomi ed esperti del settore olivicolo, hanno individuato nove aziende, tre per ogni comprensorio, le quali, producendo olio di qualità secondo corrette tecniche agronomiche ed ambientali, mantengono l’efficienza delle sistemazioni idrauliche agrarie, dei terrazzamenti,
LEPINI:
Marco Carpineti Bio Cori
Giuseppe Palombo (La Valle Dell’Usignolo Bio) Sermoneta
Costantini Michele Sezze
AUSONI:
Rossetti Sergio Sonnino
Vicaro Valter Terracina
Peppe Marianna Fondi
AURUNCI:
Lucci Genoveffa Santi Cosma E Damiano
Fusco Minelio Itri
Pecorini Flora Formia
Componenti della giuria:
LEPINI: Battisti Mario Pio, Benecchi Ilaria, Perci Antonio, Pietrosanti Marisa, Simonetti Antonella.
AUSONI: Antetomaso Pietro, Bono Alberto, Fasolo Gerardo, Iacoacci Tommaso, La Rosa Gianfranco, Migliori Ernesto, Mirabella Fabio, Parisella Rocco, Pasciuto Damiano, Spatolisano Isabella.
AURUNCI: Buonamano Celestino, Cerrito Andrea, Forcina Pasquale, Mandarello Daniele, Minolfi Maria.
ORGANIZZATORI
Organizzato dal Capol (Centro assaggiatori produzioni olivicole Latina) con il contributo dell'Arsial, il concorso sono patrocinato dalla Regione Lazio, Provincia di Latina, Camera di Commercio di Frosinone-Latina, Consorzi di tutela olio delle Colline Pontine dop e oliva Gaeta dop, XIII Comunità Montana dei Lepini-Ausoni, Compagnia dei Lepini, Istituto alberghiero “A Celletti” di Formia, Consorzio industriale del Lazio, Slow Ford di Latina, Slow Ford Comunità per il turismo sostenibile dei Monti Lepini e Lilt (Lega italiana della lotta contro i tumori)-sezione di Latina.
OBIETTIVI DEL CONCORSO “L'OLIO DELLE COLLINE”
Scopo del Concorso è promuovere e valorizzare l’olio extra vergine di oliva e diffondere la cultura dell’assaggio professionale. Oltre a premiare i migliori oli della provincia di Latina, si propone di valorizzare tutti gli extravergini di oliva prodotti nel territorio dei monti Lepini, Ausoni e Aurunci; stimolare gli olivicoltori e frantoiani al miglioramento della qualità; contribuire alla diffusione e valorizzazione a livello provinciale della professionalità degli assaggiatori d'olio d’oliva; favorire il consumo consapevole dell’olio extravergine di oliva ed evidenziare la funzione dell’olivicoltura nella tutela e nella conservazione dell’ambiente rurale delle colline pontine. Per meglio selezionare gli oli in gara, sono state organizzate nei mesi scorsi preselezioni presso le aree interessate dallo stesso Concorso (Lepini, Ausoni, Aurunci).
IL CONCORSO “L'OLIVA ITRANA”
Due le categorie del Concorso: “Oliva di Gaeta Dop” e “Oliva itrana bianca”. È rivolto a olivicoltori, trasformatori e confezionatori, singoli o associati, iscritti alla Camera di Commercio di Latina - Settore agricolo. Per poter partecipare alla categoria “Oliva di Gaeta Dop”, il produttore deve essere iscritto all’Organismo di controllo nella categoria trasformatori/condizionatori.
IL CONVEGNO
Anche quest'anno si è tenuto il convegno sull'olivicoltura pontina. Ad aprire i lavori è stato, come al solito, Luigi Centauri. Quattro le relazioni del convegno: “ L’olio di oliva protagonista del mercato dopo la pandemia” di Carlo Hausmann, Direttore generale Agro Camera; “Olio e salute” di Eugenio Lendaro dell'Università “La Sapienza” di Roma-Polo Pontino e di Alessandro Rossi, medico consulente del Capol; “Innovazione dì processo e qualità degli oli extravergini di oliva” di Maurizio Servili dell'Università degli Studi di Perugia – Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali; “Frangiture e frangenti: pericoli ed opportunità per l'olio di qualità dopo il Covid 19” di Giulio Scatolini, Capo Panel “L’Olio delle Colline”.
La Comunità di Sant' Egidio di Sezze, insieme a tutte le associazioni della Parrocchia di Santa Maria, si unisce all' Appello di Papa Francesco, al dolore da lui espresso per la guerra in Ucraina e alla richiesta di una risposta che allontani da tutti noi l' orrore di quel deserto di morte, distruzione e miseria. La guerra che sempre ed ovunque colpisce come una follia le persone più fragili tra i civili: donne, anziani e bambini, destabilizzando la convivenza e violando il diritto internazionale. “Fermatevi per favore!”. Sono in sintesi le parole rivolte ai leader, nei diversi appelli di Papa Francesco, per una risoluzione diplomatica del conflitto. Purtroppo anche nel nuovo secolo abbiamo conosciuto tante guerre, basti ricordare la Siria, l' Afghanistan, tanti paesi dell' Africa. Forse ci sentivamo però protetti dall' equilibrio occidentale, creato dopo la seconda guerra mondiale e credevamo di aver appreso la lezione della storia. Invece ci troviamo davanti ad un conflitto alle nostre porte, nel cuore dell’Europa, e questo ci sconvolge ancora di più. Recitiamo a memoria l’ art. 11 della Costituzione: “ L’ Italia ripudia la guerra…”
Ma in un mondo globalizzato nessuno si salva da solo, gli equilibri geopolitici ed economici, che guidano il potere delle nazioni, sono sospesi ad un filo di relazioni internazionali, come se il mondo fosse una scacchiera. Purtroppo la guerra non è un gioco d'azzardo in cui si perdono soltanto denaro e potere. VITE che appartengono alla stessa FAMIGLIA UMANA sono spezzate per il virus del male e avanza il deserto. Questo è il mondo che vogliamo? E nel deserto cosa ci resta? La forza debole della preghiera diventa la nostra forza universale.
Condividiamo questo appello, come un impegno comune e un invito alla speranza. L' incontro di mercoledì 16 marzo alle ore 19 prevede un momento di preghiera e di riflessione in Cattedrale: “ Vi lascio la Pace, vi do la mia Pace…Non come la dà il mondo…”. Gv 14, 27-31. Poi davanti al belvedere di Santa Maria un gesto simbolico, insieme ai ragazzi della Scuola della Pace. Si può aderire anche firmando l'Appello per la Pace in Ucraina sul sito della Comunità di Sant'Egidio. Sullo stesso sito si possono trovare tutte le iniziative di solidarietà e di accoglienza. Saremo grati a tutti per la condivisione.
Firma qui l'appello:
Ci si accontenta... quando invece sarebbe urgente cercare l'innovazione e nuove aperture anche per la sanità setina. L'ex amministratore di Sezze Vittorio Accapezzato pensa alla casa della salute che potrebbe essere trasformata in casa delle comunità, con tutti i vantaggi che ne potrebbero derivare. "A Sezze ci accontentiamo che funzionerà la radiologia anziché cercare l'innovazione come trasformare la casa della salute in casa della comunità. La casa della comunità al suo interno -afferma Accapezzato - ha spazi per gli ambulatori dei medici di famiglia, ambulatori specialistici e servizi di diagnostica strumentale; i servizi infermieristici con le attività di assistenza domiciliare; i servizi sociali; spazi per attività di promozione e prevenzione; appositi luoghi di accoglienza e relazione, di partecipazione sociale, ambiti di sostegno alle fragilità, sedi del volontariato; Nella Casa della comunità i cittadini possono, attraverso un lavoro professionale coordinato tra sociale e sanitario - aggiunge - consultare un medico di base e un infermiere durante la giornata; consultare un professionista sanitario che accolga le richieste del cittadino e lo accompagni verso i servizi occupandosi di attivare percorsi sanitari adeguati; approfondire gli aspetti sociali dei problemi sanitari attraverso il confronto con altre figure come l’assistente sociale; risolvere adeguatamente la maggior parte dei problemi di salute in un unico luogo; gestire le malattie croniche attraverso percorsi assistenziali condivisi e supervisionati". Il prof in pensione, insomma, non ha dubbi: "Le case della comunità saranno le nuove strutture sociali e sanitarie di prossimità che saranno finanziate su scala nazionale con i fondi del Pnrr". La Regione Lazio pare che abbia già predisposto l’elenco delle Case della Salute delle Comunità da attivare in provincia di Latina e per le quali occorreva presentare al Ministero della Salute la richiesta di finanziamento entro il 31 dicembre p.v, un termine forse prorogato. "Si è preferito puntare sulla realizzazione del compostaggio anziché sulla salute del cittadino? Una occasione perduta e forse recuperabile" chiosa Accapezzato.
Nella foto Vittorio Accapezzato
Impianto di compostaggio. Urge un ripensamento
Scritto da Luigi De Angelis
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Dopo 3 anni torna la Sagra del Carciofo di Sezze, giunta alla 51esima edizione. Si tratta di uno degli eventi più importanti organizzati dal Comune di Sezze con la collaborazione delle associazioni e produttori locali. La 51° Sagra del Carciofo 2022 verrà realizzata in due spazi e tempi diversi: il 10 aprile “Aspettando la 51° Sagra del Carciofo 2022”, nel perimetro stazione ferroviaria-Corso della Repubblica, località Sezze Scalo e il 24 aprile il grande evento “51° Sagra del Carciofo 2022”, nel perimetro del centro storico. Saranno ospitate esclusivamente iniziative di promozione e vendita che valorizzino la produzione agro-alimentare ed ortofrutticola, l'artigianato, l'arte e la cultura locali e del comprensorio pontino-lepino.
Le manifestazioni di interesse potranno essere presentate, entro e non oltre il 20 Marzo 2022, dalle seguenti categorie di operatori, presso gli uffici del Comune di Sezze o inviando la richiesta dal sito del Comune di Sezze:
1 Associazioni regolarmente costituite (con codice fiscale)
2 Associazioni/Comitati spontanei che possono dimostrare di aver svolto attività di somministrazione in occasione di eventi socio culturali locali negli ultimi 3 anni.
3 Produttori Locali
4 Artigiani e hobbisti
5 Commercianti locali
6 Esercenti pubblici locali
7 Altri soggetti preposti alla promozione turistica del territorio.
Mentre i cittadini di Sezze sono in apprensione per lo studio di fattibilità approvato per la realizzazione di un impianto di compostaggio che si vorrebbe realizzare a Sezze Scalo, i residenti di Ceriara di Sezze e Priverno sui social lanciano un altro rischio per il territorio, sempre in tema di rifiuti. L’ex cava a Valle Denga, nel territorio di Priverno, confinante con Ceriara di Sezze, infatti, rientrerebbe in quei siti individuati per la realizzazione di una discarica di rifiuti. In merito però non ci sarebbero conferme ma già molti cittadini di Ceriara si stanno mobilitando per prevenire questa scelta scellerata anche se il consiglio comunale di Priverno si è già espresso con un NO. Se ci fosse un ripensamento tutto il territorio sarebbe compromesso e la pianura di Sezze Scalo e la sua comunità si ritroverebbe schiacciata tra un impianto di compostaggio e una discarica. Un territorio a vocazione agricola sarebbe definitivamente trasformato in deposito di immondizia e impianti di lavorazione della stessa. Sarebbe peggio di un incubo.
In occasione dell’8 marzo, giornata in cui si ricordano le lotte delle donne per il raggiungimento della parità dei diritti, il CIF ha promosso un incontro, presso la parrocchia di Santa Lucia, da un titolo dalle infinite declinazioni possibili: “Custodire l’Umano”. La presidente del CIF ha ceduto la parola per l’apertura dell’incontro a Laura, una donna Ucraina che da anni vive nel nostro paese, la sua emozione ha travolto tutti i presenti, l’appello per l'aiuto alla sua popolazione ha mozzato il fiato e bagnato lo sguardo di tutti. Ci ha portato diritti nell’aggressione che l’Ucraina sta patendo, a quel bisogno e a quella disperazione che non può lasciare indifferenti. Questa guerra è folle e disumana, sta distruggendo un popolo e lo sta rendendo profugo. A lei e a tutte le donne Ucraine è andato il nostro pensiero, a tutte le donne che lottano quotidianamente per non sentire calpestati i propri diritti e le propria dignità. Dignità è il termine che caratterizza le donne nei momenti di maggiore difficoltà, il nostro paese ha storie di donne forti che hanno superato drammi e periodi di grandi crisi. La donna setina è forte, decisa, che non teme mai il confronto, c’è una forza nelle donne ucraine in cui le donne setine facilmente si rispecchiano.
La seconda guerra mondiale e i suoi vissuti sono ancora un segno nel nostro paese e la follia della guerra è ancora scritta sui muri, le donne sono logiche e concrete e non potrebbero mai giustificare una guerra, MAI. Come si può conservare l’umano in un contesto come quello ucraino oggi? Era inevitabile che ci si soffermasse su quelle immagini che da giorni vediamo scorrere sin tv donne, madri, mogli in fuga nel tentativo di salvare i propri figli. Gli interventi che sono seguiti sembravano legati da un unico filo, si sono sfiorati e tenuti per mano. Si è parlato del custodire e coltivare, quello che nell’universo ci è stato donato, due termini semplici puliti, comprensibili, non so quanto consapevolmente, ma fortemente contemporanei e contestuali rispetto a ciò che si sta discutendo in questi giorni nel nostro paese, come conservare il nostro patrimonio naturale. Siamo in transito su questo mondo e dovrebbe essere nostro compito lasciarlo il più possibile sano, conservarlo e coltivarne le risorse senza deturparlo. Per poter custodire e conservare bisogna educare, educare alla pace, alla consapevolezza ed al rispetto dell’altro e dei contesti. Bisogna educare a non utilizzare l’aggressività come strumento di distruzione, educare a non abusare mai dei ruoli e delle funzioni che ricopriamo. Educare al rispetto delle differenze di opinioni e dell’ambiente. Educare alla pace prevede la capacità di accogliere il contraddittorio. La specie umana è tra le più distruttive dell’ecosistema, è la l’unica specie che riesce ad involvere pur avendo un sistema cognitivo in grado di far comprendere quanto la conservazione possa essere una risorsa. La specie che ha raggiunto la raffinatezza del linguaggio resta quella più pericolosa per i suoi simili e per l’ambiente.
Sono andata all’incontro con le donne del CIF per vicinanza ad alcune mie amiche ed ho scoperto una ricchezza ed una puntualità sulla contemporaneità dei temi trattati affascinante. Il CIF è presente sul territorio con consapevolezza e precisione. Ho molto apprezzato gli interventi, non che la mia valutazione valga qualcosa, ma riesco ancora a sorprendermi quando incontro il bello del mio paese nel mio paese, quando mi confronto con le donne, matrone nello spirito, forti nelle idee e sempre esecutive, pragmatiche. Le donne di Sezze sanno accogliere, gestire e guidare, questo ce lo raccontano le figure di spicco in ruoli strategicamente importanti che nel tempo sono riuscite a conquistare le donne setine. Conquistare perché se per un uomo la carriera è un iter fisiologico per le donne è una lotta tra mille ostacoli. Spero che le conosciate che non debba esser io a citarle. Il successo non si misura nel nostro paese con l’ostentazione, non ostentano né le donne, né gli uomini, si fa il proprio ed al meglio, è questo che ci ha reso eccellenze nel passato ed è questo che fa sì che i professionisti, usciti dal paese vengano riconosciuti, apprezzati e stimati tutti, uomini e donne. Ringrazio il CIF per il pomeriggio offerto tra stimoli e riflessioni. Ringrazio i relatori per la cura messa nei loro interventi. Spero che in futuro vi sia un maggior coinvolgimento della popolazione
Per l'impianto di compostaggio serve urgentemente una Conferenza di servizi
Scritto da Vincenzo Mattei
Non entro nel merito dei diversi aspetti tecnici-urbanistici-ambientali