Successo annunciato per l’atto conclusivo dell’edizione 2022 del concorso di poesie in dialetto setino, l’evento organizzato dall’amministrazione comunale di Sezze la cui premiazione si è svolta sabato scorso presso l’auditorium comunale “San Michele Arcangelo”. Oltre ai premiati nelle categorie principali, i veri protagonisti dell’iniziativa sono stati i bambini delle scuole elementari del territorio setino, che hanno partecipato attivamente al concorso. Le poesie più meritevoli sono state premiate sabato scorso, ma per tutti i partecipanti, per volontà dell’assessore alla Cultura e alla Scuola, Michela Capuccilli, l’Ente ha donato un attestato di partecipazione che è stato consegnato a scuola. Soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa è stata espressa proprio dal vicesindaco di Sezze: “E’ stato un bellissimo evento, per la riuscita del quale mi sento in dovere di ringraziare tutta l’amministrazione, gli uffici che ci hanno sostenuto, le 3 associazioni teatrali (“Giotto”, “I Turapitto” e “Nemeo”) che hanno partecipato, la giuria composta dal presidente Luigi Zaccheo e dai membri Isabella Baratta, Jessica Palombi, Lilia Molinari ed Alessandro Di Norma, oltre ai tutti i partecipanti, soprattutto i bambini, ai quali questo genere di iniziative guarda con maggiore attenzione, proprio per non far perdere di vista l’importanza delle proprie origini, in questo caso tramite il dialetto locale che purtroppo si sta perdendo”. Ai giovani partecipanti, oltre all’attestato è stata regalata anche una poesia scritta da Isabella Baratta sul tema della pace, che recita: “Una guerra nel mondo è guerra di tutti ed il solo pensiero già ci ha distrutti Un conflitto mondiale si dovrebbe votare! Pure i bambini lo dovrebbero fare Per alzata di mano, abitanti del mondo, chi di voi è d’accordo ad andar fino in fondo? Iniziare una guerra che distrugge la pace e che spazza via i sogni…ma davvero vi piace? Ripensateci adesso, non è questa la storia per poi scriverci libri di passata memoria Lasciamo ai bambini ricordi di pace di momenti felici, diamo loro la voce cancelliamo la guerra dal vocabolario e aggiungiamo la PACE come bene primario”.